Recensione
Kamen no Maid Guy
8.0/10
Una violenta commedia ecchi tratta dall'omonimo manga di quindici volumi di Maruboro Akai e prodotta da Madhouse (che non ha certo bisogno di presentazioni) in collaborazione con Imagine ("Chaos;HEAd", "Eyeshield 21", "Fullmetal Alchemist", "Hunter X Hunter", "Initial D: Extra Stage", "MazinKaiser", "Needless", "Sakura Wars 2", "Spice and Wolf", "Lupin III: Dead or Alive", etc.) e Anik ("BECK: Mongolian Chop Squad", "Chaos;HEAd", "Chrono Crusade", "Needless", "Yume Tsukai", etc.). Tre studi d'animazione degni di nota che fanno il loro dovere senza però eccellere. Difatti, sia i disegni che le animazioni non sono certo all'altezza degli altri prodotti realizzati nel 2008. Nonostante ciò la serie risulta pienamente godibile e solo a tratti visivamente discutibile, a causa soprattutto di sporadici cali di qualità nelle animazioni e dell'utilizzo della regia per mitigare la staticità di alcune scene.
Prodotti di questa categoria raramente godono di una trama rilevante e "Kamen no Maid Guy" rispetta appieno la regola. Si può affermare che l'unico intento dell'autore in merito è di utilizzare una main story con i due risvolti che andremo a vedere, unicamente come pretesto per l'inserimento di scene comiche, violente e di tanto fanservice. Come detto prima la trama principale prosegue nell'anime delineando i due aspetti che la compongono, da un lato la normale vita di studentessa della protagonista e dall'altro la lotta per l'eredità del capofamiglia che i successori agognano. Unico filo conduttore nelle varie vicende l'assoluto ruolo di coprotagonisti di Naeka (prima in linea di successione) che crea le situazioni e il suo ninja maid guy, Kogarashi, che puntualmente interviene per risolverle, con modi alquanto bizzarri.
Il tutto ci porta a delineare personaggi e relativi ruoli, un bazar di stereotipi ben amalgamati.
Naeka: protagonista, a quanto pare orfana, ereditiera, promessa nascente del kendo (partecipa anche al torneo regionale con il club della scuola e vince l'accesso a quello nazionale), inconcepibilmente inabile a cucinare. Tutta la sua personalità e le sue azioni poggiano su un principio ben fondato: la proporzionalità inversa delle dimensioni del seno e delle capacità intellettive. Più sono grandi meno si è intelligenti. Rispetta tale "legge" in modo ineccepibile, senza mai venire meno alle aspettative del pubblico. Tonta ma con una violenza innata sempre divertente, memorabili le scene in cui impugna una katana per vendicarsi dei torti subiti. Odia i maniaci delle grandi tette e per questo ha un rapporto con i personaggi maschili per nulla sentimentale. "Le sue tette sono un dono di Dio".
Kogarashi: il terrificante ninja maid guy, co-protagonista, onnipresente. È la soluzione a tutti problemi di Naeka. Di questo personaggio mi ha colpito principalmente il character design, azzeccatissimo. Si potrebbero spendere paragrafi su questo personaggio per elogiarne i tratti distintivi. Lui è il supremo tuttologo con un corpo d'acciaio, ha studiato al MIT, sì al MIT! Padroneggia qualsiasi arte, da quella culinaria a quella tecnologica (memorabile la scena con la stampante) e ha ben trentasette sensi al contrario dei miseri umani. L'unico "difetto" che gli è stato assegnato è il non comprendere le necessità femminili, tratto questo che darà vita, per l'intera serie, a siparietti di umoristica violenza con la ninja maid Fubuki; diverse saranno infatti le scene in cui quest'ultima lo colpirà con la sua mazza chiodata sino a farlo grondare sangue steso in terra. Prima di ogni ending ci delizia con una sua frase basata sull'episodio stesso. Inimitabile.
