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9.0/10
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Come reagireste se il vostro migliore amico vi rivelasse che la Terra potrebbe essere invasa da un momento all'altro da miliardi di demoni, e che l'unica soluzione per salvare l'intera Umanità fosse proprio quella di fondersi con uno di loro? Sicuramente gli scoppiereste a ridere in faccia, reazione più che normale. Anche Akira Fudo, il protagonista di Devilman, ha reagito così, ma le cose per lui sono andate decisamente in un altro modo.
La vita di Akira scorreva in modo normalissimo: usciva con la sua amica Miki, andava a scuola e veniva anche perseguitato dai tipici bulli di quartiere. Inoltre non era neanche così forte e coraggioso, dato che si faceva difendere dalla sua amica il più delle volte. Diciamo che Akira non era proprio l'apoteosi del coraggio. Dopo un lungo periodo di assenza, davanti a lui si presenta Ryo, suo grande amico che gli chiede di seguirlo fino a casa sua per mostrargli una certa cosa. Ciò che Ryo mostrerà ad Akira cambierà per sempre le vite di entrambi: la prova schiacciante dell'esistenza dei demoni su questo pianeta, raccontata da un'antica maschera preistorica. Akira, comprensibilmente sconvolto, si rifiuta di credere a ciò che vede, ma Ryo gli darà il colpo di grazia affermando che quei mostri che vedeva, che si dilaniavano, che si divoravano tra di loro, così brutali e mostruosi, così impossibili da credere e così incredibilmente reali, si stanno preparando a conquistare il pianeta e che l'Umanità corre un gravissimo rischio. Cosa fare per impedire che questa tragedia di immani proporzioni avvenga? Ce lo racconta Go Nagai sulle pagine di questo capolavoro fumettistico.

Il maestro ci porta in un mondo prettamente Anni '70 (d'altronde il manga fu pubblicato nel 1972), dove possiamo ammirare pantaloni a zampa d'elefante, lunghe giacche a mantella che arrivano fino ai polpacci, basettoni a punta, pettinature cotonate, maglioni a righe e persino una simpatica citazione da Arancia Meccanica. Questo mondo sarà spettatore della più grande crisi che l'Umanità abbia mai conosciuto e che forse segnerà la fine di tutto ciò che abbiamo sempre conosciuto e di ciò che abbiamo sempre dato per scontato.

Questi demoni così temuti sono costituiti dalle forme più svariate e mostruose che possiamo immaginare e la violenza con la quale assistiamo alle loro scorribande è senza dubbio atroce. Il tratto del maestro Nagai è così grezzo e spietato che possiamo percepire benissimo le grida di dolore delle persone, le risate perfide dei demoni (ma anche di uomini!), possiamo sentire quell'atmosfera di ansia e di terrore che pervade i moltissimi atti presenti nell'opera come se noi stessi fossimo là, spettatori di quel massacro gratuito che i demoni commettono, ma che anche noi stessi umani saremmo capaci di compiere.
Go Nagai ci mostra che non solo i diavoli sanno essere agghiaccianti, ma anche noi possiamo dare il peggio. Gli uomini terrorizzati, disperati e che hanno un unico fine comune, una volta riuniti in gruppo sanno essere spregevoli, cattivi e brutali più di chiunque altro. I volti rappresentati da Go Nagai sanno essere talmente convincenti da riuscire quasi a mettere timore anche al lettore, un'angoscia rappresentata magnificamente, il tutto condito con il suo tratto così stupendamente greve e incisivo, così sporco e così spietato.
In tutto questo però trova spazio anche l'amore, che non è accantonato, tutt'altro, e che potrete capire anche voi leggendo questo intramontabile capolavoro senza tempo.

Non mi rimane altro che consigliare a tutti i costi questa serie così bella e così violenta, così stupenda e così riflessiva che per ogni fan del Fumetto Giapponese deve leggere almeno una volta nella vita.