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9.0/10
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"Time of Eve" è una perfetta combinazione di elementi futuristici e slice-of-life, e si potrebbe definirlo un prodotto realistico e innovativo.

A livello visivo è a dir poco spettacolare: c'è una spinta all'estetica combinando personaggi 2D e sfondi 3D per produrre un prodotto che riflette in maniera abbastanza precisa la modernità del prossimo futuro. Molto peso ha anche la fotografia. Mentre gran parte degli OAV vengono girati dal punto di vista della terza persona, di tanto in tanto si passa alla prima persona e questo consente agli spettatori di immergersi nel mondo di "Time of Eve" in maniera davvero coinvolgente.

Anche i disegni dei personaggi sono particolari, donando ai personaggi una luce più soft, che certamente è diversa dai disegni che solitamente vediamo negli anime di questi periodi.
I personaggi stessi sono la vera forza motrice della storia. I due personaggi principali, Rikuo e Masaki, sono persone sfaccettate che hanno apparentemente un'avversione verso i cyborg per motivi abbastanza legittimi. Seguendo la storia riusciamo a vedere la loro realizzazione mentre vengono a patti con la loro disillusione in maniera graduale e coerente; inoltre i personaggi secondari hanno tutti le loro storie individuali posteriori, che li rendono parte di quel meccanismo.

L'ultimo aspetto di "Time of Eve" che assicura saldamente il suo posto nel "top" dell'animazione giapponese è il suo tema: esso prende in prestito alcuni elementi fondamentali dalla raccolta di romanzi "Io, Robot" di Asimov, quali le tre leggi della robotica. Tuttavia, le somiglianze finiscono qui. Ci sono anche diversi temi di fondo che vengono esposti e disseminati negli OAV, come ad esempio la mancanza di volontà di avventurarsi verso l'ignoto, la superficialità e varie altre piaghe sociali.

Alla fine di tutto ciò si potrebbe dire che sia un fatto inequivocabile che "Time of Eve" abbia raggiunto un successo trascendente sia come anime slice-of-life che sci-fi.