logo AnimeClick.it

-

"Uchuu Senkan Yamato 2199" è un'opera dal sapore forte, completo, uno sguardo a una fantascienza ormai dimenticata fatta di poetiche distese, immense riflessioni e battaglie strabilianti. Un remake consigliato non solo ai fan più nostalgici della vecchia serie TV, ma anche a chi voglia avvicinarsi a un Matsumoto moderno, libero dalla staticità grazie a un apporto tecnologico allo stato dell'arte. Gli episodi scorrono veloci, serrati, anche quelli più lenti sanno trasmettere la giusta dose d'inquietudine e rispetto verso tematiche fortemente umane. Alla pari con altre serie di grande spessore, la corazzata spaziale Yamato, sgraziata, grigia e blindata, è il mezzo che l'autore usa sapientemente per mostrare le atrocità della guerra, spesso attraverso gli occhi di entrambi gli schieramenti, il tutto grazie a grafiche e animazioni altamente spettacolari e pirotecniche che regalano allo spettatore un vero piacere per gli occhi che animerà anche il più annoiato.

Tecnica: "Yamato 2199", remake di una serie TV anni '70, all'estero "Starblazers", ne conserva tutte le peculiarità andando invece a limare gli eccessi dovuti allo stile dell'epoca, quali la lungaggine in questioni non essenziali alla trama in molti episodi, qui invece dipanata con buona dose di maestria attraverso un numero minore di puntate totali, senza tuttavia intaccare minimamente la solidità dell'opera, che risulta anzi epica, ferma e ben piantata su una regia veloce e moderna, con rimandi continui allo stile della prima serie (basti guardare il character design), tanto che si potrebbe dire che "Yamato 2199" sia un omaggio alla serie originale, oltre che esserne un remake molto preciso, soprattutto nella prima metà. Le variazioni infatti non vanno a ledere l'interezza dell'opera precedente, anzi, la privano di quell'ingenuità tipica dei cartoni animati destinati a un pubblico più vasto e di età più bassa, rendendola al contrario fruibile anche all'appassionato grazie a un linguaggio tecnico ricercato e più realistico, così come ad animazioni tecniche al di sopra dello standard.

Mecha: il mecha design di "Yamato 2199" è infatti sbalorditivo. La corazzata rinasce di una grafica 3D al punto da sembrare viva nelle sue evoluzioni in ogni direzioni. Vederla sparare con tutto quello che ha a bordo mentre semina il panico tra le linee nemiche è qualcosa di impagabile, e ogni nostalgico si ritroverà bambino di colpo, concentrato a tifare per i "buoni", dove "buono" non è nessuno, e i "nostri" sono tali solo perché protetti dall'invulnerabile corazzatura della nave terrestre, dove saranno continuamente messi alla prova e non solo dai loro nemici.

Chara: il character design di "Yamato 2199" è una versione abbellita dell'originale, semplicemente ammodernata, e ne conserva volutamente parte della purezza. Ogni personaggio è infatti riportato tale e quale come era all'epoca, con voluta ingenuità dei tratti, che tuttavia è ben amalgamata al resto delle ambientazioni che, al contrario, sono predominate da un mecha design d'incredibile accuratezza. Novità in fatto di cast costituiscono invece un arricchimento e questo dimostra inequivocabilmente l'occhio attento degli autori verso il panorama del cinema internazionale (per fare un esempio, la Yamato spara duro come il Galactica e, allo stesso modo del remake della celebre serie televisiva di fantascienza, anche in "Yamato 2199" molti personaggi cambiano sesso rispetto alla serie originale).

Musica: come il resto, la colonna sonora di "Yamato 2199" è attenta a non calpestare l'opera originale, mixandole sonorità aggiornate e valorizzandone i contenuti (memorabile l'inizio della terza puntata, montato in sequenza con gli avvenimenti delle precedenti) con sapienza e audacia. L'azione è invece trascinata da crescendo impetuosi, che ben si accompagnano alle immagini psichedeliche e ai paesaggi maestosi. Le sigle di coda, alcune molto piacevoli, sono sicuramente oscurate da quella d'apertura in tutte le sue variazioni sul tema, che è semplicemente esplosiva più di come lo era allora (parliamo della versione in inglese dell'epoca... non quella italiana).

Curiosità: la Yamato è stata la corazzata più grande mai realizzata, e fu persa verso la fine della guerra, senza tuttavia aver causato troppi problemi alle forze alleate. La celebrazione di Matsumoto è una vera e propria rivincita contro lo smembramento delle forze armate a seguito della resa del Giappone e questo cartone animato è diventato nel tempo una sorta di "beniamino" nel Paese del Sol Levante, e sicuramente una delle serie anime più famose e amate da tutti.