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Negima, pubblicato precedentemente dalla Playpress, è stato riproposto l'anno scorso a cadenza mensile dalla Star Comics. Nulla da dire sull'edizione, è quella classica da 3.90 (solo nel primo volume sono presenti pagine a colori), solo che costa 4.20.
La storia vede un mago di dieci anni, Negi Springfield, che viene inviato per fare l'apprendistato presso l'Istituto Femminile Mahora, più precisamente viene assegnato alla 2°A, composta da trentuno ragazze.

Dopo un buon inizio (primi tre volumi), dove si intravedeva qualche combattimento e qualche mistero messo ad arte, il manga mi ha davvero annoiato. Situazioni uguali con personaggi diversi (l'abusatissimo "starnuto denudatore" ne è l'esempio), fin troppo demenziali e fuori da ogni realtà, per non parlare della storia, che non mi ha mai preso e che mai mi ha invogliato a leggere il volume dopo. Essa poi è fin troppo assurda; leggendo un manga del genere non mi aspetto certo una storia realistica, però che tutte le ragazze si innamorino di un bambino di dieci anni senza che quest'ultimo abbia fatto niente, lo trovo esagerato. Ciò che però più mi ha annoiato è stata la commedia scolastica che ha seguito i primi volumi, piena di situazioni imbarazzanti e fuori da ogni logica. Vengono approfonditi i personaggi, vero, tuttavia niente mi ha mai colpito particolarmente né entusiasmato, da ECG piatto insomma.

Se il proposito dell'autore era quello di far divertire il lettore con le migliaia di scenette demenziali, con me non ci è riuscito, le ho trovato quasi tutte troppo forzate per essere divertenti.
Così come ho trovato forzatissimo il fanservice, fin troppo ostentato e frequente per essere gradevole. Che sia una caratteristica dell'autore non me lo fa piacere lo stesso, vedere due ragazze a capitolo che finiscono regolarmente senza vestiti mi fa abbastanza storcere il naso.
Nel mezzo di questa striscia di capitoli assurdi, viene inserita la sottotrama del padre di Negi, che ho trovato intrigante, peccato che non è stata sviluppata un po' di più. Indovinate? Viene abbandonata subito dopo essere stata trattata, per tornare sulla falsariga che vi ho descritto sopra.

I personaggi sono fin troppo stereotipati, Asuna è la classica tsundere, Konoka la ragazza solare, la bibliotecaria, la ragazza timida, Evangeline la ragazza tenebrosa e via discorrendo. Il loro sviluppo non è male, tuttavia sono troppo prevedibili per i miei gusti.
Il tratto dell'autore invece mi è piaciuto, molto curato e pulito, si vede che ha una certa esperienza alle spalle.

Voto 5 per Negima, e mi dispiace, perché all'inizio aveva diversi spunti interessanti, che poi sono stati annegati nella noia dei volumi successivi.