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10.0/10
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Wild Adapter è uno dei manga più maturi e complessi scritti da Kazuya Minekura, mangaka già famosa e apprezzata grazie a Saiyuki.
La storia si incentra principalmente su Makoto Kubota, un ragazzo indecifrabile e ambiguo, che con i suoi modi e con la sua personalità riesce ad affascinare tutti coloro che lo circondano. Grazie alla sua abilità nel mahjong e alla sua scaltrezza inizia a farsi conoscere negli ambienti più malfamati della città, destando l'interesse del boss degli yakuza Izumokai, Sanada-san.
Così Kubota, dimostrando il suo sangue freddo, si ritrova a capo della divisione giovanile del gruppo Yakuza, immischiato fino al collo nella malavita giapponese. Allo stesso tempo, inizia a diffondersi una nuova droga chiamata "Wild Adapter" (detta anche WA) che riduce chi la assume in uno stato bestiale e provoca irrimediabilmente la sua morte.
Nonostante tutto, la vita di Kubota sembra sempre trascinarsi miseramente, svuotata di qualsiasi senso fino a quando non troverà, per puro caso, un ragazzo svenuto tra l'immondizia, privo di sensi ma con la mano destra deformata, simile a quelle che avevano i corpi deceduti a causa del WA...

Wild Adapter è un manga difficile da classificare, a causa della sua complessità. Infatti è impossibile racchiuderlo in un solo genere, ma se proprio devo accostarlo ad uno specifico sceglierei il seinen, anche se la componente shounen ai è presente.
Comunque sia non bisogna cadere in stupidi pregiudizi: infatti, sebbene la profonda relazione tra Tokito e Kubota non può assolutamente essere definita come una semplice amicizia, di certo la loro storia non è l'unico argomento del manga. Non ci ritroviamo davanti ad uno yaoi stucchevole o melenso, ma al contrario parliamo di un manga al centro del quale c'è l'insofferenza, il dolore di vivere una vita sempre più assorbita dal caos moderno. Infatti vengono affrontati argomenti come la dipendenza da droghe, la prostituzione, la criminalità, le sette religiose che fanno leva sulla debolezza del prossimo...
Tutto ciò, inoltre, ci viene proposto di volta in volta da un punto di vista diverso, poiché in ogni volume il narratore principale cambia, anche se Kubota e Tokito con la loro presenza rivestono sempre un ruolo di primaria importanza.

Per quanto riguarda invece i disegni, la Minekura allinea lo stile all'ambiente decadente che fa da scenario alla storia. Tutte le pagine sono rigorosamente nere, quasi come se fosse un continuo flashback. Chi ha apprezzato lo stile di Saiyuki, potrà in WA conoscere una Minekura ancora più esperta e abile ma, forse, il suo stile può non piacere a tutti. Comunque sia la storia, gusti personali a parte, è chiara nel suo svolgimento.
Per quanto riguarda l'edizione non posso dire ancora nulla non essendo ancora uscito in Italia, ma sono sicura che la J-POP farà uno splendido lavoro.

In definitiva, il mio voto non può che essere 10, il massimo, poiché stiamo parlando di un'opera unica nel suo genere, che unisce uno stile grafico curatissimo ad una trama complessa e mai banale.
Infine raccomando a tutti questi titolo con un consiglio: non lasciatevi ingannare dal fatto che sia uno shounen ai. Non bollate subito, senza averlo prima letto, questo manga, poiché potrebbe rivelarsi una piacevole sorpresa.