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5.0/10
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DNA² dal punto di vista grafico non delude, come sempre (del resto Katsura è pur sempre Katsura) i disegni sono fantastici e specialmente le copertine sono una vera goduria per gli occhi. La copertina che preferisco è quella del terzo volumetto raffigurante Ami, dove a mio parere Katsura si avvicina moltissimo alla soglia del fotorealismo. Per quanto riguarda i disegni, questi sono veramente ben fatti, anche se le tavole sembrano caratterizzate da fondali più scarni e volti forse leggermente più caricaturali e rotondeggianti, almeno se messi a confronto con l'aura dolce e inebriante che emanavano i personaggi del sensei nell'opera precedente (Denei Shoujo). In un manga i disegni sono molto importanti, ma da soli non bastano. Ed ecco che mi accingo a toccare quelle che, secondo me, sono le vere note dolenti di quest'opera: penso che nel complesso questo manga sia un fallimento totale, e personalmente lo considero in completa antitesi con l'opera precedente di Katsura, in tutto e per tutto, nonostante si capisca quasi subito che DNA² non è un'opera con le stesse pretese.
Non sono proprio riuscito a farmi piacere la maggior parte dei personaggi: detesto Junta, Karin, Tomoko, Riyuji... uno peggio dell'altro. Penso che quasi tutte le idee utilizzate oltrepassino i limiti del sensato e del buon gusto.
Il lato sentimentale e quello fantascientifico sono mischiati in una maniera che trovo amareggiante, specialmente perché il primo è infarcito di sentimenti fasulli e illusori che onestamente mi disgustano. Solo Ami pare rimanere impassibile davanti al fantomatico megaplayboy, e questo mi lascia pensare che se il progetto di DNA² fosse stato completato, forse fra Junta e Ami ne avremmo viste delle belle.
Non mi è piaciuto per niente nemmeno che per il design del megaplayboy in veste di guerriero psichico, Katsura si sia ispirato alla trasformazione in super saiyan dal noto manga di Akira Toriyama, anche se c'è da dire che la "scopiazzatura" riguarda più che altro l'aspetto estetico e non tanto i contenuti.
Inoltre lo sviluppo della storia porta tutti i personaggi a diventare, alla fine, peggiori di prima, o ad uscire di scena in modo sbrigativo, deludente o misero; talvolta si ha la sensazione che la trama poteva essere maggiormente sviluppata. Come se non bastasse, il finale, che per me in un manga è uno degli aspetti più importanti, è davvero amaro e deludente, ed ecco che si scende inevitabilmente sotto la sufficienza.
Purtroppo si vede che il progetto di realizzazione di quest'opera è stato bruscamente interrotto. Peccato. Tuttavia consiglio di leggerlo almeno una volta, se non altro per gli splendidi disegni, ma non ci si aspetti nulla di memorabile.