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Attenzione: la recensione contiene spoiler

"Saint Seiya: Soul of Gold", ovvero la serie che tanti fan aspettavano con particolare trepidazione, ma che alla fine è stata una grandissima delusione. E mi spiace veramente dirlo.
Se la serie di "Saint Seiya" e tutti gli spin-off da essa derivati hanno sempre avuto un certo successo, è soprattutto grazie ai mitici Gold Saints, personaggi che attirano fin da subito lo spettatore per il loro grande fascino (salvo alcune eccezioni) e l'alone di misticismo e potenza che li circonda. Insomma, credo che dopo quell'obbrobrio di "Episode G" (che è disegnato peggio del manga classico e valorizza solo Aiolia, praticamente) tutti i fan della storia desiderassero uno spin-off che rendesse finalmente giustizia a tutti i cavalieri d'oro; peccato solo che pure "Soul of Gold" si sia rivelato tutto fumo e niente arrosto, un gigantesco spot pubblicitario con lo scopo di vendere nuovi Myth Cloth (a prezzi esorbitanti, aggiungerei).

Si inizia molto, ma molto male già dalla prima puntata.
A 'sto giro chi è il protagonista? Aiolia del Leone. Di nuovo. E basta!
Ora, è vero che è un personaggio molto amato, ma questo renderlo continuamente protagonista di ogni dannatissimo spin-off dedicato ai Gold sta diventando davvero seccante. Capisco che sia il più adatto a tale ruolo, visto che è quello che si avvicina maggiormente al protagonista degli shonen classici, ma credo che osare e rendere protagonista qualche suo collega non sarebbe male, almeno ci si distaccherebbe un po' da quella monotonia e si eviterebbe di trasformare il povero Aiolia in un Seiya 2.0.
Secondo, che diavolo ci fanno i cavalieri d'oro ad Asgard? Comprendo il voler rievocare l'atmosfera di una saga che i fan hanno apprezzato (seppur filler), ma... sul serio, che c'entrano i dodici Gold con Asgard? Ok, verso il finale il motivo viene spiegato, ma io continuo a non trovarci alcun senso. Aiolia & Co. non sono fedeli a Odino, non hanno nulla a che vedere con lui, non hanno mai avuto alcun interesse nei suoi confronti, perché lottano per un'altra divinità. E poi Odino non ha già i suoi di cavalieri? Che accidenti se ne fa di quelli di Atena, peraltro impedendo loro di sfruttare la propria resurrezione per aiutare la loro dea nella guerra contro Ade? Boh.
Ma facciamo un po' di ordine, che è meglio.

