Recensione
Recensione di Superwalrus
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Ho comprato questo volume per curiosità, attirato dalla copertina, Fujita lo conoscevo solo di nome e di fama, e devo dire che mi ha lasciato un po perplesso. Tralasciando il racconto della trama, devo dire che questo manga si è dimostrato abbastanza carente sotto molti aspetti.
Prima di tutto i disegni; assolutamente precisi e godibili, senza troppe sbavature ma, a mio avviso, oltremodo "vecchi". Uno stile che apparteneva ai manga di vent'anni fa e che penso sia ormai superato. Allo stesso modo la storia; non si può dire sia banale ma risulta un po' datata. Elogio, invece, a come la storia viene raccontata, devo dire che nonostante la trama non mi avesse convinto molto il tutto è stato reso più godibile da un buon ritmo quasi senza cali, e creando un'atmosfera (perlomeno nell'incipit e nel finale) suggestiva.
Un'altra pecca sta nella brevità, il volume unico è secondo me troppo poco per quello che l'autore penso volesse comunicare. Tralasciando la "sveltezza" dell'inizio, forse una più accurata spiegazione delle origini della civetta, del rapporto tra il cacciatore e sua figlia o del passato degli altri personaggi avrebbe reso il tutto più concreto e meno sbrigativo.
Insomma, tirando le somme non posso dire che questo manga non mi sia piaciuto, ma non posso dire neanche l'opposto. Ho creduto durante tutta la lettura che fosse stato disegnato al più tardi durante i primi anni '90, quando ho scoperto che invece è una storia del 2007 sono rimasto sorpreso, in aggiunta penso che il fatto di non aver letto nessun altro manga di Fujita abbia l'imitato la godibilità dell'opera, che sarebbe stata molto apprezzata a mio avviso una ventina di anni fa e che oggi vivrebbe di un bellissimo effetto nostalgia.
Prima di tutto i disegni; assolutamente precisi e godibili, senza troppe sbavature ma, a mio avviso, oltremodo "vecchi". Uno stile che apparteneva ai manga di vent'anni fa e che penso sia ormai superato. Allo stesso modo la storia; non si può dire sia banale ma risulta un po' datata. Elogio, invece, a come la storia viene raccontata, devo dire che nonostante la trama non mi avesse convinto molto il tutto è stato reso più godibile da un buon ritmo quasi senza cali, e creando un'atmosfera (perlomeno nell'incipit e nel finale) suggestiva.
Un'altra pecca sta nella brevità, il volume unico è secondo me troppo poco per quello che l'autore penso volesse comunicare. Tralasciando la "sveltezza" dell'inizio, forse una più accurata spiegazione delle origini della civetta, del rapporto tra il cacciatore e sua figlia o del passato degli altri personaggi avrebbe reso il tutto più concreto e meno sbrigativo.
Insomma, tirando le somme non posso dire che questo manga non mi sia piaciuto, ma non posso dire neanche l'opposto. Ho creduto durante tutta la lettura che fosse stato disegnato al più tardi durante i primi anni '90, quando ho scoperto che invece è una storia del 2007 sono rimasto sorpreso, in aggiunta penso che il fatto di non aver letto nessun altro manga di Fujita abbia l'imitato la godibilità dell'opera, che sarebbe stata molto apprezzata a mio avviso una ventina di anni fa e che oggi vivrebbe di un bellissimo effetto nostalgia.