Recensione
Mei-chan’s Butler
9.0/10
Mei Shinonome è una tredicenne che vive non certo nella bambagia. I suoi genitori gestiscono un piccolo ristorante dove, anche se a stento arrivano alla fine del mese, vivono felici. A questo punto accade però una disgrazia: i suoi genitori rimangono uccisi in un incidente. È proprio durante il funerale dei genitori che Mei apprende da un uomo di nome Rihito che in realtà è la nipote del più ricco e potente uomo del Giappone, Shutaro Hongo, da cui i genitori erano fuggiti quando lei era piccolissima. Rihito si presenta come il maggiordomo personale della nostra Mei e fratello maggiore di un suo compagno di classe. Dopo poco però, a causa di un attentato alla sua vita, Mei capisce che ora non può più vivere come prima e così decide di iscriversi alla scuola di Santa Lucia, mentre Kento (fratellino di Rihito) decide anche lui di diventare un maggiordomo. È così che lasciata la piccola cittadina a bordo di un elicottero, Kento viene “lasciato” nella scuola di formazione dei maggiordomi mentre Mei e Rihito nell’accademia Santa Lucia. Arrivati qui, scoprono le regole della scuola (quelle più importanti): accumulando “crediti” (andando bene nei compiti in classe o nei duelli tra signorine) riceverà lucie, che le permettono, ogni 10 raccolte, di avanzare di classe (ombra, stella, luna e sole). Altra regola è la possibilità delle signorine di sfidarsi (tramite i propri maggiordomi) per ottenere qualsiasi cosa, dalle lucie ad addirittura il maggiordomo di un’altra. Il maggiordomo di Mei si distingue subito poiché appartiene alla classe S: pochi maggiordomi riescono ad arrivare a questo altissimo livello. In pratica sanno fare tutto. Così la ragazza dovrà fare il suo primo duello contro Rika per poter tenere Rihito al suo fianco. Il resto della storia vede la comparsa di un personaggio leggermente inquietante, la signorina Lucia, che vuole ottenere Rihito a qualunque costo, ma Mei e la sua compagnia di amici (le signorine della sua classe con i rispettivi maggiordomi e Kento che di tanto in tanto fa la sua apparizione) cercheranno di sfuggire alle tenaglie di questa ragazza.
In questo manga si susseguono momenti di serietà con altri comici e divertenti (quando la cosa diventa troppo seria compare sempre una vena comica soprattutto dalla protagonista).
Per quanto riguarda il disegno lo trovo davvero buono, con visi dai tratti dolci e occhi grandi (non per i maschi, che però hanno un che di affascinante). Anche gli sfondi sono belli, soprattutto la struttura dell’accademia estremamente accurata e ricca di particolari. La trama è ben strutturata e non annoia, per di più presenta avventure non solo all’interno dell’istituto ma anche in altri paesi con l’annessione di nuovi personaggi. I personaggi sono ben definiti e il carattere viene messo in rilievo per ogni personaggio. Via via che la storia procede si scoprono numerose sfaccettature che ne definiscono meglio il carattere e i modi di fare.
Il mio personaggio preferito è il maggiordomo della signorina Izumi, Kiba, davvero divertente quando si agita o commette errori che lasciano tutti a bocca aperta. Mei è la classica ragazzina da shojo, solare, divertente, coinvolgente, che non riesce ad odiare nessuno etc. Mentre non sopporto Rihito, maggiordomo di Mei, troppo perfetto da sembrare un robot!
Consiglio questo manga a coloro a cui piacciono le storie d’amore con il superamento di difficoltà con l’aiuto dell’amicizia e dall’ottimismo. Per il voto metto un nove poiché ancora non è finito e non voglio pentirmi di un dieci affrettato. Speriamo in un bel finale!
In questo manga si susseguono momenti di serietà con altri comici e divertenti (quando la cosa diventa troppo seria compare sempre una vena comica soprattutto dalla protagonista).
Per quanto riguarda il disegno lo trovo davvero buono, con visi dai tratti dolci e occhi grandi (non per i maschi, che però hanno un che di affascinante). Anche gli sfondi sono belli, soprattutto la struttura dell’accademia estremamente accurata e ricca di particolari. La trama è ben strutturata e non annoia, per di più presenta avventure non solo all’interno dell’istituto ma anche in altri paesi con l’annessione di nuovi personaggi. I personaggi sono ben definiti e il carattere viene messo in rilievo per ogni personaggio. Via via che la storia procede si scoprono numerose sfaccettature che ne definiscono meglio il carattere e i modi di fare.
Il mio personaggio preferito è il maggiordomo della signorina Izumi, Kiba, davvero divertente quando si agita o commette errori che lasciano tutti a bocca aperta. Mei è la classica ragazzina da shojo, solare, divertente, coinvolgente, che non riesce ad odiare nessuno etc. Mentre non sopporto Rihito, maggiordomo di Mei, troppo perfetto da sembrare un robot!
Consiglio questo manga a coloro a cui piacciono le storie d’amore con il superamento di difficoltà con l’aiuto dell’amicizia e dall’ottimismo. Per il voto metto un nove poiché ancora non è finito e non voglio pentirmi di un dieci affrettato. Speriamo in un bel finale!