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3.0/10
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Imbarazzante è la parola giusta. Purtroppo per lui Kiss Of Voice fa a gara con le opere di Mayu Shinjo per il posto di "manga più insulso della storia dello smut".
Ma accenniamo un po' di trama. La nostra protagonista è Hina, una ragazza che sogna di diventare una doppiatrice. La cosa non stupisce, dato che in Giappone i doppiatori possono essere delle vere e proprie star adorate dai propri fans. Hina ha fortuna e - non si capisce bene come dato che il manga è narrato in modo molto confusionario - ghermisce il posto per doppiare la protagonista di un anime famoso. Essendo però al suo primo lavoro, ha, come ci si aspetterebbe, non poche difficoltà. Qui interviene il suo collega e navigato doppiatore Yuki Hasumi, che le offre di aiutarla a capire come recitare meglio. Lei ovviamente accetta, tanto più che il nostro protagonista è anche un bel figliolo, ma non capisce che lui vuole solo sedurla. Poi entra in gioco il fidanzato di Hina, che guarda caso è un famoso idol, che ovviamente si ingelosisce; si sviluppa quindi il solito triangolo amoroso.

La trama non è nulla di nuovo, è un mix di cose già viste e di personaggi che dopo un po' vengono a noia. La narrazione è confusa, a volte si ha l'impressione che più che portare avanti la trama l'autrice voglia arrivare alla svelta alle scene più piccanti, tralasciando quindi dettagli anche importanti.
La protagonista non pare poi tanto diversa da quelle della Mayu: finiamo sempre per trovarci di fronte ad una lagnosa bambolina che non sa cosa vuole e che soprattutto non sa difendersi e si fa saltare addosso da tutti. D'altra parte i due contendenti non spiccano di certo per le loro personalità originali.
I disegni, anche in questo caso, non sono un granché. Sono più "carini" e proporzionati di quelli di Mayu, ma anche in questo caso troviamo sempre ragazzine esili e minute e stangoni con spalle che rivaleggiano con un armadio.
Dal punto di vista dell'edizione, non c'è nulla di straordinario: la PlayPress non si è sprecata né con la carta né con le copertine.

Voto finale 3. Sinceramente non lo consiglierei proprio a nessuno, sia per la qualità della storia o dei disegni che per la qualità dell'edizione. Sembra una brutta copia delle opere di Mayu Shinjo. Se si cerca dello smut, c'è di meglio.