Recensione
Bad Company
8.0/10
Volume autoconclusivo, prequel di Shonan Junai Gumi...
Ci viene raccontata, dal punto di vista di Ryuji Danma, la storia del primo incontro di Eikichi Onizuka e lo stesso Danma, ai tempi delle medie...
All'inizio, le premesse non sono delle migliori, i due si comporteranno come cane e gatto; sopratutto Ryuji realizza che il suo futuro "compagno di avventure" ha un che di inaudito, che sulle prime non riuscirà a spiegarsi, complice anche il fatto che Eikichi ha una doppia faccia: rissoso e freddo nelle situazioni piu' calde, quanto amichevole e bonario coi suoi amici. Sopratutto quest'ultimo particolare non sembra andare a genio al "Ragazzo Bomba", ritenendo l'amicizia una cosa inutile e il tenere testa nelle risse l'unica ragione di vita... ed è così infatti che i due si scontreranno un paio di volte, fino a quando Ryuji capirà finalmente il personaggio di Onizuka, ed entrerà a far parte della sua cerchia di amici.
<b>[Attenzione lievi spoiler]</b>
Si passa successivamente al furto di una moto, appartenente ad un altro teppista dai modi di fare veramente maneschi, e che ovviamente Eikichi riuscirà a togliere dalle scatole una volta per tutte! Non mancherà l'incontro con il carismatico Masaki, che compare anche nel precedente SJG e nel successivo GTO. Nella seconda parte il Ragazzo Bomba s'invaghirà di Natsuki, ragazza più grande di lui, a tal punto da dormire addirittura a casa sua... ma la verità, si sa, è più crudele della mera apparenza.
<b>[Fine spoiler]</b>
Anche in questo One Shot, il sensei Fujisawa costruisce una storia ad hoc che, pur non toccando i temi scolastici-sociali di GTO, riesce comunque ad intrattenere il lettore, alternando scene di pura comicità demenziale ad altre molto seriose e "pulp".
Il tratto, in questo caso, si dimostra pulito rispetto a SJG, rendendo piacevoli i disegni, ormai giunti allo standard più evoluto dell'artista.
L'unico difetto e' proprio da ricercare nella sua natura di prodotto auto conclusivo: spiega i fatti principali, ma quelli secondari sembrano restare sospesi (come ad esempio l'origine di Masaki).
Passando all'edizione, curata da Dynit, anche qua non c'è nulla di cui lamentarsi; il prezzo un filino alto è giustificato dalla solita ottima qualità e dal posterino del manga.
In conclusione, un ottima opera per scoprire la genesi dei mitici Onibaku!
Ci viene raccontata, dal punto di vista di Ryuji Danma, la storia del primo incontro di Eikichi Onizuka e lo stesso Danma, ai tempi delle medie...
All'inizio, le premesse non sono delle migliori, i due si comporteranno come cane e gatto; sopratutto Ryuji realizza che il suo futuro "compagno di avventure" ha un che di inaudito, che sulle prime non riuscirà a spiegarsi, complice anche il fatto che Eikichi ha una doppia faccia: rissoso e freddo nelle situazioni piu' calde, quanto amichevole e bonario coi suoi amici. Sopratutto quest'ultimo particolare non sembra andare a genio al "Ragazzo Bomba", ritenendo l'amicizia una cosa inutile e il tenere testa nelle risse l'unica ragione di vita... ed è così infatti che i due si scontreranno un paio di volte, fino a quando Ryuji capirà finalmente il personaggio di Onizuka, ed entrerà a far parte della sua cerchia di amici.
<b>[Attenzione lievi spoiler]</b>
Si passa successivamente al furto di una moto, appartenente ad un altro teppista dai modi di fare veramente maneschi, e che ovviamente Eikichi riuscirà a togliere dalle scatole una volta per tutte! Non mancherà l'incontro con il carismatico Masaki, che compare anche nel precedente SJG e nel successivo GTO. Nella seconda parte il Ragazzo Bomba s'invaghirà di Natsuki, ragazza più grande di lui, a tal punto da dormire addirittura a casa sua... ma la verità, si sa, è più crudele della mera apparenza.
<b>[Fine spoiler]</b>
Anche in questo One Shot, il sensei Fujisawa costruisce una storia ad hoc che, pur non toccando i temi scolastici-sociali di GTO, riesce comunque ad intrattenere il lettore, alternando scene di pura comicità demenziale ad altre molto seriose e "pulp".
Il tratto, in questo caso, si dimostra pulito rispetto a SJG, rendendo piacevoli i disegni, ormai giunti allo standard più evoluto dell'artista.
L'unico difetto e' proprio da ricercare nella sua natura di prodotto auto conclusivo: spiega i fatti principali, ma quelli secondari sembrano restare sospesi (come ad esempio l'origine di Masaki).
Passando all'edizione, curata da Dynit, anche qua non c'è nulla di cui lamentarsi; il prezzo un filino alto è giustificato dalla solita ottima qualità e dal posterino del manga.
In conclusione, un ottima opera per scoprire la genesi dei mitici Onibaku!