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7.0/10
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Da qualche tempo, il mercato manga italiano ha subito una decisa espansione e sono molti i generi differenti dai "basilari" Shounen e Shoujo che adesso si possono trovare sugli scaffali delle fumetterie, tra cui il cosiddetto Josei. Rispetto allo Shoujo, il Josei manga è pensato per un pubblico femminile adulto, focalizzandosi nella maggioranza dei casi sulla rappresentazione realistica di scene e situazioni comuni al target di riferimento delle opere.

Benché non sia semplice adottare i due mezzi espressivi, esistono naturalmente professionisti poliedrici che sanno ricorrere a entrambi: ottima rappresentante di questa categoria è la maestra Wataru Yoshizumi.
Esordendo come mangaka josei nel 2006 sulla rivista Chorus, la sensei alterna pubblicazioni josei (Cherish, Spicy Pink) e shoujo (Chitose etc.) e si dimostra in grado di spaziare in maniera spontanea e indolore dal momento che già nella sua produzione precedente vengono introdotte tematiche quali il matrimonio, il divorzio e la vita coniugale in generale, di cui è un esempio la sua creazione più famosa, Marmalade Boy.
Riguardo MB, ricordate la scena in cui Miki conia il soprannome di Yu che è anche il titolo del fumetto? L'aneddoto che dà il nome a questo volume unico, Cappuccino, è simile, in quanto mostra un momento di intimità domestica che riassume in sé il sapore dolceamaro, tipico del caffè, della convivenza di una moderna coppia giapponese.

Il tankoubon si apre con i preparativi del trasloco dei protagonisti, Sosuke e Ari, due giovani, uno insegnante in un doposcuola e l'altra dipendente presso una ditta di articoli di cancelleria, che hanno deciso di convivere per aver modo di approfondire il loro rapporto nonostante gli impegni lavorativi.
In particolare, il primo capitolo descrive le reazioni dei loro cari alla decisione di rimandare il matrimonio e l'arrivo dei figli, sottolineando l'importanza che riveste l'ufficializzazione pubblica dei sentimenti personali; i restanti sei invece si concentrano sulla sfera emotiva e privata della relazione di Ari e Sosuke.

Come da abitudine, Wataru Yoshizumi analizza con delicatezza e altrettanto acume le sue idee, una costante del suo lavoro, e ciò che colpisce è la maestria con cui riesce a esprimere il suo messaggio anche nel comparto grafico, alternando attimi di vita casalinga, di tenerezza, di intesa con episodi ambientati sul posto di lavoro o in compagnia degli amici, con un'abilità tale da suscitare nel lettore l'impressione di un'esistenza reale e non solamente illustrata.
Lo stile di disegno è elegante, fine, pulito grazie all'utilizzo essenziale e calibrato di sfondi e retini, al massimo delle sue possibilità.
A livello tecnico e narrativo Cappuccino raggiunge grandi risultati, raramente ho letto autoconclusivi così completi.

È nella caratterizzazione psicologica dei personaggi che si avvertono i primi scricchiolii e contraddizioni.
Uno dei tratti distintivi della Yoshizumi è la posatezza e la grande maturità dei suoi attori; abbastanza stranamente però, queste doti le dimostrano appieno i ragazzi dei suoi shoujo, mentre quelli dei josei, com'è già evidente in Spicy Pink, hanno la stramba tendenza a perderle nei frangenti peggiori.
Non svelo nulla di preciso per evitare spoiler, mi limito a dire che trovo stridente che due alunni delle superiori riescano a comprendere la gravità di un potenziale incesto quando poi un adulto non ha un briciolo di buon senso: capisco che Sosuke e Ari dovessero commettere passi falsi per consentire l'evoluzione della vicenda, ma certe soluzioni, sebbene portino a un finale coerente e "originale" che personalmente ho apprezzato, rappresentano il lato amaro di questa storia insieme al ruolo e alla superficialità intermittenti dei due comprimari Inaba e Remi.

L'edizione italiana è a cura di Panini, e stavolta sembra esserle stata rivolta un'attenzione diversa dal consueto: la carta è più bianca, sottile e soffice ma è a tratti trasparente; l'impaginazione è solida, però non vedo la dicitura "romanzo a fumetti" a cosa sia dovuta; inoltre, sebbene l'introduzione riporti costantemente che si tratta di un josei, il cuore rosso Planet Shojo campeggia imperterrito. Il rapporto qualità/prezzo, infine, rimane squilibrato in favore del secondo.

Per concludere, reputo Cappuccino una pubblicazione che, malgrado determinate incongruenze, mi ha soddisfatto sotto parecchi aspetti e che consiglio a chiunque abbia voglia di immergersi in una lovestory romantica e al contempo matura e smaliziata.