Recensione
Keiji - Hana no Keiji
8.0/10
Sul finire dello Shogunato Ashikaga vi fu un periodo che la storia definì epoca “Sengoku”, ossia degli “Stati Combattenti”, che va dal 1467 al 1568. Tale periodo fu caratterizzato dall'aspra lotta e dalle continue battaglie dei clan desiderosi di espandere i loro domini. Il completo declino del potere shogunale fu il riflesso dell'ascesa dei signori locali i quali, a partire da questo momento, vengono chiamati daimyo.
Mentre i domini dei daimyo si trasformavano in unità politicamente e militarmente più definite, le antiche famiglie, che avevano prosperato fino ad allora, vennero annientate dall'avanzata di nuovi clan, dalla ribellione di rami collaterali delle stesse e dalla forza crescente delle classi inferiori.
In quest'epoca di forti tensioni, la cortigiana della famiglia Takigawa, Haru, incinta del suo signore Masuuji, sposa il capofamiglia del clan Maeda, Toshihisa, il quale innamorato follemente della donna accetta di buon grado di adottare il nascituro e di crescerlo come figlio proprio.
Nasce così il bimbo di Haru e Toshihisa, Keiji Maeda.
Keiji cresce alto, forte e vigoroso; è un soldato, un guerriero, un samurai. Ma è anche una persona eccentrica che ama distinguersi dagli altri sia nel comportamento che nel modo di vestirsi, non sopporta le convenzioni e il conformismo ed è dedito ai piaceri della vita. E' un kabukimono, un guerriero che segue le sue regole: non per obbedienza o fedeltà al suo signore sfodera la sua spada e uccide l'avversario, ma per amore, per amicizia, per giustizia e per onore.
Queste suo carattere gli causerà forti ostilità, sia all'interno della famiglia Maeda che al di fuori di essa, ma allo stesso tempo attirerà la simpatia, la stima e l'amicizia di molti personaggi straordinari completamente rapiti dal suo spirito libero.
Da subito Hana no Keiji ti trascina nell'universo del feudalesimo giapponese, più specificatamente in quel periodo (che è di passaggio) nel quale le lotte di potere tra i vari signori segnano l'avvento di una nuova fase della storia nipponica fino ad arrivare al duraturo shogunato dei Tokugawa.
Le guerre fanno da sfondo ad un periodo di forte fermento culturale ed economico: il teatro <i>No</i> (con le sue maschere), l'arrivo dei primi europei (portoghesi e spagnoli) e il cristianesimo (con le prime persecuzioni) vengono riportate all'interno del manga in maniera molto semplice e naturale.
Il disegno di Tetsuo Hara ti stupisce per la cura e la ricchezza di dettagli che, grazie anche all'uso dei retini, hai l'impressione di percepire il colore degli abiti, del cielo e dei fiori.
I personaggi che si susseguono nel corso della storia vengono schiacciati dalla personalità di Keiji, la quale si rileva, da subito, troppo ingombrante per chiunque (signore o contadino) gli si para davanti.
<b>PERSONAGGI</b>: TRA FINZIONE E REALTÀ
-<i>Sukeemon Okumura</i>: è il castellano di Suemori. E' il miglior amico di Keiji, il quale accorre in suo soccorso quando l'esercito di Narimasa assedia il Castello.
-<i>Toshiie Maeda</i>: diviene capofamiglia del clan a scapito di Keiji, per espresso volere di Oda Nobunaga. Detesta Keiji, soprattutto per gelosia nei suoi confronti.
Il suo soprannome è "Mataza" e fu, davvero, uno dei generali fedeli a Nobunaga.
-<i>Matsu</i>: moglie di Toshiie, una donna giovane e bella. E' il primo amore di Keiji e Sukeemon.
-<i>Oda Nobunaga</i>: compare nei flashback dei vari personaggi, in quanto è morto anni prima facendo seppuku. Viene ricordato come gran condottiere e uomo temutissimo.
-<i>Hideyoshi Toyotomi</i>: figlio di contadini, fu soldato dell'esercito di Nobunaga e grazie alle sue abilità e capacità politiche salì sul trono del comando, dopo la morte di Nobunaga. Nel manga viene presentato come leggenda vuole: un uomo basso, brutto, somigliante ad una scimmia, ma molto astuto.
-<i>Ieyasu Tokugawa</i>: uomo dall'apparenza mite e comprensivo.
Ma in realtà la sua fu una lenta ascesa al potere che culminò con la cruenta battaglia di Sekigahara, la quale comportò la fine per molti daimyo, l'inizio di un lungo shogunato e dell'isolamento del Giappone.
-<i>Masamune Date</i>: è uno dei migliori personaggi del manga, forse è l'unico a crearsi un po' di luce vicino a Keiji. E' caratterizzato dal portare una benda, a causa della perdita dell'occhio destro. E' vittima degli intrighi orditi dalla madre e dal fratello Kojiro.
-<i>Lisa</i>: è una bellissima fanciulla dai capelli dorati, figlia di un nippo-portoghese e di una donna cinese. E' il grande amore di Keiji, conquistato non senza qualche problema (soprattutto con la marina spagnola).
Il paragone, così spesso invocato, tra il personaggio di Keiji e quello di Ken Shiro è del tutto fuorviante perché si basa unicamente su una somiglianza fisica, che accomuna tutti i protagonisti delle opere di Tetsu Hara (da Cyber Blue a Ryusei ecc...) e che quindi fa parte del suo stile.