Kousuke: fratello di Naeka. Non poteva mancare l'otaku cicciottello, fissato con gli ero game e le maid, infatti sbaverà perennemente dietro a Fubuki. Nonostante la parentela con Naeka viene trattato come un personaggio secondario, prendendo attivamente parte a una manciata di episodi all'inizio e alla fine della serie. Il tratto che mi ha fatto valutare questo personaggio positivamente è la sua consapevolezza dell'inettitudine propria e della sorella. Nel primo episodio, ma anche in seguito, sarà il portavoce dell'obiettività di giudizio, ovviamente tra una fantasia e l'altra.
Fubuki: la ninja maid che aiuta Kogarashi. Dedita al dovere e all'apparenza il personaggio più normale che compaia. Sebbene sia presente per l'intera serie, gli unici tratti che vi resteranno di lei sono principalmente tre: il suo ruolo di castigatrice di Kogarashi, la sua avversità nell'indossare biancheria sexy e il suo bell'aspetto; a mio parere è uno dei personaggi femminili meglio rappresentati (tette enormi a parte, questione di gusti).
Personaggi secondari: non mi dilungo sul resto dei personaggi poiché sono tanti e comunque vengono sfruttati unicamente per i siparietti comici. Avremo nel cast il nonno di Naeka, smoderatamente ricco, a tal punto da poter far sospendere le lezioni dell'intero istituto per permettere al nipote Kosuke di seguire il torneo di kendo di Naeka; la sua ragion d'essere all'interno della serie è l'assunzione di Kogarashi e Fubuki a difesa dei nipoti. A seguire c'è il club di kendo maschile, nonché fan club del seno di Naeka, tre temerari ragazzi che faranno di tutto per poter toccare o vedere il dono di Dio. Le amiche di Naeka, compagne del club di kendo, sono invece discutibili. Raramente asseconderanno la protagonista e, anzi, la spingeranno a compiere azioni contro la sua volontà. Tra i restanti personaggi degni di nota Liz, concorrente per l'eredità, la classica loli nippo-britanna dai capelli biondi che cercherà con l'aiuto delle sue due maid di infastidire Naeka. Interessante il fatto che il suo reale obiettivo non sia l'eredità, bensì a spingerla è l'odio verso le ragazze prosperose, derivante dal rifiuto del fratello di sposarla poiché priva di tale dote; inoltre emergono anche il suo lato fetish (cercherà di vincere a kendo contro Naeka per farle leccare le sue 3000 scarpe) e la sua presunzione (anche se potrebbe ritenersi giustificata dato che ha tredici anni ed è un genio). Ultimo personaggio che tratto (mi spiace per i restanti ma non posso certo parlare del pescivendolo o del fratello di Liz o delle sue cameriere, poiché estremamente marginali o poco attraenti) è la stalker, fan smodata di Naeka, innamorata del suo prosperoso corpo, che darà vita in alcuni episodi a gag di sicuro effetto.
Complessivamente è un anime ben calibrato, realizzato perfettamente in sintonia con la sua indole. È una commedia che trae spunto dalle situazioni violente o da quelle ecchi. Non promette nulla di più, ma non viene meno al suo scopo, far ridere. Considerando l'anno, il 2008, è a mio parere un prodotto davvero valido. Qualcuno potrebbe obiettare sulla smodata presenza di fanservice, ma il vedere due capezzoli di tanto in tanto di certo non mi spinge a denigrare un'opera che poggia su tale principio. La comicità che scaturisce dalla violenza e dalle situazioni ecchi è sempre divertente!
Il comparto sonoro è decisamente altalenante. Se da un lato abbiamo una opening, "Special Life!" di KOTOKO, noiosamente vivace e "fastidiosa", soprattutto a causa della voce della cantante, dall'altro abbiamo una ending, "Wakugai!!" di Yoshiki Fukuyama, che tutt'oggi trova spazio nella mia playlist preferita; una canzone rock davvero energica e ben realizzata, sia lato strumentale sia lato voce, un lavoro egregio.
Andando al dunque, credo sia una serie da consigliare vivamente se l'interesse è unicamente farsi quattro risate senza pretese e considerando il contesto nel quale ha visto la luce, beh, non posso che assegnare un 8.
