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Detective Conan è un manga di Gosho Aoyama, autore di Yaiba, vincitore nel 1992 di un Shogakukan Manga Award.
Detective Conan è un manga giallo che può attirare non solo gli appassionati del genere, ma anche lettori attirati da tutt'altro. Un manga, dunque, che si lascia leggere capitolo dopo capitolo invogliandovi a stanare assassini e truffatori. Tutto questo contornato da un ricco set di personaggi che, di capitolo in capitolo, cambiano, delineando sempre le loro sfaccettature caratteriali. Ottima scelta, che non porta il lettore ad annoiarsi dei soliti quattro o cinque personaggi che sono sempre protagonisti.
Un altro punto a suo favore è anche l'infinita varietà di luoghi dove si svolgono le vicende, che vanno da locali pubblici quali ristoranti, bar, sale giochi, fino a passare nel cuore di Tokyo, Osaka, montagne e spiagge cristalline.
Altra scelta interessante è quella di non incentrare la trama principale in tutti i capitoli, distaccando il lettore dalla solita routine ed invogliarlo all'acquisto del numero successivo.
Anche l'assenza di ragazze prosperose, caratteristica tipica di molti manga, o scene soft erotiche, non vanno ad incidere, anzi, la loro presenza potrebbe essere fuori luogo.

Ma se questi elencati sono i pregi non possiamo tralasciare i difetti.
Già, i difetti sono impossibili da credere, ma come in ogni opera ve ne sono alcuni anche molto evidenti.
Partiamo dal disegno dei personaggi. Nel corso dell'opera, è quasi impossibile non notare il cambiamento dello stile dei disegni, mentre gli sfondi rimangono invariati nella loro rappresentazione. I personaggi subiscono un cambiamento radicale, passando da dei disegni rotondeggianti a spigolosi, con nasi esageratamente pronunciati.
Il difetto sta solo nell'abitudine. Un lettore più pignolo potrebbe non gradire il cambiamento del suo personaggio preferito, ma di sicuro, dopo un'attenta visualizzazione, il cambiamento sarà positivo, poiché la qualità rimarrà invariata.
Secondo difetto: la lunghezza. L'opera ha, infatti, raggiunto i 72 volumi in Italia e non accenna a fermarsi. In questo modo, l'autore rischia di rimanere senza idee, portandolo a termine frettolosamente, rovinando cosi un manga eccezionale.
Pochi lettori saranno seccati della lunghezza, poiché come ho già detto in precedenza, ogni numero presenta sempre più sorprese e misteri e una buona quantità, oltre la qualità, dei singoli personaggi.
Concludendo, un manga da leggere e tenere in libreria, se si ha la possibilità, magari gustandolo in una serata fredda davanti al camino.
Avanti, tocca a voi: sarete più astuti di Shinichi Kudo?
Una curiosità sul piccolo detective. Nella città natale del Maestro Aoyama, Daiei Town (divenuta Hokuei Town dopo la fusione con Hojo, nella prefettura di Tottori), si possono trovare sparse qua e là statue dedicate al piccolo protagonista e un museo a lui dedicato.
Beh, che dire, un vero e proprio fenomeno.