Recensione
Arms
7.0/10
Recensione di Superwalrus
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<b> Attenzione: possibili spoiler! </b>
Manga molto valido e ben curato, disegni gradevoli anche se confusi in alcune parti della serie, non sempre si ha la piena comprensione di ciò che sta accadendo.
Ho letto questo manga tutto d'un fiato, 22 volumi nel giro di un mese circa, e mi è capitata una cosa molto strana.
Leggendo i primi due volumi ho cominciato ad appassionarmi alle vicende dei protagonisti, senza esaltanti o originali trovate narrative, ma comunque considerandole appropriate e appassionanti.
Quasi subito però ho avuto un cambio repentino di opinione, la storia (diciamo dal terzo volume in poi approssimativamente) diventa monotona e ripetitiva, i personaggi non vengono quasi per niente sviluppati nel corso della trama, e soprattutto, a parte il protagonista, sono abbastanza inutili, le vicende sembrano quasi buttate li in tutta fretta, senza un attimo di respiro; non fa in tempo a finire un episodio che ne inizia subito un altro.
Insomma la storia si comincia riempire dei cliché classici: il protagonista superfigo che non sbaglia mai un colpo, la successione di "boss" sempre più forti uno dopo l'altro, i ragazzi "come tutti gli altri" (quasi sempre 16enni) la cui vita viene stravolta da un dato avvenimento.
Certo, stiamo parlando comunque di un manga del '97, anzi è anche abbastanza innovativo per l'epoca, ma comunque non è riuscito a convincermi.
Fino a quando non succede una cosa (da qui comincerò a fare spoiler folli) :
Takeshi va nel mondo di Alice, e il coniglio bianco comincia a raccontare tutta la storia delle arms dal principio.
Ecco, ora ci siamo.
Allora quelle cose che all'inizio sembravano buttate lì per caso hanno un senso, allora c'è una ragione per cui le arms hanno i nomi dei personaggi di Alice, la serie Keith ha una ragione di esistere.
Insomma tutto prende forma e non solo a livello di trama ma anche e sopratutto di narrazione, tutto ciò che sembrava abbozzato, senza senso o affrettatamente considerato, diventa chiaro e sensato.
Da qui il manga prende un altra forma, la narrazione è un po più lenta(positivo), finalmente i personaggi "secondari" cominciano ad avere un utilità, Ryo non è sempre infallibile, si capisce di più perché e come.
Anche il disegno migliora.
C'è solo un problema: siamo al volume 14 e in tutto sono 22.
Per questo mi sento di dare "solo" 7, ho trovato questo manga estremamente lento a partire nonostante una narrazione quasi frenetica, per volumi e volumi succedono cose, si vedono personaggi, si dicono frasi che apparentemente sono sconnesse tra loro, fino a quando tutto viene spiegato.
E sarebbe stato anche molto bello come trovata letteraria se non fosse tutto molto confuso, poiché strutturate in un secondo momento.
Per concludere:
Arms è un manga molto bello, leggibile (assolutamente non shonen) che sente un po il peso degli anni, ma non troppo e che sopratutto poteva benissimo essere più corto di almeno 3 o 4 volumi.
7 che potrebbe essere un 8.
Manga molto valido e ben curato, disegni gradevoli anche se confusi in alcune parti della serie, non sempre si ha la piena comprensione di ciò che sta accadendo.
Ho letto questo manga tutto d'un fiato, 22 volumi nel giro di un mese circa, e mi è capitata una cosa molto strana.
Leggendo i primi due volumi ho cominciato ad appassionarmi alle vicende dei protagonisti, senza esaltanti o originali trovate narrative, ma comunque considerandole appropriate e appassionanti.
Quasi subito però ho avuto un cambio repentino di opinione, la storia (diciamo dal terzo volume in poi approssimativamente) diventa monotona e ripetitiva, i personaggi non vengono quasi per niente sviluppati nel corso della trama, e soprattutto, a parte il protagonista, sono abbastanza inutili, le vicende sembrano quasi buttate li in tutta fretta, senza un attimo di respiro; non fa in tempo a finire un episodio che ne inizia subito un altro.
Insomma la storia si comincia riempire dei cliché classici: il protagonista superfigo che non sbaglia mai un colpo, la successione di "boss" sempre più forti uno dopo l'altro, i ragazzi "come tutti gli altri" (quasi sempre 16enni) la cui vita viene stravolta da un dato avvenimento.
Certo, stiamo parlando comunque di un manga del '97, anzi è anche abbastanza innovativo per l'epoca, ma comunque non è riuscito a convincermi.
Fino a quando non succede una cosa (da qui comincerò a fare spoiler folli) :
Takeshi va nel mondo di Alice, e il coniglio bianco comincia a raccontare tutta la storia delle arms dal principio.
Ecco, ora ci siamo.
Allora quelle cose che all'inizio sembravano buttate lì per caso hanno un senso, allora c'è una ragione per cui le arms hanno i nomi dei personaggi di Alice, la serie Keith ha una ragione di esistere.
Insomma tutto prende forma e non solo a livello di trama ma anche e sopratutto di narrazione, tutto ciò che sembrava abbozzato, senza senso o affrettatamente considerato, diventa chiaro e sensato.
Da qui il manga prende un altra forma, la narrazione è un po più lenta(positivo), finalmente i personaggi "secondari" cominciano ad avere un utilità, Ryo non è sempre infallibile, si capisce di più perché e come.
Anche il disegno migliora.
C'è solo un problema: siamo al volume 14 e in tutto sono 22.
Per questo mi sento di dare "solo" 7, ho trovato questo manga estremamente lento a partire nonostante una narrazione quasi frenetica, per volumi e volumi succedono cose, si vedono personaggi, si dicono frasi che apparentemente sono sconnesse tra loro, fino a quando tutto viene spiegato.
E sarebbe stato anche molto bello come trovata letteraria se non fosse tutto molto confuso, poiché strutturate in un secondo momento.
Per concludere:
Arms è un manga molto bello, leggibile (assolutamente non shonen) che sente un po il peso degli anni, ma non troppo e che sopratutto poteva benissimo essere più corto di almeno 3 o 4 volumi.
7 che potrebbe essere un 8.