Recensione
School-live!
8.0/10
Gakkō Gurashi! (letteralmente "Vivere a scuola") è una serie anime della stagione estiva 2015, composta da dodici episodi - dalla durata di circa ventiquattro minuti - prodotto dallo studio Lerche. Questa serie adatta l'omonimo seinen manga scritto da Norimitsu Kaihō e disegnato da Sadoru Chiba, in corso di pubblicazione dal 2012.
L'energica e alquanto sbadata Yuki Takeya è una liceale che ama la vita scolastica e fa parte dello School Life Club, il cui scopo è quello di incoraggiare lo spirito di autogestione e di promuovere la socializzazione con gli altri studenti dell'istituto. In questo club sono presenti anche l'affidabile presidentessa Yūri Wakasa (Rii-san), l'amante delle vanghe Kurumi Ebisuzawa e la kōhai Miki Naoki. A completare il gruppo ci sono Megumi Sakura (Megu-nee), l'insegnante dalla scarsa presenza fisica, e Tarōmaru, il cane mascotte del gruppo. Tutto sembra ricondurre al classico slice of life sulla vita da studente di Yuki, ma ci sono diverse cose che non tornano: perché le ragazze si accampano a scuola e non possono abbandonarla per nessun motivo? Perché la scuola stessa è attrezzata in modo tale da far vivere comodamente persone al suo interno? Perché Megu-nee viene ignorata da quasi tutte le studentesse? Perché le ragazze hanno un cane che può passeggiare tranquillamente per tutta la scuola? Ma la cosa più strana è che Rii-san, Kurumi-chan e Mii-kun sembrano proteggere Yuki da qualcosa. Scopriremo questo qualcosa alla fine del primo episodio.
Il punto di forza di Gakkō Gurashi! è lo stranissimo inserimento di personaggi moe in un'ambientazione classica da apocalisse zombie. Il contrasto che si crea tra la "realtà" che vuole vedere Yuki (cioè una normalissima vita scolastica) e la realtà dei fatti è veramente d'impatto e il plot twist che vediamo alla fine del primo episodio lascia davvero a bocca aperta, invogliando lo spettatore a continuare la visione della serie. Vedremo quindi classici episodi di slice of life scolastico - come l'apertura della piscina e la gita al centro commerciale - rivisitati in modo da essere inseriti in questa ambientazione apocalittica. Ecco, forse sarebbe il caso di dire fin da subito che gli elementi moe sono davvero importanti - come dicevo, la cosa bella di Gakkō Gurashi! è il contrasto ragazzine moe/horror zombie - quindi chi non apprezza questo "genere" può tranquillamente evitare la serie, sarebbe solo una perdita di tempo.
La narrazione della storia non è lineare. Le ragazze fin da subito si ritrovano imprigionate dentro la scuola, impossibilitate a uscirne per ovvi motivi. Il primo flashback lo abbiamo al terzo episodio, e vediamo come è cominciata l'apocalisse dal punto di vista di Megu-nee: come da tradizione per l'horror zombie, non poteva mancare la descrizione dell'inizio del disastro. Il secondo flashback, che ha come protagonista Mii-kun, copre gli episodi 4, 5 e 6 e racconta come la ragazza ha vissuto l'inizio dell'invasione e come, grazie a Tarōmaru, venga salvata da Yuki e le amiche del club. Dal settimo episodio in poi la storia procede e un po' alla volta l'illusione che si è creata Yuki cede sotto i colpi inflitti dalla dura realtà. Molto bello l'aver descritto l'abbandono della scuola da parte delle ragazze come la cerimonia di diploma delle stesse. Da notare che il manga è ancora in corso di pubblicazione, quindi il finale della serie anime è aperto a futuri sviluppi. I due episodi conclusivi sono davvero ricchi di tensione, anche se forse lo svolgimento è un po' troppo frettoloso.
I personaggi sono abbastanza stereotipati: Yuki è una ragazzina con la testa tra le nuvole, Rii-san è la classica ragazza matura su cui si può fare affidamento e via dicendo. Ma le personalità di tutte le ragazze, con l'avanzare della storia, vengono un po' alla volta approfondite e questo rende il racconto più interessante (anche se non proprio originale). Forse il personaggio che spicca di più è, paradossalmente, proprio Megu-nee. E' stato veramente toccante vedere quanto si impegna per aiutare le ragazze in qualità di adulta e loro insegnante, anche se, prima che l'apocalisse cominciasse, tutti le dicevano di non essere portata per fare quel mestiere.
Il character design è davvero gradevole e le animazioni mi sono sembrate ottime. Ho trovato molto azzeccata la scelta di rappresentare gli zombie in modo non definito o comunque sempre adombrati, quasi emanassero una sorta di aura maligna. Questo design, del tutto diverso dai "tratti" moe delle protagoniste, non fa altro che sottolineare ulteriormente il contrasto realtà/illusione di Yuki e aiuta ad aumentare il senso di terrore che questi morti viventi incutono. Anche la regia è stata davvero eccellente: la scena del plot twist alla fine del primo episodio e quella in cui Mii-kun scopre le illusioni di Yuki mentre parlano nell'aula di musica della scuola sono davvero fantastiche e molto d'impatto grazie a OST (o silenzi), colori, luci e inquadrature azzeccate.
Sul doppiaggio non ho nulla da dire, davvero ottimo. Sia le scene più scanzonate da commedia moe che quelle terribili da horror sono state rese al meglio. Per quanto riguarda le sigle, allegra e simpatica è la opening "Friend Shitai" (cantata dalle stesse doppiatrici delle quattro protagoniste), mentre le tre ending scelte sono davvero malinconiche (ulteriore contrasto azzeccato della serie).
