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9.0/10
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Sister Militia è un cecchino impeccabile, non ha mai fallito un omicidio, è l'incubo della polizia. E lavora per conto della Chiesa. Tista Lone è una ragazza strana, che porta due occhiali estremamente spessi, solitaria, si isola sempre dal gruppo e vorrebbe diventare maestra. Il vero problema? Sister Militia e Tista Lone sono la stessa persona. La ragazza timida è l'impeccabile cecchino che, giorno dopo giorno e notte dopo notte, uccide coloro che la Chiesa ha deciso di punire togliendogli la vita. La sua vita va avanti senza problemi fino a quando, un giorno, Tista conosce un giovane ragazzo di nome Arty al quale si affeziona. Sfortunatamente, però, l'incarico che viene assegnato a Tista è quello di uccidere uno spacciatore, proprietario del museo, che si rivela essere lo zio di Arty. Durante la missione fila tutto liscio fino a quando Tista si fa vedere da Arty e, da lì, per Sister Militia, sarà tutto un declino.

Un manga che ho apprezzato con tutta me stessa non solo per la storia, che ho ritenuto eccezionale, ma anche per le immagini forti e fantastiche che la storia dà. Una storia come mai avevo letto prima, non tanto per l'ambientazione e per il ruolo di sicario della Chiesa, quanto per il Target racchiuso nell'occhio di Tista e per la visione distorta che le dà del mondo. Distorta, forse, o forse semplicemente realistica. Ho apprezzato molto i pochi personaggi che ci sono, in particolare il personaggio di Tista e Tisse, la sua storia, il dissidio interiore. Molto bella e molto ben sviluppata la storia, solo due numeri, ma totalmente esaurienti e sufficienti. Sarebbe stato bello vedere una serie completa della storia, ma penso che forse sarebbe stato eccessivo e stucchevole.

Una cosa che non mi è piaciuta per niente è il finale.
<b>[Attenzione, spoiler!]</b>
Bello, sì, il fatto che lei pur essendo in libertà vigilata può diventare maestra, ma, a mio parere, è troppo forzato e poco coerente alla linea principale della storia. A mio parere Tista avrebbe dovuto morire o sarebbe dovuta rimanere Sister Militia, sarebbe stato veramente bello se la vita di Sister Militia si fosse conclusa col suo suicidio quando lei, realizzato il fatto di non poter uccidere Arty, si punta la pistola al mento. Purtroppo non è finito così, anche se, ammetto, che sarebbe stato un finale da applauso. Sarebbe stato molto più coerente, a mio parere sempre, ovvio, con la situazione creatasi con tutta la storia e, in generale, con il personaggio di Tista Lone.
<b>[Fine spoiler.]</b>
È solo per questo piccolo difetto che non do 10 a questo manga che ho apprezzato veramente molto.

Per quanto strano avrei dato 10 a un manga i cui disegni non mi hanno affascinato granché, anzi, probabilmente l'unico bel disegno è quello di Tista quando o è sotto la doccia con i capelli sciolti o è in modalità Sister Militia, nonostante ciò penso che i disegni siano adatti alla storia e, se questi fossero stati diversi, l'autore o autrice non sarebbe stato/a in grado di creare quel particolare equilibrio disegno/storia che si ha in questo manga.
Un manga veramente bellissimo, con una sola pecca, ma anche quella soggettiva. 9, secondo me pienamente meritato.