Note: una delle maggiori delusioni che vi porterà ad odiare l'anime (nonostante regali momenti di puro spasso) è l'assenza di un finale, infatti alla fine di ogni episodio ci sarà un countdown dei giorni rimanenti a Naeka per diventare ereditiera, conto che non arriverà a zero al dodicesimo e ultimo episodio. Il manga risulta completo con i suoi quindici volumi, ma sono riuscito a reperire solo il tredicesimo, quindi non ho idea se anche quello abbia un finale aperto. Di certo neanche l'OAV di diciannove minuti vi fornirà ulteriori dettagli, ma solo fanservice. Interessante il fatto che abbiano realizzato un gioco per PSP, un picchiaduro con mini-game di intermezzo, che consiglio solo ai fan della serie.
E ricordate: "La soluzione a tutti i problemi è il Domestico!"
Prodotti di questa categoria raramente godono di una trama rilevante e "Kamen no Maid Guy" rispetta appieno la regola. Si può affermare che l'unico intento dell'autore in merito è di utilizzare una main story con i due risvolti che andremo a vedere, unicamente come pretesto per l'inserimento di scene comiche, violente e di tanto fanservice. Come detto prima la trama principale prosegue nell'anime delineando i due aspetti che la compongono, da un lato la normale vita di studentessa della protagonista e dall'altro la lotta per l'eredità del capofamiglia che i successori agognano. Unico filo conduttore nelle varie vicende l'assoluto ruolo di coprotagonisti di Naeka (prima in linea di successione) che crea le situazioni e il suo ninja maid guy, Kogarashi, che puntualmente interviene per risolverle, con modi alquanto bizzarri.
Il tutto ci porta a delineare personaggi e relativi ruoli, un bazar di stereotipi ben amalgamati.
Naeka: protagonista, a quanto pare orfana, ereditiera, promessa nascente del kendo (partecipa anche al torneo regionale con il club della scuola e vince l'accesso a quello nazionale), inconcepibilmente inabile a cucinare. Tutta la sua personalità e le sue azioni poggiano su un principio ben fondato: la proporzionalità inversa delle dimensioni del seno e delle capacità intellettive. Più sono grandi meno si è intelligenti. Rispetta tale "legge" in modo ineccepibile, senza mai venire meno alle aspettative del pubblico. Tonta ma con una violenza innata sempre divertente, memorabili le scene in cui impugna una katana per vendicarsi dei torti subiti. Odia i maniaci delle grandi tette e per questo ha un rapporto con i personaggi maschili per nulla sentimentale. "Le sue tette sono un dono di Dio".
Kogarashi: il terrificante ninja maid guy, co-protagonista, onnipresente. È la soluzione a tutti problemi di Naeka. Di questo personaggio mi ha colpito principalmente il character design, azzeccatissimo. Si potrebbero spendere paragrafi su questo personaggio per elogiarne i tratti distintivi. Lui è il supremo tuttologo con un corpo d'acciaio, ha studiato al MIT, sì al MIT! Padroneggia qualsiasi arte, da quella culinaria a quella tecnologica (memorabile la scena con la stampante) e ha ben trentasette sensi al contrario dei miseri umani. L'unico "difetto" che gli è stato assegnato è il non comprendere le necessità femminili, tratto questo che darà vita, per l'intera serie, a siparietti di umoristica violenza con la ninja maid Fubuki; diverse saranno infatti le scene in cui quest'ultima lo colpirà con la sua mazza chiodata sino a farlo grondare sangue steso in terra. Prima di ogni ending ci delizia con una sua frase basata sull'episodio stesso. Inimitabile.
Kousuke: fratello di Naeka. Non poteva mancare l'otaku cicciottello, fissato con gli ero game e le maid, infatti sbaverà perennemente dietro a Fubuki. Nonostante la parentela con Naeka viene trattato come un personaggio secondario, prendendo attivamente parte a una manciata di episodi all'inizio e alla fine della serie. Il tratto che mi ha fatto valutare questo personaggio positivamente è la sua consapevolezza dell'inettitudine propria e della sorella. Nel primo episodio, ma anche in seguito, sarà il portavoce dell'obiettività di giudizio, ovviamente tra una fantasia e l'altra.
Fubuki: la ninja maid che aiuta Kogarashi. Dedita al dovere e all'apparenza il personaggio più normale che compaia. Sebbene sia presente per l'intera serie, gli unici tratti che vi resteranno di lei sono principalmente tre: il suo ruolo di castigatrice di Kogarashi, la sua avversità nell'indossare biancheria sexy e il suo bell'aspetto; a mio parere è uno dei personaggi femminili meglio rappresentati (tette enormi a parte, questione di gusti).
