Recensione
Baron
9.0/10
Cosa è Baron? Una grandissima tamarrata in puro stile inizio anni '80, pur essendo un'opera del 1998.
Non fatevi ingannare, Baron pur essendo definito "per un pubblico maturo" non presenta affatto problemi psicologici, tratti horror o scene di sesso, ma solo pura violenza, una violenza così estrema che è ovviamente assurda e quasi ridicola, come in uno splatter. Mi chiedo infatti perché un'onda Kamehameha possa essere considerata una "grande mossa di Goku" mentre Baron sia spesso solo etichettato come "violento", eppure le montagne e i pianeti vengono distrutti in DragonBall, non in Baron. Mah!
Polemiche a parte, lo trovo un ottimo titolo per distrarsi, per una lettura veloce ma che ti possa caricare di adrenalina, proprio come facevano i veri film d'azione di 20 anni fa, prodotti mediocri ma che facevano provare qualcosa allo spettatore. Senza voler svelare la trama, per altro abbastanza piatta e scontata, posso dirvi che oltre a pugni, calci e sangue c'è anche spazio per sprazzi di amicizia, umanità e anche insegnamenti/messaggi che l'autore vuole mandarci tramite le parole del protagonista; messaggi per lo vero abbastanza classici per il genere shonen, tanta forza di volontà, mai mollare, credere nei propri ideali.
Perché allora un voto così alto? Semplice, da certi punti di vista è un'opera abbastanza unica e con un personaggio estremamente carismatico, ben caratterizzato. Non azzardo a dire che fra alcuni anni i due personaggi manga che meglio mi ricorderò saranno solo ed unicamente Ryo Saeba e Baron Gong.
Non fatevi ingannare, Baron pur essendo definito "per un pubblico maturo" non presenta affatto problemi psicologici, tratti horror o scene di sesso, ma solo pura violenza, una violenza così estrema che è ovviamente assurda e quasi ridicola, come in uno splatter. Mi chiedo infatti perché un'onda Kamehameha possa essere considerata una "grande mossa di Goku" mentre Baron sia spesso solo etichettato come "violento", eppure le montagne e i pianeti vengono distrutti in DragonBall, non in Baron. Mah!
Polemiche a parte, lo trovo un ottimo titolo per distrarsi, per una lettura veloce ma che ti possa caricare di adrenalina, proprio come facevano i veri film d'azione di 20 anni fa, prodotti mediocri ma che facevano provare qualcosa allo spettatore. Senza voler svelare la trama, per altro abbastanza piatta e scontata, posso dirvi che oltre a pugni, calci e sangue c'è anche spazio per sprazzi di amicizia, umanità e anche insegnamenti/messaggi che l'autore vuole mandarci tramite le parole del protagonista; messaggi per lo vero abbastanza classici per il genere shonen, tanta forza di volontà, mai mollare, credere nei propri ideali.
Perché allora un voto così alto? Semplice, da certi punti di vista è un'opera abbastanza unica e con un personaggio estremamente carismatico, ben caratterizzato. Non azzardo a dire che fra alcuni anni i due personaggi manga che meglio mi ricorderò saranno solo ed unicamente Ryo Saeba e Baron Gong.