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Moralismo, buonismo e sentimenti votati al volersi bene e al dire che tutto è bello sono presupposti non necessariamente negativi ma che se abusati vanno a danneggiare irrimediabilmente opere altrimenti di rara bellezza, com'è il caso di Aria the Animation.

Ci troviamo in un futuro dove Marte è divenuto un pianeta quasi completamente coperto dalle acque, in seguito ad un processo di terraforming durato anni e frutto di ricerche scientifiche. E' cosi che il famoso pianeta rosso viene chiamato man mano "Aqua" e qui si trova Neo Venezia, una città identica in ogni sua forma all'originale. In questa città troviamo le Undine ovvero ragazze che lavorano come guide turistiche sulle famose gondole, e tra queste Akari che è una giovane ragazza terrestre col sogno di diventare una Undine esperta. La storia trascorre tra la quotidianità e le piccole cose della vita, con piccoli eventi soprannaturali non meglio chiariti. Niente colpi di scena, niente battute, niente... solo vita quotidiana.

Se dovessi rispondere alla domanda "qual'è l'anime che sei stato costretto a rimandare più volte?" direi senza esitazione "Aria the Animation", ed è col cuore colmo di tristezza che dopo quasi 10 anni d'attesa mi vedo costretto a parlarne tutt'altro che bene. Vorrei esporre innanzitutto quello che è il primo problema principale della serie, ovvero la sdolcinatezza, il buonismo e le frasi davvero ridicolmente imbarazzanti che compongono i 13 episodi di questa serie. Vi faccio quello che un semplice esempio, ma ce ne sono almeno una cinquantina, di frase standard presa da Aria the Animation "L'acqua sta andando a riempire il canale e mi sembra che pian piano anche le lacune del mio cuore si stiano colmando"... ora ditemi voi se per 13 episodi è normale dover sentire tali frasi ad alto tasso glicemico. Ho letto in giro che si tratta di un'opera indirizzata prettamente ad un pubblico femminile, ma io non credo proprio... gli anime sono per qualunque sesso ed età. Insomma slice of life ci sta ma smancerie ogni 5 minuti non è tollerabile.

Il secondo problema è l'assoluta, totale assenza di eventi rilevanti e conseguente noia. Sia ben chiaro che è uno slice of life, ne ho visionati tanti da perderne il conto, quindi non mi aspetto sparatorie, demoni o magia ma a tutto c'è un limite perché su Aqua non succede assolutamente nulla di anche solo lontanamente interessante o che sproni a continuarne la visione. Da un anime di questo genere mi aspettavo una qualità complessivamente superiore e invece anche qui i soliti clichè con i soliti episodi alle terme e in spiaggia... su Marte...mah. Tra frasi che sembrano uscite dai bigliettini dei baci perugina e la fatica psicofisica che impone la serie, Aria diviene una letale arma soporifera. La signorina Alicia, superiore di Akari, non è che un'ulteriore stereotipo caratteriale rappresentante un viso capace di sorridere anche difronte ad un massacro d'innocenti e incapace di completare una frase senza i suoi "Cosa cosa cosa cosa?" (si ripete sul serio 4 volte o più).

Il terzo problema è inerente la presenza di aborti animati che dovrebbero essere gatti e che svolgono la funzione di "direttore"(leggete la precedente parola immaginando le dita indice e medio di entrambe le mani che si flettono nervosamente) delle varie agenzie di gondoliere, come Aria company ad esempio. Ora già è umanamente assurdo affermare che il "direttore Aria" sia un gatto (cercatelo su internet se non sapete chi è) ma addirittura dargli il ruolo di direttore è follia dovuta ad uso di droghe pesanti. L'utilità di queste bestie è pari a zero (sono delle mascotte), e mi sono contenuto, anzi l'unica caratteristica che vi ho trovato e il rendere tutto schifosamente infantile e ridicolo, a meno che voi riteniate dei mostriciattoli dalla cui bocca escono versi come "mniuuuuu....mniu mniu...mniuuuuuuuuuu" oppure "ma...maaaaaaa...MAAAAAAA!!" indice di qualità e caratteristica base di un'opera seria. Piccola nota, io non sopporto l'aggiunta di bestioline pucciose aggiunte tanto per far contenti i maniaci in linea generale ma qui più che altrove si potevano comodamente risparmiare.

Quarto ed ultimo problema riguarda la spiegazione dell'ambientazione e del funzionamento delle tecnologie in Aria the Animation su Marte, ma mi spiego meglio: in seguito al processo di terraforming il pianeta viene coperto quasi completamente d'acqua, ma a che scopo costruire una Neo-Venezia? Non sarebbe stato più logico costruire una città moderna e con basi più aggiornate di quelle della famosa città italiana? In cosa consiste ESATTAMENTE il ruolo dei salamander che vivono nell'isola fluttuante sopra la città? E in base a cosa quell'isola vola? Tutte queste domande non trovano risposta e lasciano alquanto delusi poiché sono elementi importanti di una serie che si è scelta da sola le proprie particolarità. La serie mi ha sempre incuriosito proprio per la questione di una Venezia sul pianeta Marte, ma senza un senso logico lascia il tempo che trova.

Dopo tutte le caratteristiche negative da me elencate passare al lato tecnico è relativamente fuorviante ma per correttezza ne esporrò le caratteristiche. I disegni sono ben fatti ma non brillano per originalità o dettagli, inoltre la qualità dei valori di contrasto e i colori utilizzati negli episodi sono estremamente scadenti mostrando colori smorti e luminosità troppo accentuata. Le animazioni risultano scattose, poco fluide e poco curate in ogni occasione. L'uso del "deforming" è abusato in occasioni "comiche" dove le battute già di loro non fanno ridere, rendendo il tutto complessivamente più triste, inoltre risultano inguardabili. Per quanto riguarda però il comparto audio ci troviamo difronte ad una delle più belle soundtrack che abbia mai avuto il piacere di ascoltare. Opening e ending sono di una dolcezza disarmante e da sole, sembra un'esagerazione, valgono la visione di Aria the Animation per intero.

Come già detto in precedenza mi piange il cuore a dover definire Aria the Animation una delusione, forse la più grande da quando ho cominciato a seguire gli anime, secoli fa. Non sono riuscito a trovare un solo aspetto positivo al di fuori della colonna sonora e dell'idea narrativa di base. La cosiddetta "leggerezza" a cui tanti fanno riferimento qui diventa esasperante invece che rilassante. Da parte mia c'è stato un'immenso sforzo di pazienza e di voglia di assegnare un bel voto che concordasse con la maggior parte di coloro che lo hanno visionato, ma ahimè la verità è assai diversa e sono sincero quando dico che non si avvicina neanche alla sufficienza più striminzita. Beati coloro che sono riusciti ad apprezzarla, forse il sottoscritto è diventato troppo critico ed esigente, ma non ci si può far nulla. Tuttavia il mio consiglio è di visionarlo a prescindere dalle mie critiche, poiché quelli da me elencati non sono altro che pareri personali che altri potrebbero facilmente non condividere.