La serie si apre con il solito Aiolia che, dopo essersi sacrificato con i suoi compagni per aiutare i Bronze a varcare il Muro del Pianto, viene resuscitato da un'entità misteriosa e si ritrova improvvisamente fra i ghiacci di Asgard. Tempo due minuti e viene immediatamente sbattuto in gattabuia da dei soldati perché scambiato per un poveraccio che deve aver perso per strada la riunione degli Alcolisti Anonimi. Qui incontra Lithia, una ragazza imprigionata con l'accusa di sovversione, e viene a sapere da lei che Hilda di Polaris, la celebrante di Odino, è stata detronizzata in seguito a una malattia (che non si capisce cosa sia) da un tale di nome Andreas Riise, il quale ha voluto far ricrescere l'albero sacro Yggdrasil promettendo pace e prosperità. Lithia, però, sospetta che Andreas stia tramando qualcosa; per questo, una volta scoperta la vera identità di Aiolia, gli chiede aiuto.
Inizialmente, il cavaliere del Leone non sembra minimamente interessato (e vorrei ben dire, dato che lui con Asgard non c'entra un tubo e sa che Atena, la dea a cui è fedele, sta affrontando il dio Ade), ma quando - una volta fuggita dalla sua prigione - Lithia viene attaccata da un God Warrior di nome Frodi, cambia idea e decide di aiutarla e sostenere la sua causa, alla quale si uniranno poi anche gli altri undici suoi colleghi.
Ora, non mi sembra il caso di fare l'analisi di ogni singola puntata, mi limiterò a commentare giusto le parti clou e le caratteristiche più salienti della serie.
I protagonisti, ovvero i tanto amati Gold Saints... beh, sono un flop gigantesco, a parte qualcuno. Sono contenta che alcune relazioni fra loro siano state un pochino approfondite, che siano state messe un po' in evidenza diverse fra le questioni in sospeso (come quella fra Aiolia e Shura e quella fra Saga e Aiolos) e che si sia cercato di dare un po' di lustro a quelli che nella serie classica hanno ricevuto un pessimo trattamento, ovvero Aldebaran del Toro, Death Mask del Cancro e Aphrodite dei Pesci. Tuttavia, se per Taurus e Pisces il riscatto c'è stato (epici lo schiaffone in stile Bud Spencer che Aldebaran molla ad Heracles e lo stratagemma di Aphrodite per salvare i compagni dall'Yggdrasil), non si può dire lo stesso di Cancer. Dal punto di vista del combattimento fa un'ottima figura, questo va detto, ma non si può dire lo stesso del suo carattere. Cioè, è passato da assassino spietato che uccide le persone per puro e sadico divertimento a buon samaritano che dà di nascosto i soldi che vince al poker a una ragazza malata (della quale si innamora, per giunta) e si fa amici dei bambini. Certo, come no, molto credibile da parte di uno che si appendeva sulle pareti di casa le teste delle sue vittime, compresi gli infanti... Come conversione, secondo me, non regge molto, uno che per tutta la vita non ha fatto altro che sterminare gente a caso non può trasformarsi nel giro di due minuti in un benefattore che piange e mi spara sermoni sull'amore e sulla giustizia (perché nell'ultima puntata lo fa!).
Quelli che ne escono peggio, tuttavia, sono Dohko della Bilancia, Milo dello Scorpione e Camus dell'Aquario.
Dohko si è completamente rimbambito, pare che con l'età gli siano regrediti pure i neuroni, dato che non fa che prendere in giro Aldebaran per la figuraccia contro i gemelli Syd e Bud e sostenere di aver sprecato i suoi ultimi due secoli di vita solo perché ha finalmente l'occasione di bersi un bicchiere al bar... cioè, sono senza parole.
Milo... beh, mi passa da cavaliere razionale e che ragiona sempre a mente fredda a ragazzotto impulsivo che agisce senza pensare, e per questo ci schiatta pure miseramente. Un trattamento davvero inglorioso per uno come lui, che peraltro è anche il cavaliere del mio segno zodiacale, perciò lo sdegno in questo è stato ancor più incontenibile.
Quello che ne esce peggio di tutti, però, è Camus, che qui - a causa di una promessa fattagli diversi anni prima - si trasforma nel cagnolino di Surt, uno dei cavalieri antagonisti, facendosi ricattare, tradendo i suoi colleghi e la sua dea e non mostrando alcuna pietà o alcun rispetto verso Milo, che teoricamente dovrebbe essere il suo migliore amico. Insomma, quando Milo viene assorbito dall'Yggdrasil, Camus non ha la minima reazione, è completamente indifferente. Davvero, io non riesco a descrivere a parole il disgusto che ho provato, e non per questioni di yaoi, bensì perché... diamine, nelle schede introduttive dei personaggi della serie la Toei non ha fa altro che ripetere che Camus e Milo sono amici intimi e poi che combina? Rende Camus completamente indifferente nei confronti di Milo. Coerenza portami via, eh.
Sugli altri Gold non penso ci sia molto da dire, sono tutti piuttosto anonimi qui, trasformati in macchiette che lasciano poco o niente allo spettatore, il che è davvero triste se si pensa che - chi più chi meno - nella serie classica erano tutti dei personaggi abbastanza apprezzabili. Menzione anche per il povero Kanon, che pur essendo stato anche lui cavaliere d'oro dei Gemelli a tutti gli effetti non ha avuto diritto a una resurrezione, anche se almeno hanno avuto la decenza di ricordarlo attraverso i pensieri e le parole del fratello Saga.
E che dire poi delle Gold Cloth divine? Santo cielo, l'orrore! Speravamo tutti di vedere finalmente le armature d'oro in forma divina come è accaduto con le Bronze Cloth di Seiya & Co., ma qui si è veramente superato il limite! Sono tutte orrende, piene zeppe di dettagli inutili che non fanno che appesantirle e renderle pacchiane e sgradevoli fino all'estremo; davvero, ci si chiede come alcuni Gold facciano anche solo a camminare con quelle robe addosso! E pensare che le originali sono una più bella dell'altra, perché deturparle così?