Personaggi secondari: non mi dilungo sul resto dei personaggi poiché sono tanti e comunque vengono sfruttati unicamente per i siparietti comici. Avremo nel cast il nonno di Naeka, smoderatamente ricco, a tal punto da poter far sospendere le lezioni dell'intero istituto per permettere al nipote Kosuke di seguire il torneo di kendo di Naeka; la sua ragion d'essere all'interno della serie è l'assunzione di Kogarashi e Fubuki a difesa dei nipoti. A seguire c'è il club di kendo maschile, nonché fan club del seno di Naeka, tre temerari ragazzi che faranno di tutto per poter toccare o vedere il dono di Dio. Le amiche di Naeka, compagne del club di kendo, sono invece discutibili. Raramente asseconderanno la protagonista e, anzi, la spingeranno a compiere azioni contro la sua volontà. Tra i restanti personaggi degni di nota Liz, concorrente per l'eredità, la classica loli nippo-britanna dai capelli biondi che cercherà con l'aiuto delle sue due maid di infastidire Naeka. Interessante il fatto che il suo reale obiettivo non sia l'eredità, bensì a spingerla è l'odio verso le ragazze prosperose, derivante dal rifiuto del fratello di sposarla poiché priva di tale dote; inoltre emergono anche il suo lato fetish (cercherà di vincere a kendo contro Naeka per farle leccare le sue 3000 scarpe) e la sua presunzione (anche se potrebbe ritenersi giustificata dato che ha tredici anni ed è un genio). Ultimo personaggio che tratto (mi spiace per i restanti ma non posso certo parlare del pescivendolo o del fratello di Liz o delle sue cameriere, poiché estremamente marginali o poco attraenti) è la stalker, fan smodata di Naeka, innamorata del suo prosperoso corpo, che darà vita in alcuni episodi a gag di sicuro effetto.
Complessivamente è un anime ben calibrato, realizzato perfettamente in sintonia con la sua indole. È una commedia che trae spunto dalle situazioni violente o da quelle ecchi. Non promette nulla di più, ma non viene meno al suo scopo, far ridere. Considerando l'anno, il 2008, è a mio parere un prodotto davvero valido. Qualcuno potrebbe obiettare sulla smodata presenza di fanservice, ma il vedere due capezzoli di tanto in tanto di certo non mi spinge a denigrare un'opera che poggia su tale principio. La comicità che scaturisce dalla violenza e dalle situazioni ecchi è sempre divertente!
Il comparto sonoro è decisamente altalenante. Se da un lato abbiamo una opening, "Special Life!" di KOTOKO, noiosamente vivace e "fastidiosa", soprattutto a causa della voce della cantante, dall'altro abbiamo una ending, "Wakugai!!" di Yoshiki Fukuyama, che tutt'oggi trova spazio nella mia playlist preferita; una canzone rock davvero energica e ben realizzata, sia lato strumentale sia lato voce, un lavoro egregio.
Andando al dunque, credo sia una serie da consigliare vivamente se l'interesse è unicamente farsi quattro risate senza pretese e considerando il contesto nel quale ha visto la luce, beh, non posso che assegnare un 8.
Note: una delle maggiori delusioni che vi porterà ad odiare l'anime (nonostante regali momenti di puro spasso) è l'assenza di un finale, infatti alla fine di ogni episodio ci sarà un countdown dei giorni rimanenti a Naeka per diventare ereditiera, conto che non arriverà a zero al dodicesimo e ultimo episodio. Il manga risulta completo con i suoi quindici volumi, ma sono riuscito a reperire solo il tredicesimo, quindi non ho idea se anche quello abbia un finale aperto. Di certo neanche l'OAV di diciannove minuti vi fornirà ulteriori dettagli, ma solo fanservice. Interessante il fatto che abbiano realizzato un gioco per PSP, un picchiaduro con mini-game di intermezzo, che consiglio solo ai fan della serie.
E ricordate: "La soluzione a tutti i problemi è il Domestico!"