Recensione
Death Note
10.0/10
Recensione di Al Shirosaki
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Death Note: un manga adulto, che, ne sono sicura, cambierà anche il modo di scrivere i manga. E' sicuramente una storia innovativa, nonostante venga utilizzato un elemento già abusato fino alla nausa: gli shinigami, ovvero gli dei della morte. Ma questi dei non sono per nulla belli o con tratti umani, come in Bleach: essi sono mostruosi. Ma verrebbe da chiedersi se gli autori non abbiano quasi voluto rappresentare parte dell' umanità: essi sono dotati di sentimenti umani (noia, amore, ecc.), quasi a sopperirne la mancanza nei protagonisti. Infatti, a parte pochi personaggi come Misa, i protagonisti, soprattutto Light non mostrano sentimenti, anzi sembra quasi che non ne abbiano. Solo nelle situazioni estreme li dimostrano, ma non sono sentimenti nobili, anzi. Ed eccoci giunti a uno dei motivi per cui questo manga potrebbe non piacere: l' eccessiva freddezza e razionalità presente. Tutto viene presentato sotto l' ottica dei fatti, della dura e cruda verità. Se da una parte questo sistema è il migliore, dall' altra rischia di annoiare coloro che preferiscono storie più sentimentalmente piene.
Parliamo della storia vera e propria: Light Yagami è uno studente, il più brillante del Giappone e considera la sua vita noiosa. Un giorno troverà, nel cortile della scuola, un quaderno nero, con su scritto "Death Note". Spinto dalla curiosità, lo prende e lo sfoglia, scoprendo che esso ha il potere di uccidere semplicemente scrivendo il nome della persona designata. Inizialmente schiettico, si ricrede dopo averlo provato. Dopo cinque giorni, gli si presenta davanti il dio della morte Ryuk, ovvero il precedente proprietario del quaderno. Ryuk spiegerà che il quaderno è stato lasciato da lui volontariamente sulla Terra perchè annoiato e bisognoso di svago. E Light lo accontenta. Infatti il ragazzo, con il potere del quaderno, ha in programma di dominare il mondo, uccidendo coloro che lui ritiene il male e diventando, così, il dio. Ma le sue azioni non passano innosservate (anche perchè lui ha voluto così): l' Interpool inizia ad indagare. Per farlo contatta L, misterioso e geniale investigatore. Da qui inizia il fulcro del manga, ovvero la sfida di Light contro L. Essa è una sfida d' intelligenza: entrambi escogitano sistemi per scoprire chi sia l' altro e quindi smascherarlo. Alcuni sistemi superano la legalità, altri sono geniali. Tutto il manga (anche dopo il volume 7) si basa proprio sui "trucchi" che vengono usati. E attenzione: solo il quaderno è sovrannaturale. Il 90% di quello che viene ideato è perfettamente fattibile. Ed è proprio questo che appassiona il lettore: capire e vedere i vari sistemi. Bisogna ammettere che però dopo il volume 7 la trama appassiona meno, o almeno questo è quello che ho provato io. Rimane comunque interessantissimo. Il finale, poi, è molto intenso.
Per finire, il disegno: splendido, curato nei minimi dettagli, espressivo al punto giusto.
Un manga da avere assolutamente.
Parliamo della storia vera e propria: Light Yagami è uno studente, il più brillante del Giappone e considera la sua vita noiosa. Un giorno troverà, nel cortile della scuola, un quaderno nero, con su scritto "Death Note". Spinto dalla curiosità, lo prende e lo sfoglia, scoprendo che esso ha il potere di uccidere semplicemente scrivendo il nome della persona designata. Inizialmente schiettico, si ricrede dopo averlo provato. Dopo cinque giorni, gli si presenta davanti il dio della morte Ryuk, ovvero il precedente proprietario del quaderno. Ryuk spiegerà che il quaderno è stato lasciato da lui volontariamente sulla Terra perchè annoiato e bisognoso di svago. E Light lo accontenta. Infatti il ragazzo, con il potere del quaderno, ha in programma di dominare il mondo, uccidendo coloro che lui ritiene il male e diventando, così, il dio. Ma le sue azioni non passano innosservate (anche perchè lui ha voluto così): l' Interpool inizia ad indagare. Per farlo contatta L, misterioso e geniale investigatore. Da qui inizia il fulcro del manga, ovvero la sfida di Light contro L. Essa è una sfida d' intelligenza: entrambi escogitano sistemi per scoprire chi sia l' altro e quindi smascherarlo. Alcuni sistemi superano la legalità, altri sono geniali. Tutto il manga (anche dopo il volume 7) si basa proprio sui "trucchi" che vengono usati. E attenzione: solo il quaderno è sovrannaturale. Il 90% di quello che viene ideato è perfettamente fattibile. Ed è proprio questo che appassiona il lettore: capire e vedere i vari sistemi. Bisogna ammettere che però dopo il volume 7 la trama appassiona meno, o almeno questo è quello che ho provato io. Rimane comunque interessantissimo. Il finale, poi, è molto intenso.
Per finire, il disegno: splendido, curato nei minimi dettagli, espressivo al punto giusto.
Un manga da avere assolutamente.