I nuovi God Warriors non sono nulla di che, anzi, servono solo a far compiangere allo spettatore i loro indimenticabili predecessori, che al confronto sono davvero dei personaggi di tutto rispetto. Diciamo che più che degli avversari veri e propri fanno un po' la parte della carne da macello, giusto per far sfoderare al Gold di turno la sua nuovissima e scintillante armatura divina. Gli unici vagamente interessanti sono Sigmund di Gram (fratello di Siegfried della serie classica) e Baldr di Hraesvelg, avversari rispettivamente di Saga dei Gemelli e Shaka della Vergine (Sigmund in particolare, del quale almeno conosciamo le motivazioni e anche la ragione per cui non era presente nel corso delle battaglie dell'anime classico, anche se si è dimostrato davvero troppo debole, venendo sconfitto da Saga con una facilità a dir poco disarmante. Baldr ne è uscito decisamente meglio come opponente, almeno lui è riuscito a impensierire Shaka per qualche istante).
Gli altri God... beh, uno peggio dell'altro.
Frodi di Gullinbursti è messo lì giusto per fare da avversario ad Aiolia, per il resto - nonostante la grande forza di cui si vanta - non servirà a un'emerita 'cippa', se non a beccarsi una 'friendzone' grande come una casa da Lithia e a sostenere un brevissimo combattimento con il collega Utgard. Fafnir di Nidhogg è senza dubbio il più odioso, il classico scienziato pazzo che fa esperimenti su persone innocenti perché sì, e poi si rivela essere un grandissimo vigliacco, anche se almeno ha fatto la fine che si meritava. Utgard di Garm è l'inutilità fatta personaggio, non si capisce nemmeno chi diavolo sia e a cosa serva, a parte nascondere l'armatura di Odino nel proprio stomaco (scena a dir poco disgustosa e raccapricciante, devo dire). Heracles di Tanngrisnir è un tamarro che si atteggia da gran 'figo', ma poi si rivela essere un povero idiota che, giustamente, viene massacrato da Aldebaran senza se e senza ma. Mi fa quasi pena. Surt di Eikthrynir... beh, penso sia il peggiore insieme a Fafnir; un Sasuke Uchiha dei poveri, un personaggio talmente odioso che più guardavo quel suo insopportabile sorrisino strafottente e più speravo di vederlo crepare fra atroci sofferenze. Tra l'altro, è anche lui un codardo, visto che non esita a colpire uno Shura privo di sensi. In più, è un po' come quelle Mary Sue che si vedono in alcune fanfiction, il classico personaggio messo lì solo per rovinare un legame fra personaggi canonici (in questo caso Milo e Camus). Insomma, simpatico quanto un opossum idrofobo.
Nemmeno le armature riescono a salvare questi sette poveracci, sono davvero brutte e disegnate male, roba che quelle dell' "Omega" al confronto sono delle opere d'arte. Il premio di armatura più brutta di tutte va senza dubbio a quella di Heracles, che nel suo essere così terribilmente esagerata risulta a dir poco ridicola, un pugno in un occhio per quanto fa schifo! Insomma, nulla a che vedere con le armature tutto sommato apprezzabili dei loro predecessori, dei quali si è sentita tantissimo la mancanza.

Andreas come antagonista è abbastanza penoso. È vero, in diverse occasioni si dimostra astuto e intelligente, ma già il fatto che in realtà sia il dio Loki gli toglie un sacco di punti (e io mi aspettavo la comparsa di Hiddleston da un momento all'altro); è stata una scelta così scontata da risultare addirittura fastidiosa. La sua forma divina poi, con quegli occhi 'sparaflashosi' e quei capelli viola elettrico (?) fa ridere i polli, fa la concorrenza a Mars di "Omega" per quanto è ridicolo, gli manca solo la teiera in testa. E la sua Cloth è a dir poco oscena. Belli i colori, ma pessimo il design. In più, non si spiega nemmeno nel suo caso a cosa diamine gli servano i cavalieri di un'altra divinità.

