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9.0/10
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In un autunno all’insegna delle novità un po' per tutte le case editrici italiane, <strong>Flashbook</strong> ci regala un’opera che saprà soddisfare sia i lettori occasionali, che in un fumetto cercano azione e colpi di scena, sia quelli più esigenti che non si accontentano del “movimento”, ma che vanno oltre la semplice cronologia dei fatti.

Presentato in anteprima al recente <strong><i>Lucca Comics 2009</i></strong>, <b>King of Thorn</b> (<i><a href="http://www.animeclick.it/manga.php?xtit=King+of+Thorns">Ibara no Ou</a></i>, 6 volumi, concluso) farà il suo debutto ufficiale nelle fumetterie tra pochi giorni, esattamente il <strong>15 novembre</strong>, ma ha già saputo crearsi il suo zoccolo duro di fan che attendono con ansia di mettere le mani su un'opera che saprà dare il massimo di sé con lo sviluppo della trama e il susseguirsi degli avvenimenti.

In <b>King of Thorn</b> l’autore <em>Yuji Iwahara</em> ha saputo mettere su carta, in maniera fantasiosa e romanzata, i timori e le ansie che un po’ tutti gli esseri umani serbano per il futuro.
L'incipit è un classico ma forse più attuale che mai: un virus mortale diventa pandemia in brevissimo tempo mettendo a repentaglio il futuro della razza umana. Dal cinema alla letteratura, dal fumetto ai videogiochi, forse troppi scrittori e registi hanno abusato di questo <i>topos</i>, ma l'obiettivo dell'autore è quello di trovare un mezzo veloce e diretto per introdurre quella che sarà poi la storia. L’introduzione occupa pochissime pagine e un esiguo numero di tavole, con la protagonista, Kasumi, che si risveglia dopo un imprecisato lasso di tempo passato in ibernazione in una cornice decisamente suggestiva, un castello medioevale in Inghilterra. Con lei altre persone, le ultime speranze per l'umanità, che hanno deciso di affrontare un futuro incerto accettando uno stato di animazione sospesa fino alla scoperta della cura per <b>Medusa</b>, nome con cui è stato battezzato il nuovo virus, che come la Gorgone dei miti ellenici trasforma gli uomini in pietra.

I dubbi tra i reduci sono molti, poca la fiducia degli uni verso gli altri. Occorre fare delle scelte, azioni che implicano un alto tasso di pericolo... il gruppo viene falciato da un attacco da parte di strani esseri dalle sembianze di dinosauri. Persi nel castello popolato dalle mostruose creature e circondato da rovi di spine, gli unici sette sopravvissuti dovranno combattere non solo contro il virus che ancora sembra minare la loro sopravvivenza, ma anche contro la diffidenza che va diffondendosi all’interno del gruppo e la progressiva delineazione storica e psicologica dei propri compagni.

Com'è facilmente intuibile, quello su cui si pone particolare enfasi è il rapporto tra i “disgraziati”, i differenti tipi di reazione che sorgono in ogni singolo individuo. È impossibile prevedere come noi stessi ci comporteremmo in una situazione del genere. Avremmo i nervi saldi necessari per guidare il gruppo? Saremmo forti abbastanza da prenderci cura dell’unico bimbo sopravvissuto? Agiremmo egoisticamente per salvaguardare solo e soltanto la nostra esistenza? Avremmo dei rimpianti per i comportamenti della vita passata? Questi sono alcuni degli stati d’animo e degli atteggiamenti con cui il lettore farà i conti, ed è strabiliante notare come l’autore, tramite primi piani incisivi sui volti sofferenti dei personaggi, riesca a farci sentire spettatori di un incubo fantastico, di una situazione al di fuori di ogni immaginazione. Il manga dà il meglio di sé proprio nel coinvolgere il lettore: la trama, i disegni, le storie dei protagonisti non sono che un mero pretesto per catapultare la fantasia dello “spettatore” in un mondo agghiacciante, metafora palese del terrore che ogni essere umano prova per l’avvenire, un senso pessimistico che ormai, proprio come <b>Medusa</b>, va radicandosi nell’opinione comune diramandosi in miriadi di dubbi. Gli uomini saranno destinati ad estinguersi e far spazio ancora una volta a quei possenti esseri che per lungo tempo hanno dominato la Terra in cui ora vivono usurpandone <b>il trono</b>?

Tra tanta angoscia si staglia un piccolo lume pronto a rischiarare il destino di tutti: quello di una ragazzina ancora in grado di provare pietà per il prossimo, pronta a sacrificarsi per salvare un uomo in pericolo e in grado di sentire rimorso per aver abbandonato la sorella gemella. Oppure quello di un leader carismatico dal passato oscuro, capace di porre una pietra sul proprio passato e andare avanti.

Il disegno altro non fa che sottolineare ed enfatizzare questi sentimenti cupi: tavole ricche di nero, primi piani ossessionanti, contorni marcati e spessi che fissano su carta la sagoma dei miseri protagonisti, atmosfere grigie e nebbiose, ambienti selvaggi e inospitali. Spesso un disegno stilisticamente corretto viene abbandonato in favore della deformazione dei volti e delle figure dei personaggi, spesso un sorriso smorzato accarezza il viso di uno dei protagonisti, oppure una fugace lacrima di speranza attraversa la loro guancia, ma… si è ancora lì, in quel luogo maledetto che tanto si vorrebbe abbandonare e che sembra acquisire vita propria verso la conclusione del volume.

L’autore riesce a trasmettere i sentimenti in maniera notevole, impressionante e crudele. Un’opera di altissimi standard qualitativi capace di far riflettere, presentata in un'edizione al limite della perfezione. Un albo fine e sottile adornato da una discreta sovraccopertina, una costina esente da difetti, una rilegatura flessibilissima che facilita notevolmente la lettura, e quattro magnifiche tavole a colori. La carta ha un grado di trasparenza praticamente pari a zero, sensazione piacevole al tatto, resa ottima dei neri e dei retini senza sbavature d’inchiostro nelle parti più scure, carta lucida per le pagine a colori.
<b>Flashbook Edizioni</b> dimostra grande competenza e, soprattutto, buon gusto nella scelta del parco titoli. <b>Consigliato</b>.