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8.0/10
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Sono rimasta parecchio sorpresa nel vedere con quanto accanimento alcuni recensori se la fossero presa con "Fractale"; nemmeno fosse il baratro dell'animazione giapponese!
Ma penso che il problema sia uno: alcune persone avevano chissà quali pretese nei confronti della serie, ma sono poi stati smentiti di fronte a un anime le cui intenzioni certo non erano rivoluzionarie.

Nel XXII secolo, il mondo è controllato dal "Fractale", un satellite che garantisce all'umanità felicità e benessere, in grado di riprodurre intere realtà come città e paesaggi, fornendo inoltre cure mediche e altri servizi indispensabili. Con il tempo, l'uomo è diventato totalmente dipendente dal Fractale, tanto da immolarlo a divinità.
La storia segue le vicende di Clain, un ragazzo che vive a ridosso di una scogliera assieme ai "doppel" - dei sosia olografici dalle sembianze spesso un po' particolari - dei suoi genitori.
Un giorno però incontrerà Phryne e da lì in poi, capirà che del mondo in cui viveva non sapeva davvero nulla.
Incontrerà un gruppo di persone che, conoscendo cosa si cela in realtà dietro la maschera della perfezione, ripudiano tutti i servizi che il Fractale offre all'umanità e mirano alla distruzione del satellite.

Una storia di un gruppo di persone che cerca di sovvertire il sistema, certo, non è questa grande novità; ma non per questo l'anime non saprà offrire dei colpi di scena interessanti.
Oltretutto, una cosa che mi è piaciuta davvero, è che ben poco all'inizio ci viene spiegato. Solitamente, in un modo o nell'altro, gli autori trovano sempre il modo di spiegare la situazione allo spettatore - a volte in modo proprio blando -, mentre in Fractale lo spettatore avrà modo di comprendere l'intera situazione nel corso degli 11 episodi. "Show don't tell", se qualcuno conosce questa frase, certo saprà che il mostrare è sempre più efficace che non raccontare spudoratamente.
La trama si sviluppa decentemente - in undici episodi, poi - e non manca di lasciare degli spunti di pensiero.
Ad esempio, cosa succederebbe se togliessimo all'umanità il Fractale? Quelle realtà perfette, quella totale copertura sanitaria, quella sicurezza scomparirebbero. Che farebbero, allora, gli uomini? Molti morirebbero per via delle malattie - considerato il loro sistema immunitario molto debole -, molti si darebbero ai furti pur di mangiare qualcosa. Inoltre, la gente - senza le città in cui vivevano - dove andrebbero a vivere?
"Una città che non si può toccare, è una città davvero molto triste", dice il protagonista dopo aver visto un'enorme città fatta interamente di ologrammi. Inizialmente, come tutti, anche io sono rimasta colpita da quanto bella fosse, quella città, ma, senza gli ologrammi, cosa ne rimarrebbe?

Poi, certo, la trama non è priva di forzature, alcune anche abbastanza evidenti. Io credo che, per questa ragione, uno o due episodi in più non avrebbero guastato.

I personaggi non sono granché approfonditi, hanno la propria personalità di base e da lì non evolvono più di tanto. Ma io li ho trovati tutti di una grande simpatia, specialmente gli abitanti del villaggio, nonché l'equipaggio della nave; sono personaggi spontanei, nulla di particolarmente complesso, ma non hanno storie strappalacrime alle spalle, non ci sono sentimentalismi, sono solo persone che lottano per un ideale e che hanno reazioni molto umane.
Il protagonista, Claine, è un ragazzino semplice, lo sfigatello che si trova coinvolto in qualcosa di molto grosso (ma non salva il mondo a bordo di un robottone, almeno questo...).
Più interessane è il rapporto che lega Phryne e Nessa, per quanto ci siano state purtroppo poche occasioni per approfondirlo.

Per quanto riguarda la grafica, le animazioni sono fluide e gli sfondi sono davvero molto piacevoli. Di certo è un prodotto di qualità, sotto questo aspetto: dalle montagne al mare, dal cielo blu al tramonto, dai piccoli villaggi di campagna alle grandi metropoli luccicanti e sfarzose. Anche i personaggi sono molto piacevoli, tutti molto diversificati e curati.
Il fanservice è praticamente assente, così come il moe e altri aspetti puramente commerciali.
Il comparto sonoro è piacevole, soprattutto l'opening, un po' particolare. Per il resto, non sono certo musiche indimenticabili, ma comunque gradevoli.
Il doppiaggio è buono, le voci calzano davvero a pennello ai personaggi e le interpretazioni dei doppiatori sono ottime.

Tirando le somme, secondo me Fractale è un anime che va visto senza aspettarsi la perfezione o il capolavoro del nuovo millennio. E' piacevole, a tratti divertente, a tratti avventuroso e a tratti fantasioso.
Se vi piace un anime del genere, allora è quello che fa per voi!