Recensione
Beelzebub
7.0/10
"Questo bambino è colui che un giorno sarà il nostro re. Il suo nome è Kaiser De Emperana Beelzebub Quarto. In altre parole, è il principe dei demoni!"
Oh cara Star Comics, cosa ci offri questa volta? La risposta è uno shonen a tutto tondo condito da una trama che prova ad essere quanto meno originale mischiando nella giusta dose tanta azione (in questo primo numero non mancheranno risse, pestaggi e combattimenti), tavole ricche di scene e battute che non mancheranno di strapparvi più di un sorriso, qualche botta di fan service (quello non può mancare mai) e... basta. Sì perché alla fine Beelzebub è "solo questo", anche se sarebbe molto più corretto dire "il primo numero di Beelzebubè questo". In effetti la mia non può essere considerata una vera e propria recensione quanto piuttosto una sorta di considerazione abbastanza approfondita sulla prima uscita di quest'opera.
Partiamo dalla domanda forse più importante, ovvero: perché prendere almeno il numero 1 di Beelzebub? Più che altro per provare qualcosa di diverso (ma non troppo) alle ultime uscite in campo fumettistico, personalmente qualcosa simile a tale opera io non l'ho ancora letta. Beh, dopo tutte queste belle parole però sarebbe ora di parlare della storia. Dunque: Fate finta di essere Oga, il bullo più "potente" e "famoso" di tutto il Giappone - o perché no, di tutto il mondo! - e fate finta un bel giorno di trovare un innocente piccolo e dolce neonato... che ben presto si rivelerà come il figlio di Satana, nonché prossimo re dei demoni. Wow, direte voi (a dire il vero l'ho detto anche io), come punto di partenza sicuramente spiazza un po' il lettore, che comincerà verso la fine del volume a chiedersi "Ehi e ora? Cosa succederà?". Già Tamura, voglio sapere cosa succede nei prossimi volumi.
A proposito di Tamura (autore, ma soprattutto disegnatore di Beel), sicuramente va spezzata un'altra lancia in suo favore riguardo il tratto usato in questo manga: molto realistico, deciso, veloce, quando vuole sa arricchire la scena con molti dettagli; esplode sicuramente nelle scene di combattimento ma è sicuramente durante i momenti comici del volume che l'estro del mangaka esce fuori rendendo la tavola ancora più divertente. Insomma un disegno azzeccatissimo per una trama di questo genere.
Si sa però che molto di un manga fa l'edizione, che si presenta però solamente come una classicissima edizione da 4.20 euro Star Comics. Ottima carta, ottima rilegatura, zero errori in traduzioni dalla lingua giapponese alla nostra e buona copertina. Peccato per una mancanza di qualche rubrica o qualche piccolo approfondimento a fine volume. Personalmente avrei anche potuto spendere quei 70 centesimi in più con un'edizione leggermente più curata per un'opera che non potrebbe essere capita da molti.
In conclusione: Beelzebub in questo primo ed unico volume letto dal sottoscritto, si presenta come uno shonen dai canoni classici che riesce però ad unire atmosfere che passano ora dalla scazzottate più sanguinolente ora alle battute più demenziali, il tutto con molta scorrevolezza e velocità. L'intera opera si comporrà di 13 volumi (in Giappone si è conclusa) e avrà una cadenza bimestrale. Sicuramente io almeno per i prossimi due o tre volumi continuerò nell'acquisto, altrimenti il principe dei demoni mi farà fare una bruttissima fine ;)
Oh cara Star Comics, cosa ci offri questa volta? La risposta è uno shonen a tutto tondo condito da una trama che prova ad essere quanto meno originale mischiando nella giusta dose tanta azione (in questo primo numero non mancheranno risse, pestaggi e combattimenti), tavole ricche di scene e battute che non mancheranno di strapparvi più di un sorriso, qualche botta di fan service (quello non può mancare mai) e... basta. Sì perché alla fine Beelzebub è "solo questo", anche se sarebbe molto più corretto dire "il primo numero di Beelzebubè questo". In effetti la mia non può essere considerata una vera e propria recensione quanto piuttosto una sorta di considerazione abbastanza approfondita sulla prima uscita di quest'opera.
Partiamo dalla domanda forse più importante, ovvero: perché prendere almeno il numero 1 di Beelzebub? Più che altro per provare qualcosa di diverso (ma non troppo) alle ultime uscite in campo fumettistico, personalmente qualcosa simile a tale opera io non l'ho ancora letta. Beh, dopo tutte queste belle parole però sarebbe ora di parlare della storia. Dunque: Fate finta di essere Oga, il bullo più "potente" e "famoso" di tutto il Giappone - o perché no, di tutto il mondo! - e fate finta un bel giorno di trovare un innocente piccolo e dolce neonato... che ben presto si rivelerà come il figlio di Satana, nonché prossimo re dei demoni. Wow, direte voi (a dire il vero l'ho detto anche io), come punto di partenza sicuramente spiazza un po' il lettore, che comincerà verso la fine del volume a chiedersi "Ehi e ora? Cosa succederà?". Già Tamura, voglio sapere cosa succede nei prossimi volumi.
A proposito di Tamura (autore, ma soprattutto disegnatore di Beel), sicuramente va spezzata un'altra lancia in suo favore riguardo il tratto usato in questo manga: molto realistico, deciso, veloce, quando vuole sa arricchire la scena con molti dettagli; esplode sicuramente nelle scene di combattimento ma è sicuramente durante i momenti comici del volume che l'estro del mangaka esce fuori rendendo la tavola ancora più divertente. Insomma un disegno azzeccatissimo per una trama di questo genere.
Si sa però che molto di un manga fa l'edizione, che si presenta però solamente come una classicissima edizione da 4.20 euro Star Comics. Ottima carta, ottima rilegatura, zero errori in traduzioni dalla lingua giapponese alla nostra e buona copertina. Peccato per una mancanza di qualche rubrica o qualche piccolo approfondimento a fine volume. Personalmente avrei anche potuto spendere quei 70 centesimi in più con un'edizione leggermente più curata per un'opera che non potrebbe essere capita da molti.
In conclusione: Beelzebub in questo primo ed unico volume letto dal sottoscritto, si presenta come uno shonen dai canoni classici che riesce però ad unire atmosfere che passano ora dalla scazzottate più sanguinolente ora alle battute più demenziali, il tutto con molta scorrevolezza e velocità. L'intera opera si comporrà di 13 volumi (in Giappone si è conclusa) e avrà una cadenza bimestrale. Sicuramente io almeno per i prossimi due o tre volumi continuerò nell'acquisto, altrimenti il principe dei demoni mi farà fare una bruttissima fine ;)