Recensione
Recensione di edivaddowney
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Coloro che hanno passato l'infanzia urlando ai propri compagni di giochi frasi del tipo "Fulmine di Pegasus" (per chi vedeva l'anime) o Pegasus Ryuseiken (per chi si era accostato anche all'opera cartacea) l'emozione nell'avere tra le mani quest'opera sarà davvero grande e nulla potrà deludervi. Questo gradito ritorno delle gesta de "I cavalieri dello zodiaco" è talmente ben curato da mettere quasi in cattiva luce l'opera da cui trae ispirazione e dalla quale ha origine.
A primo impatto ciò che lascia senza parole è il disegno. Stupendo, ben dettagliato con le armature che mai sono state rappresentante così bene - inutile ricordare che il disegno non fu mai il punto forte dell'autore storico della saga Kurumada Masami. Shiori Teshirogi ha saputo superare il maestro, le armature sembrano così vive, gli scontri sono ben rappresentati senza mai essere confusionari e trasmettendo sempre adeguatamente il senso di movimento.
La storia può apparire all'inizio come qualcosa di "già sentito" narrando la precedente guerra sacra tra Hades ed Atena, ma non si limita a riproporre un confronto ostile tra le due divinità. Molti più sentimenti sono in gioco questa volta, in un susseguirsi di sacrifici, alleanze, combattimenti in nome di una promessa fatta e della voglia di tornare ancora a sorridere con gli amici di un tempo andando oltre la morte stessa che Hades venera e proclama quale unica redenzione per il genere umano. Tenma, cavaliere di Pegasus predecessore di Seiya, affronta un percorso di crescita, dall'addestramento fino alla maturità, al fine di diventare un vero cavaliere ed essere così in grado di proteggere coloro che ama e per i quali è pronto a spendere ogni alito di vita, bruciando, come sempre, il cosmo "fino ai limiti delle stelle" per salvare entrambi gli amati compagni d'infanzia di un tempo, ora acerrimi nemici.
Un'opera assolutamente consigliata, ancor più dell'ufficiale seguito della storica serie "Next Dimension" e dell'altra opera che porta il marchio Saint Seiya, "Episode G", assolutamente da evitare con cura. Complimenti vivissimi alla grande Shiori Teshirogi.
A primo impatto ciò che lascia senza parole è il disegno. Stupendo, ben dettagliato con le armature che mai sono state rappresentante così bene - inutile ricordare che il disegno non fu mai il punto forte dell'autore storico della saga Kurumada Masami. Shiori Teshirogi ha saputo superare il maestro, le armature sembrano così vive, gli scontri sono ben rappresentati senza mai essere confusionari e trasmettendo sempre adeguatamente il senso di movimento.
La storia può apparire all'inizio come qualcosa di "già sentito" narrando la precedente guerra sacra tra Hades ed Atena, ma non si limita a riproporre un confronto ostile tra le due divinità. Molti più sentimenti sono in gioco questa volta, in un susseguirsi di sacrifici, alleanze, combattimenti in nome di una promessa fatta e della voglia di tornare ancora a sorridere con gli amici di un tempo andando oltre la morte stessa che Hades venera e proclama quale unica redenzione per il genere umano. Tenma, cavaliere di Pegasus predecessore di Seiya, affronta un percorso di crescita, dall'addestramento fino alla maturità, al fine di diventare un vero cavaliere ed essere così in grado di proteggere coloro che ama e per i quali è pronto a spendere ogni alito di vita, bruciando, come sempre, il cosmo "fino ai limiti delle stelle" per salvare entrambi gli amati compagni d'infanzia di un tempo, ora acerrimi nemici.
Un'opera assolutamente consigliata, ancor più dell'ufficiale seguito della storica serie "Next Dimension" e dell'altra opera che porta il marchio Saint Seiya, "Episode G", assolutamente da evitare con cura. Complimenti vivissimi alla grande Shiori Teshirogi.