Recensione
“Sonata del vento” racconta la storia di Alice Jackson, primogenita di una ricca famiglia londinese, spensierata, felice, e con un talento per il pianoforte. La vita scorre serena tra le lezioni di piano dalla maestra Anna, le giornate trascorse con il fidanzato e i fratelli Eric (fratellino di cinque anni) e Prissy (sorella minore che trascorre le giornate circondata da spasimanti e abiti di lusso).
Ma la quotidianità viene interrotta dalla bancarotta della famiglia che costringe Alice, i fratelli e l'anziana nonna, al trasferimento nella casa estiva di Blue Window. E qui inizia la storia.
Ben presto Alice si renderà conto di cosa significhi diventare adulti, vivere di fatica e lavoro, accudire la nonna malata, curare la casa e pensare ai suoi fratelli... per fortuna l'aiuto della vicina di casa, Susy, le renderà le cose un po' più leggere.
A Blue Window Alice troverà l'amore, un lavoro come insegnante di musica grazie al quale può continuare ad esercitarsi con il piano; capirà cosa sia l'invidia e che la gelosia può cambiare le persone... persino i propri famigliari. Ma, in questo stato di povertà, la possibilità di inseguire il suo sogno di diventare pianista potrà mai realizzarsi?
Il tema principale di tutta l'opera è incentrato sulla maturità e la crescita, che spesso significa abbandonare i sogni a fronte di continui sacrifici, della difficoltà di conciliare la famiglia e i desideri. Ben presto Alice capirà che ogni lasciata è persa e la vita non è così rose e fiori come la vecchia vita di Londra. In questa storia l'amore gioca un ruolo fondamentale, che influenzerà le scelte e i sogni di Alice.
I disegni sono davvero ben fatti e ricchi di dettagli, i personaggi principali sono ben caratterizzati (sopratutto Prissy) e subiranno un'evoluzione durante la storia.
L'autrice, Chieko Hara, raggiunge l'apice della cura del disegno proprio con quest'opera, nonostante il tratto spesso (particolarità dei disegni del decennio precedente) i disegni risultano leggeri e mai pesanti, grazie anche ad una costruzione della tavola ariosa ed efficace.
Come ogni manga di vecchia guardia, abbondano le decorazioni floreali, gli occhi grandi ed elaborati e la cura nella rappresentazione dei capelli e dei vestiti.
La storia non è così ingenua come gli altri manga dell'epoca, è come un romanzo di formazione dove ben preso ci si rende conto che l'era del sorriso è finita; l'unica pecca è la narrazione che risulta lenta nella prima parte e troppo veloce nella seconda; il ritmo poteva essere meglio gestito.
L'edizione GP è senza infamia e senza lode, la carta è ottima e rigida; non ho avuto difficoltà nella lettura, ciò vuol dire che la resa dell'adattamento è ben fatta.
La mia valutazione potrà risultare un po' alta, ma i disegni mi hanno talmente colpito da sorvolare su alcune ingenuità della trama. A lettura ultimata mi ha lasciato soddisfatto, con un sorriso e un velo di nostalgia.
Ma la quotidianità viene interrotta dalla bancarotta della famiglia che costringe Alice, i fratelli e l'anziana nonna, al trasferimento nella casa estiva di Blue Window. E qui inizia la storia.
Ben presto Alice si renderà conto di cosa significhi diventare adulti, vivere di fatica e lavoro, accudire la nonna malata, curare la casa e pensare ai suoi fratelli... per fortuna l'aiuto della vicina di casa, Susy, le renderà le cose un po' più leggere.
A Blue Window Alice troverà l'amore, un lavoro come insegnante di musica grazie al quale può continuare ad esercitarsi con il piano; capirà cosa sia l'invidia e che la gelosia può cambiare le persone... persino i propri famigliari. Ma, in questo stato di povertà, la possibilità di inseguire il suo sogno di diventare pianista potrà mai realizzarsi?
Il tema principale di tutta l'opera è incentrato sulla maturità e la crescita, che spesso significa abbandonare i sogni a fronte di continui sacrifici, della difficoltà di conciliare la famiglia e i desideri. Ben presto Alice capirà che ogni lasciata è persa e la vita non è così rose e fiori come la vecchia vita di Londra. In questa storia l'amore gioca un ruolo fondamentale, che influenzerà le scelte e i sogni di Alice.
I disegni sono davvero ben fatti e ricchi di dettagli, i personaggi principali sono ben caratterizzati (sopratutto Prissy) e subiranno un'evoluzione durante la storia.
L'autrice, Chieko Hara, raggiunge l'apice della cura del disegno proprio con quest'opera, nonostante il tratto spesso (particolarità dei disegni del decennio precedente) i disegni risultano leggeri e mai pesanti, grazie anche ad una costruzione della tavola ariosa ed efficace.
Come ogni manga di vecchia guardia, abbondano le decorazioni floreali, gli occhi grandi ed elaborati e la cura nella rappresentazione dei capelli e dei vestiti.
La storia non è così ingenua come gli altri manga dell'epoca, è come un romanzo di formazione dove ben preso ci si rende conto che l'era del sorriso è finita; l'unica pecca è la narrazione che risulta lenta nella prima parte e troppo veloce nella seconda; il ritmo poteva essere meglio gestito.
L'edizione GP è senza infamia e senza lode, la carta è ottima e rigida; non ho avuto difficoltà nella lettura, ciò vuol dire che la resa dell'adattamento è ben fatta.
La mia valutazione potrà risultare un po' alta, ma i disegni mi hanno talmente colpito da sorvolare su alcune ingenuità della trama. A lettura ultimata mi ha lasciato soddisfatto, con un sorriso e un velo di nostalgia.