Recensione
Ai-Ore! ~Amami!~
5.0/10
Recensione di BakaVicchan
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Mizuki è l'idolo della sua scuola femminile, il Saint Nobara: è bella, simpatica, suona in una band ed è mascolina (cosa che attrae parecchio le compagne).
Akira è l'idolo della sua scuola maschile: è carinissimo, apparentemente dolce, suona in una band ed è molto femminile tant'è che i suoi compagni lo trattano come se fosse una ragazza. A scuola lei è il principe e lui la principessa.
Mizuki e Akira, che suonano nella stessa band, sono fidanzati da subito, di conseguenza il manga parla della loro storia d'amore ricca di incertezze, situazioni ambigue, minacce, gelosie, momenti felici e quant'altro.
Personalmente le storie Gender Bender a me non sono mai piaciute, ma speravo che questa sarebbe stata carina, invece mi ha totalmente delusa.
Ai-Ore! è un manga che a me non è piaciuto per niente, anche solo per il fatto che è partito con i protagonisti già fidanzati (situazione che odio, a meno che il manga non sia strutturato davvero bene). I protagonisti non hanno bei caratteri: lei è una piagnucolona, lui il ragazzo dalla doppia personalità estremamente voglioso. Forse l'idea iniziale se fosse stata elaborata diversamente avrebbe avuto un impatto migliore, ma purtroppo lo sviluppo della trama è stato un disastro poiché non c'è una vera e propria storia. Non ho dato a questo manga una grave insufficienza grazie a due personaggi:
Banbi, che mi è piaciuto perché intanto era ben disegnato e poi era l'unico con una bella personalità, un po' cupo però molto dolce, soprattutto nei confronti di Akira.
E Ryuga, personaggio parecchio stupido, che però a me ha fatto ridere tantissimo, non so perché ma mi è piaciuto, ho adorato la sua faccia sconvolta nel constatare che Akira era un maschio.
Tuttavia, essendo personaggi secondari, non bastano per dare la sufficienza a questo manga. Sconsiglio la lettura di Ai-Ore!, anche perché è uno dei pochi che mi ha dato la tentazione di stopparne l'acquisto, cosa che poi non ho fatto perché odio avere le serie a metà. Insomma, Ai-Ore! è un manga nel quale non vengono approfonditi né personaggi né la storia in sé, e si sa che un manga deve avere almeno uno dei due requisiti sopra citati.
Akira è l'idolo della sua scuola maschile: è carinissimo, apparentemente dolce, suona in una band ed è molto femminile tant'è che i suoi compagni lo trattano come se fosse una ragazza. A scuola lei è il principe e lui la principessa.
Mizuki e Akira, che suonano nella stessa band, sono fidanzati da subito, di conseguenza il manga parla della loro storia d'amore ricca di incertezze, situazioni ambigue, minacce, gelosie, momenti felici e quant'altro.
Personalmente le storie Gender Bender a me non sono mai piaciute, ma speravo che questa sarebbe stata carina, invece mi ha totalmente delusa.
Ai-Ore! è un manga che a me non è piaciuto per niente, anche solo per il fatto che è partito con i protagonisti già fidanzati (situazione che odio, a meno che il manga non sia strutturato davvero bene). I protagonisti non hanno bei caratteri: lei è una piagnucolona, lui il ragazzo dalla doppia personalità estremamente voglioso. Forse l'idea iniziale se fosse stata elaborata diversamente avrebbe avuto un impatto migliore, ma purtroppo lo sviluppo della trama è stato un disastro poiché non c'è una vera e propria storia. Non ho dato a questo manga una grave insufficienza grazie a due personaggi:
Banbi, che mi è piaciuto perché intanto era ben disegnato e poi era l'unico con una bella personalità, un po' cupo però molto dolce, soprattutto nei confronti di Akira.
E Ryuga, personaggio parecchio stupido, che però a me ha fatto ridere tantissimo, non so perché ma mi è piaciuto, ho adorato la sua faccia sconvolta nel constatare che Akira era un maschio.
Tuttavia, essendo personaggi secondari, non bastano per dare la sufficienza a questo manga. Sconsiglio la lettura di Ai-Ore!, anche perché è uno dei pochi che mi ha dato la tentazione di stopparne l'acquisto, cosa che poi non ho fatto perché odio avere le serie a metà. Insomma, Ai-Ore! è un manga nel quale non vengono approfonditi né personaggi né la storia in sé, e si sa che un manga deve avere almeno uno dei due requisiti sopra citati.