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Negima: ovvero soldi buttati al vento.
Inizialmente (primi tre volumi) non era neanche male, visto che era riuscito ad attirarmi parecchio, ma dopo... dopo è calato progressivamente fino a farmi arrivare a detestarlo.
La trama poteva essere anche uno spunto abbastanza buono ma, alla fine, non esiste nemmeno, visto che è composta per il 90% da fanservice.
Un bambino di 10 anni che va ad insegnare in una scuola dove le alunne sono più grandi di lui è un'idea abbastanza originale. Ma non è altrettanto originale che la scuola sia solo ed esclusivamente femminile. Inoltre, trovo assurdo che le studentesse, nonostante frequentino solo le medie, siano tutte superdotate, con corpi stupendi e seni che non hanno nemmeno le ragazze delle superiori. Ovviamente, ci sono anche quelle che sembrano bambine di prima elementare, vedasi le gemelle Narutaki.
E poi, possibile che tutte, ma proprio TUTTE, sbavino dietro a Negi? Capisco che lo trovino tenero, ma arrivare ad innamorarsene perdutamente è troppo!

Tutto è spaventosamente noioso e ripetitivo, per non parlare del fatto che le alunne passano più tempo nude che vestite, considerando che ogni scusa è buona per far sparire loro i vestiti. E i combattimenti sono montati ad cazzum.
E gli stereotipi... gli stereotipi sono una piaga di questo manga. Negi è il classico protagonista pirla degli ecchi che si trova sempre in situazioni imbarazzanti. Asuna è una Mary Sue che a momenti fa la concorrenza pure a Chuck Norris vista la potenza dei suoi calci. Non sa fare altro che lamentarsi, picchiare e prendersela con chiunque. Quel genere di personaggio che prenderei volentieri a sprangate.
Nodoka è la timidona impacciata, copia sputata di Hinata Hyuga di Naruto, ed Evangeline è, come si suol dire, il Vegeta della situazione.

Insomma, un manga davvero sopravvalutato che non merita minimamente gli elogi che riceve. Gli do 5 solo per i disegni, una delle poche cose positive. Qui Akamatsu se la cava benissimo. Ma per il resto, fa abbastanza pena.