logo AnimeClick.it

-

E' grazie ad AnimeClick che ho scoperto questo manga e ora mi ritrovo a recensirlo proprio qui. Interessante. "L'attacco dei Giganti" è uno shonen che parla di come la razza umana tenti il tutto per tutto per sopravvivere alla terrificante armata dei giganti, appunto. Questi enormi esseri hanno l'aspetto di persone nude e deformi, il cui unico scopo sembra essere divorare gli esseri umani. D'altro canto l'umanità ha il solo scopo di uccidere i giganti. Le persone vivono segregate nella città barricata in una enorme muraglia circolare che per centinaia di anni ha impedito l'ingresso di quelle orrende creature, ma all'inizio del manga un titano più alto degli altri sfonda il muro con un calcio e la situazione non è più rassicurante come prima. Si vive in una guerra perenne. In questo clima nascono e vivono i tre ragazzi protagonisti, il cui sogno è di divenire dei soldati per annientare i mostri e vedere il mondo esterno. In ogni volume c'è un combattimento contro questi giganti. Scene di una violenza incredibile e ovviamente cannibalismo. La cosa più scioccante, è il fatto che i titani abbiano un aspetto quasi sempre umano, e commettano gli atti più terrificanti con uno sguardo neutro o sorridente, come se ciò non li riguardasse. La grafica è spoglia e scarna, sporca, i personaggi hanno spesso volti non troppo riconoscibili e semplici, anche se incredibilmente espressivi, invece i giganti sono ben tratteggiati anche se sproporzionati. I combattimenti sono realizzati benissimo. C'è un buon uso del chiaroscuro, e anch'esso migliora col passare dei volumi. Per quanto riguarda i personaggi... ho parlato di "protagonisti", prima, ma ci vuole un po' prima di identificarli. Questo a causa di una sorta di effetto "Battle Royale": qualunque personaggio sembra essere sacrificabile, anche quello che non ti aspetteresti affatto. Non bisogna mai affezionarsi a nessuno. Segnalo inoltre una mancanza totale di fanservice (inteso come con nudità o cose legate al sesso), cosa mai riscontrata in nessun shonen da me letto o visto. Da provare.