Hana no Keiji, infine, può sembrare un'opera complessa per un pubblico che non conosce la storia giapponese, ma la scorrevolezza nella narrazione, la potenza del personaggio e un disegno di altissima qualità renderanno la lettura di questo manga piacevole e appassionante.
Mentre i domini dei daimyo si trasformavano in unità politicamente e militarmente più definite, le antiche famiglie, che avevano prosperato fino ad allora, vennero annientate dall'avanzata di nuovi clan, dalla ribellione di rami collaterali delle stesse e dalla forza crescente delle classi inferiori.
In quest'epoca di forti tensioni, la cortigiana della famiglia Takigawa, Haru, incinta del suo signore Masuuji, sposa il capofamiglia del clan Maeda, Toshihisa, il quale innamorato follemente della donna accetta di buon grado di adottare il nascituro e di crescerlo come figlio proprio.
Nasce così il bimbo di Haru e Toshihisa, Keiji Maeda.
Keiji cresce alto, forte e vigoroso; è un soldato, un guerriero, un samurai. Ma è anche una persona eccentrica che ama distinguersi dagli altri sia nel comportamento che nel modo di vestirsi, non sopporta le convenzioni e il conformismo ed è dedito ai piaceri della vita. E' un kabukimono, un guerriero che segue le sue regole: non per obbedienza o fedeltà al suo signore sfodera la sua spada e uccide l'avversario, ma per amore, per amicizia, per giustizia e per onore.
Queste suo carattere gli causerà forti ostilità, sia all'interno della famiglia Maeda che al di fuori di essa, ma allo stesso tempo attirerà la simpatia, la stima e l'amicizia di molti personaggi straordinari completamente rapiti dal suo spirito libero.
Da subito Hana no Keiji ti trascina nell'universo del feudalesimo giapponese, più specificatamente in quel periodo (che è di passaggio) nel quale le lotte di potere tra i vari signori segnano l'avvento di una nuova fase della storia nipponica fino ad arrivare al duraturo shogunato dei Tokugawa.
Le guerre fanno da sfondo ad un periodo di forte fermento culturale ed economico: il teatro <i>No</i> (con le sue maschere), l'arrivo dei primi europei (portoghesi e spagnoli) e il cristianesimo (con le prime persecuzioni) vengono riportate all'interno del manga in maniera molto semplice e naturale.
Il disegno di Tetsuo Hara ti stupisce per la cura e la ricchezza di dettagli che, grazie anche all'uso dei retini, hai l'impressione di percepire il colore degli abiti, del cielo e dei fiori.
I personaggi che si susseguono nel corso della storia vengono schiacciati dalla personalità di Keiji, la quale si rileva, da subito, troppo ingombrante per chiunque (signore o contadino) gli si para davanti.
<b>PERSONAGGI</b>: TRA FINZIONE E REALTÀ
-<i>Sukeemon Okumura</i>: è il castellano di Suemori. E' il miglior amico di Keiji, il quale accorre in suo soccorso quando l'esercito di Narimasa assedia il Castello.
-<i>Toshiie Maeda</i>: diviene capofamiglia del clan a scapito di Keiji, per espresso volere di Oda Nobunaga. Detesta Keiji, soprattutto per gelosia nei suoi confronti.
Il suo soprannome è "Mataza" e fu, davvero, uno dei generali fedeli a Nobunaga.
-<i>Matsu</i>: moglie di Toshiie, una donna giovane e bella. E' il primo amore di Keiji e Sukeemon.
-<i>Oda Nobunaga</i>: compare nei flashback dei vari personaggi, in quanto è morto anni prima facendo seppuku. Viene ricordato come gran condottiere e uomo temutissimo.
-<i>Hideyoshi Toyotomi</i>: figlio di contadini, fu soldato dell'esercito di Nobunaga e grazie alle sue abilità e capacità politiche salì sul trono del comando, dopo la morte di Nobunaga. Nel manga viene presentato come leggenda vuole: un uomo basso, brutto, somigliante ad una scimmia, ma molto astuto.
-<i>Ieyasu Tokugawa</i>: uomo dall'apparenza mite e comprensivo.
Ma in realtà la sua fu una lenta ascesa al potere che culminò con la cruenta battaglia di Sekigahara, la quale comportò la fine per molti daimyo, l'inizio di un lungo shogunato e dell'isolamento del Giappone.
-<i>Masamune Date</i>: è uno dei migliori personaggi del manga, forse è l'unico a crearsi un po' di luce vicino a Keiji. E' caratterizzato dal portare una benda, a causa della perdita dell'occhio destro. E' vittima degli intrighi orditi dalla madre e dal fratello Kojiro.
-<i>Lisa</i>: è una bellissima fanciulla dai capelli dorati, figlia di un nippo-portoghese e di una donna cinese. E' il grande amore di Keiji, conquistato non senza qualche problema (soprattutto con la marina spagnola).
Il paragone, così spesso invocato, tra il personaggio di Keiji e quello di Ken Shiro è del tutto fuorviante perché si basa unicamente su una somiglianza fisica, che accomuna tutti i protagonisti delle opere di Tetsu Hara (da Cyber Blue a Ryusei ecc...) e che quindi fa parte del suo stile.
Hana no Keiji, infine, può sembrare un'opera complessa per un pubblico che non conosce la storia giapponese, ma la scorrevolezza nella narrazione, la potenza del personaggio e un disegno di altissima qualità renderanno la lettura di questo manga piacevole e appassionante.