In conclusione, Gakkō Gurashi! è una serie che mi ha davvero colpito (non conoscevo il manga e ho guardato il primo episodio solo per ammazzare la noia senza preoccuparmi di cercarne la storia) e che consiglio vivamente.
L'energica e alquanto sbadata Yuki Takeya è una liceale che ama la vita scolastica e fa parte dello School Life Club, il cui scopo è quello di incoraggiare lo spirito di autogestione e di promuovere la socializzazione con gli altri studenti dell'istituto. In questo club sono presenti anche l'affidabile presidentessa Yūri Wakasa (Rii-san), l'amante delle vanghe Kurumi Ebisuzawa e la kōhai Miki Naoki. A completare il gruppo ci sono Megumi Sakura (Megu-nee), l'insegnante dalla scarsa presenza fisica, e Tarōmaru, il cane mascotte del gruppo. Tutto sembra ricondurre al classico slice of life sulla vita da studente di Yuki, ma ci sono diverse cose che non tornano: perché le ragazze si accampano a scuola e non possono abbandonarla per nessun motivo? Perché la scuola stessa è attrezzata in modo tale da far vivere comodamente persone al suo interno? Perché Megu-nee viene ignorata da quasi tutte le studentesse? Perché le ragazze hanno un cane che può passeggiare tranquillamente per tutta la scuola? Ma la cosa più strana è che Rii-san, Kurumi-chan e Mii-kun sembrano proteggere Yuki da qualcosa. Scopriremo questo qualcosa alla fine del primo episodio.
Il punto di forza di Gakkō Gurashi! è lo stranissimo inserimento di personaggi moe in un'ambientazione classica da apocalisse zombie. Il contrasto che si crea tra la "realtà" che vuole vedere Yuki (cioè una normalissima vita scolastica) e la realtà dei fatti è veramente d'impatto e il plot twist che vediamo alla fine del primo episodio lascia davvero a bocca aperta, invogliando lo spettatore a continuare la visione della serie. Vedremo quindi classici episodi di slice of life scolastico - come l'apertura della piscina e la gita al centro commerciale - rivisitati in modo da essere inseriti in questa ambientazione apocalittica. Ecco, forse sarebbe il caso di dire fin da subito che gli elementi moe sono davvero importanti - come dicevo, la cosa bella di Gakkō Gurashi! è il contrasto ragazzine moe/horror zombie - quindi chi non apprezza questo "genere" può tranquillamente evitare la serie, sarebbe solo una perdita di tempo.
La narrazione della storia non è lineare. Le ragazze fin da subito si ritrovano imprigionate dentro la scuola, impossibilitate a uscirne per ovvi motivi. Il primo flashback lo abbiamo al terzo episodio, e vediamo come è cominciata l'apocalisse dal punto di vista di Megu-nee: come da tradizione per l'horror zombie, non poteva mancare la descrizione dell'inizio del disastro. Il secondo flashback, che ha come protagonista Mii-kun, copre gli episodi 4, 5 e 6 e racconta come la ragazza ha vissuto l'inizio dell'invasione e come, grazie a Tarōmaru, venga salvata da Yuki e le amiche del club. Dal settimo episodio in poi la storia procede e un po' alla volta l'illusione che si è creata Yuki cede sotto i colpi inflitti dalla dura realtà. Molto bello l'aver descritto l'abbandono della scuola da parte delle ragazze come la cerimonia di diploma delle stesse. Da notare che il manga è ancora in corso di pubblicazione, quindi il finale della serie anime è aperto a futuri sviluppi. I due episodi conclusivi sono davvero ricchi di tensione, anche se forse lo svolgimento è un po' troppo frettoloso.
I personaggi sono abbastanza stereotipati: Yuki è una ragazzina con la testa tra le nuvole, Rii-san è la classica ragazza matura su cui si può fare affidamento e via dicendo. Ma le personalità di tutte le ragazze, con l'avanzare della storia, vengono un po' alla volta approfondite e questo rende il racconto più interessante (anche se non proprio originale). Forse il personaggio che spicca di più è, paradossalmente, proprio Megu-nee. E' stato veramente toccante vedere quanto si impegna per aiutare le ragazze in qualità di adulta e loro insegnante, anche se, prima che l'apocalisse cominciasse, tutti le dicevano di non essere portata per fare quel mestiere.
Il character design è davvero gradevole e le animazioni mi sono sembrate ottime. Ho trovato molto azzeccata la scelta di rappresentare gli zombie in modo non definito o comunque sempre adombrati, quasi emanassero una sorta di aura maligna. Questo design, del tutto diverso dai "tratti" moe delle protagoniste, non fa altro che sottolineare ulteriormente il contrasto realtà/illusione di Yuki e aiuta ad aumentare il senso di terrore che questi morti viventi incutono. Anche la regia è stata davvero eccellente: la scena del plot twist alla fine del primo episodio e quella in cui Mii-kun scopre le illusioni di Yuki mentre parlano nell'aula di musica della scuola sono davvero fantastiche e molto d'impatto grazie a OST (o silenzi), colori, luci e inquadrature azzeccate.
Sul doppiaggio non ho nulla da dire, davvero ottimo. Sia le scene più scanzonate da commedia moe che quelle terribili da horror sono state rese al meglio. Per quanto riguarda le sigle, allegra e simpatica è la opening "Friend Shitai" (cantata dalle stesse doppiatrici delle quattro protagoniste), mentre le tre ending scelte sono davvero malinconiche (ulteriore contrasto azzeccato della serie).
In conclusione, Gakkō Gurashi! è una serie che mi ha davvero colpito (non conoscevo il manga e ho guardato il primo episodio solo per ammazzare la noia senza preoccuparmi di cercarne la storia) e che consiglio vivamente.