Recensione
Lettere di uno sconosciuto
7.0/10
Recensione di Hatake Rufy
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"Coming Home", oppure "Lettere di uno sconosciuto", è una storia dolorosa ambientata nella Rivoluzione Culturale in Cina, prodotto dalla Lucky Red nel 2014 e arrivato in Italia nel 2015.
Durante la Rivoluzione Culturale ci sono molti oppositori, tra cui Lu Yanshi, un padre che è costretto ad allontanarsi dalla propria famiglia. Una notte decide di ritornare a casa sua per rivedere sua moglie, ma la figlia lo tradisce e chiama la vigilanza; questo perché sua figlia è molto condizionata dalla reputazione del padre nella sua accademia di danza, e quindi dopo ricatti della stessa accademia si vede costretta a tradire il proprio padre; infatti il giorno dopo, mentre i genitori si stanno per incontrare, il padre viene catturato e la madre subisce un brutto trauma alla testa. Anni dopo Lu ritorna a casa dalla moglie, ma lei non si ricorda più di lui, per via del trauma, e quindi al nostro protagonista non resta che cercare in tutti i modi di far riaffiorare i loro ricordi nella donna che ama.
A livello di sviluppo trama, il film è molto semplice e scontato, ma il livello di drammaticità riesce a insabbiare questi aspetti; alcune parti del film potrebbero annoiare molto, infatti ci sono più parti riflessive che altro. I personaggi hanno sicuramente il loro peso nella storia, infatti la povera moglie è sicuramente al centro della storia: sopportare le scelte del marito che ama e compatire la propria figlia che vuole soltanto realizzare il suo sogno.
Il comparto tecnico è ben riuscito, l'ambientazione è stata messa su molto bene e rispecchia molto quegli anni della rivoluzione in Cina; il comparto sonoro forse pecca un po', la colonna sonora infatti non mi ha colpito molto, ma almeno il doppiaggio in italiano è da apprezzare molto.
Concludo dicendo che questo film sicuramente poteva fare meglio su alcuni aspetti, ma il livello di drammaticità che colpisce chi lo visiona è da apprezzare, in fondo la Lucky Red non delude mai. Lo consiglio a chi ama il genere drammatico.
Durante la Rivoluzione Culturale ci sono molti oppositori, tra cui Lu Yanshi, un padre che è costretto ad allontanarsi dalla propria famiglia. Una notte decide di ritornare a casa sua per rivedere sua moglie, ma la figlia lo tradisce e chiama la vigilanza; questo perché sua figlia è molto condizionata dalla reputazione del padre nella sua accademia di danza, e quindi dopo ricatti della stessa accademia si vede costretta a tradire il proprio padre; infatti il giorno dopo, mentre i genitori si stanno per incontrare, il padre viene catturato e la madre subisce un brutto trauma alla testa. Anni dopo Lu ritorna a casa dalla moglie, ma lei non si ricorda più di lui, per via del trauma, e quindi al nostro protagonista non resta che cercare in tutti i modi di far riaffiorare i loro ricordi nella donna che ama.
A livello di sviluppo trama, il film è molto semplice e scontato, ma il livello di drammaticità riesce a insabbiare questi aspetti; alcune parti del film potrebbero annoiare molto, infatti ci sono più parti riflessive che altro. I personaggi hanno sicuramente il loro peso nella storia, infatti la povera moglie è sicuramente al centro della storia: sopportare le scelte del marito che ama e compatire la propria figlia che vuole soltanto realizzare il suo sogno.
Il comparto tecnico è ben riuscito, l'ambientazione è stata messa su molto bene e rispecchia molto quegli anni della rivoluzione in Cina; il comparto sonoro forse pecca un po', la colonna sonora infatti non mi ha colpito molto, ma almeno il doppiaggio in italiano è da apprezzare molto.
Concludo dicendo che questo film sicuramente poteva fare meglio su alcuni aspetti, ma il livello di drammaticità che colpisce chi lo visiona è da apprezzare, in fondo la Lucky Red non delude mai. Lo consiglio a chi ama il genere drammatico.