Recensione
Break Blade (2014)
6.0/10
Recensione di Vagabond90
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Break Blade è tratto dall'omonimo manga di Yunosuke Yoshinaga ed è stato trasposto per una prima volta nel 2010 sottoforma di 6 film della durata di circa 50 minuti. Questo rifacimento successivo di 12 episodi, sebbene io non abbia visto l'animazione originale, ho capito che non aggiunge molto, e sicuramente nulla per quanto riguarda gli sviluppi narrativi rispetto al suo antecedente, solo qualche scena e qualche inquadratura in più nei duelli.
Nel continente di Cruzon, (che sembra avere vagamente le sembianze dell'antica Pangea terrestre) i suoi abitanti hanno l'abilità di saper controllare il quarzo con il pensiero. Tutti gli oggetti di questo mondo sono basati sul quarzo, così quelli della vita quotidiana, come i Golem da combattimento. Il protagonista della storia è Rygart Arrow, è quel nato su un milione privo di tali poteri, che tuttavia si rivelerà per una serie di motivi di fondamentale importanza per la difesa del regno di Krishna minacciato da quello di Athens.
La trama di base è semplice e lineare, ci sono due eserciti contrapposti che si sfidano, anche se quello di Athens è nettamente superiore e si ritroverà facilmente, seppure dopo una serie di scontri, alle porte della capitale di Krishna : non è difficile scorgere diverse analogie con quanto si vedeva nell' Iliade con Greci e Troiani contrapposti, gli schemi seguiti all'interno delle battaglie sia nei faccia a faccia che negli assedi sono gli stessi, conditi però in salsa steampunk da grandi macchine robotiche da battaglia : l'anime sembra ambientato in un paese medio orientale o semi desertico, con una relativa architettura essenziale e vernacolare. Ne risulta che gli sviluppi tecnologici della società confrontati con quelli bellici sono obsoleti.
I regni che si sfidano a duello basano la loro capacità militare sulla base della validità dei rispettivi Golem. Alla trame del grande scontro poi si sovrappone la sotto-trama personale di Rygart, denigrato per la sua inabilità, inadatto dapprincipio a vivere secondo le regole della società.
Sinceramente mi aspettavo un po meglio da quest'anime sia dal punto di vista narrativo della vicenda personale di Rygart ed amici, accantonati e ripresi solo di tanto in tanto, per farcene ricordare, che durante gli scontri, veramente avvincenti solo in un paio di episodi. E le animazioni durante i duelli erano un po troppo macchinose, inoltre non ho gradito particolarmente il chara design dei mecha, un po troppo anonimo. Azzeccata la scelta delle musiche sinfoniche durante gli scontri, che però non sempre erano così avvincenti da meritarle.
Purtroppo l'ultimo episodio si conclude senza una chiosa ben precisa, ma non credo ci sia l'intenzione di produrre un sequel. Opera nel complesso discreta e godibile, ma che non brilla particolarmente per la sua qualità.
Nel continente di Cruzon, (che sembra avere vagamente le sembianze dell'antica Pangea terrestre) i suoi abitanti hanno l'abilità di saper controllare il quarzo con il pensiero. Tutti gli oggetti di questo mondo sono basati sul quarzo, così quelli della vita quotidiana, come i Golem da combattimento. Il protagonista della storia è Rygart Arrow, è quel nato su un milione privo di tali poteri, che tuttavia si rivelerà per una serie di motivi di fondamentale importanza per la difesa del regno di Krishna minacciato da quello di Athens.
La trama di base è semplice e lineare, ci sono due eserciti contrapposti che si sfidano, anche se quello di Athens è nettamente superiore e si ritroverà facilmente, seppure dopo una serie di scontri, alle porte della capitale di Krishna : non è difficile scorgere diverse analogie con quanto si vedeva nell' Iliade con Greci e Troiani contrapposti, gli schemi seguiti all'interno delle battaglie sia nei faccia a faccia che negli assedi sono gli stessi, conditi però in salsa steampunk da grandi macchine robotiche da battaglia : l'anime sembra ambientato in un paese medio orientale o semi desertico, con una relativa architettura essenziale e vernacolare. Ne risulta che gli sviluppi tecnologici della società confrontati con quelli bellici sono obsoleti.
I regni che si sfidano a duello basano la loro capacità militare sulla base della validità dei rispettivi Golem. Alla trame del grande scontro poi si sovrappone la sotto-trama personale di Rygart, denigrato per la sua inabilità, inadatto dapprincipio a vivere secondo le regole della società.
Sinceramente mi aspettavo un po meglio da quest'anime sia dal punto di vista narrativo della vicenda personale di Rygart ed amici, accantonati e ripresi solo di tanto in tanto, per farcene ricordare, che durante gli scontri, veramente avvincenti solo in un paio di episodi. E le animazioni durante i duelli erano un po troppo macchinose, inoltre non ho gradito particolarmente il chara design dei mecha, un po troppo anonimo. Azzeccata la scelta delle musiche sinfoniche durante gli scontri, che però non sempre erano così avvincenti da meritarle.
Purtroppo l'ultimo episodio si conclude senza una chiosa ben precisa, ma non credo ci sia l'intenzione di produrre un sequel. Opera nel complesso discreta e godibile, ma che non brilla particolarmente per la sua qualità.