E poi c'è Lithia, un altro personaggio che ho sperato di veder schiattare fin dal primissimo episodio, una fastidiosa Mary Sue che, non si sa per quale motivo, dato che non viene spiegato nulla, sostituisce la povera Hilda e diventa improvvisamente super pompata. Tra l'altro non si capisce nemmeno come diavolo torni in vita, dato che viene uccisa da Utgard nel nono episodio. Boh. L'unico pregio è che almeno si rivela essere decisamente più utile di Saori, anche se non ci vuole poi così tanto.

Ciononostante, penso che il peggio del peggio della serie venga raggiunto nelle puntate finali, dove Aiolia viene scelto dal dio Odino per indossare le sue vestigia, raggiungendo così la vetta della raccomandazione e insidiando il primo posto di Seiya. Dunque, se nella saga dell'anime classico aveva senso che Seiya indossasse la Cloth di Odino, dato che la situazione era disperata e i God erano tutti morti, qui direi proprio di no. Sia Frodi che Sigmund erano disponibili, perché non scegliere loro? Oppure Hilda, che già da sola ha un cosmo gigantesco? Perfino Lithia sarebbe stata ben più adatta! Certo, così sarebbe diventata ancor più Mary Sue, ma almeno la cosa avrebbe avuto un senso. Aiolia si può sapere che diavolo c'entra? In base a cosa è stato scelto? Non è asgardiano bensì greco, non ha mai combattuto per Odino, è stato sempre fedele solo e unicamente ad Atena... perché diamine dovrebbe essere lui il prescelto dalle sacre vestigia di Odino (che sempre più si rivela essere un dio alquanto scorretto con quelli che dovrebbero essere i suoi guerrieri)?! Per non parlare poi della Odin Cloth dorata su calzamaglia blu, che penso sia l'accostamento di colori peggiore del secolo. Ho ancora i brividi se ci penso. Menzione d'onore anche per la spada di Odino usata come surf, una 'tamarrata' degna di un film dell'Asylum.

Bene, dopo questo lungo sproloquio che dire ancora di "Soul of Gold"?
È una serie davvero mediocre, fatta abbastanza male e che soffre fin troppo della fretta. Avrebbero potuto allungarla di qualche episodio, giusto per approfondire un po' alcune questioni, invece no, si è preferito fare le cose a casaccio e storpiare malamente alcuni personaggi (ho già citato Camus, vero?). Dal punto di vista tecnico poi è veramente un disastro, salvo alcune scene è davvero un pessimo lavoro: i personaggi appaiono spesso deformi, sproporzionati e smagriti, e alcuni primi piani sono a dir poco spaventosi, ma del resto dai produttori di quella boiata cosmica di "Sailor Moon Crystal" non ci si poteva aspettare poi così tanto.
La versione Blu-ray un po' migliora questi difetti, ma neanche tanto, e in entrambi i casi non si può fare altro che rimpiangere lo stile arakiano che tanto mi ha fatto amare la serie classica. So bene che Shingo Araki è passato a miglior vita, purtroppo, ma non penso ci voglia tanto a trovare uno staff più talentuoso dei cani che hanno disegnato questa poco fortunata serie, una serie che alla fine è stata fatta solo ed esclusivamente per vendere nuovi Myth Cloth, seguendo tale ragionamento: "Possiamo fare quello che ci pare e piace, storpiare i personaggi e piazzarci disegni orridi, tanto i Myth la gente li compra lo stesso!". E mi sa che ci hanno preso di brutto, dato che ci sono persone che per uno di quei Myth sarebbero disposte a vendersi pure gli organi interni.

In conclusione, penso che "Soul of Gold" sia un'occasione sprecata, una serie che avrebbe potuto finalmente farci sapere qualcosa in più sui tanto amati Gold Saints (di cui si sa ancora poco, purtroppo), ma che invece si è rivelata pari a una fanfiction di basso livello, sfruttando espedienti ben poco plausibili e non rispettando affatto la caratterizzazione di alcuni personaggi. Se le do cinque è perché in alcuni punti almeno ci hanno provato a far qualcosa, in più le musiche (sia l'opening sia l'ending) sono abbastanza orecchiabili, quindi non me la sento di bocciarla al 100%.
E qui termino questa lunghissima recensione.