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10.0/10
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Death Note... il seinen per eccellenza! Un manga che ha fatto discutere per il tema trattato, la giustizia. Qual'è quella vera? Arrestare un assassino e metterlo in prigione, con il pericolo che possa incorrere nella pena ridotta con varie scuse politiche, come l'amnistia... oppure giustizia a tutti i costi, per rendere pace alle vittime?
Nel manga, all'inizio, la giustizia di Light è pura: salvare il mondo dalle persone che lo rovinano (i ladri, gli assassini, i politici corrotti, e simili)... ma lungo la strada verso il nuovo mondo, aumenta il ricorso al Death Note per fini personali, arrivando all'uccisione anche di forze dell' ordine o di innocenti usanti come strumenti, e perdendo (anche se non del tutto) l'obiettivo iniziale. Infatti, man mano che si avanza con la narrazione, cresce in Light il desiderio di diventare il Dio del nuovo mondo, ma il mondo che ne sta venendo fuori è un mondo soggiogato al terrore di Kira.
La sua nemesi, L, è la giustizia "normale", intesa come la giustizia della legge e del tribunale. Ma anche la legge, non è sempre perfetta.
Bene e male nel manga si confondono. Il lettore non sa per chi tifare, se per Light e il nuovo mondo, libero dagli assassini e dai rifiuti o soggetti pericolosi per la società, ma soggiogato poi dal terrore del Death Note; o per L e la legge e la morale, che purtroppo vengono a volte corrotte o stuprate dagli stessi "difensori" della legge, per fini personali o politici.
L' unico soggetto che è davvero puro, intoccabile e che in mezzo a questo crocevia di significati della giustizia, è il padre di Yagami Light, che crede fortemente nella legge e in un mondo dove tutti la rispettano.
Parlando del manga in generale, è altamente adrenalinico, i disegni sono ottimi, e sanno trasmettere emozioni come l'ansia, la tensione, e la suspence che è presente praticamente sempre. Death Note... un manga che ha fatto la storia!