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9.0/10
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Georgie lo abbiamo conosciuto tutti attraverso l'anime, da gli anni '80 ad oggi è stato trasmesso più volte ma non avevo mai avuto modo di leggere il manga cosa che ho potuto fare solo qualche mese fa grazie a questa nuova edizione. Edizione sicuramente ottima e spesa abbastanza contenuta visto che sono solo 4 numeri a 5.90 € l'uno.
La storia la conosciamo tutti ma presenta delle sostanziali differenze con la versione animata: la bella Georgie vive in Australia adottata dalla famiglia Buttman (o Batman come nell'anime!) con i fratellastri e la madre. La storia nel manga si innesca subito (al contrario dell'anime dove vi è un lungo prequel dell'infanzia dei tre ragazzi) e precisamente con la scoperta da parte della protagonista delle sue vere origini. La storia si svilupperà in modo abbastanza articolato ma fluidamente nell'arco di alcuni anni tra l'Australia e l'Inghilterra, con varie peripezie e colpi di scena per i nostri protagonisti.

Sicuramente il fumetto è meglio riuscito rispetto all'anime (come spesso accade), un po' perché l'adattamento italiano non è ottimale (sebbene i doppiatori siano comunque ottimi), un po' perché la storia è molto più veloce e si saltano parti dell'anime da molti ritenute inutili, ma soprattutto perché la storia cambia in certi punti ed il finale è totalmente diverso. Il finale nell'anime a mio giudizio è poco credibile e sicuramente non definitivo. Non farò spoiler ma il finale del manga è sicuramente più avvincente e commovente. Può sembrare tuttavia che la nostra Georgie (nel manga) sia come una bandiera che si sposta a secondo di come tira il vento, passando da un partner all'altro con apparente facilità, ma non dimentichiamo che se anche la narrazione è veloce l'arco di tempo coperto dalla storia è abbastanza lungo.

Aldilà della storia più o meno riuscita rispetto all'anime, il vero punto di forza sono i disegni. Tratto tipico degli anni '80, lo si potrebbe definire lo shojo per antonomasia. Con questi disegni curatissimi e delicatissimi la Igarashi da prova di essere una delle migliori autrici dell'epoca e tutt'ora fatico a trovare un'opera graficamente valida come questa.

Un evergreen che da cui non si può prescindere, consigliato soprattutto agli amanti degli shojo ma lo consiglio anche ai maschietti oltre che per il suo valore grafico anche per la storia, che comunque è resa bene e tiene in tensione fino al finale. Purtroppo manga così non ne fanno più ormai da tempo o quanto meno a me non me ne arriva notizia.
In conclusione suggerisco la lettura del manga e solo dopo la visione dell'anime (se mai ne aveste voglia di rivederlo), dato che ritengo che quest'ultimo sia nonostante le differenze complementare al primo. Soprattutto la parte dell'infanzia di Abel, Arthur e Georgie da molti snobbata. In quegli episodi definiti tanto noiosi si capisce a cosa si riferisca Georgie nel manga quando ripensa ai giorni felici trascorsi in Australia, ma forse solo un fissato/otaku può apprezzarli.