Recensione
Gamaran
8.0/10
Recensione di friend5001
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Gamaran e' un manga che non conoscevo e l'ho comprato in fumetteria insieme a numerosi altri n.1, per farmi un'idea di cos'era e se fosse il caso di continuare ad acquistarlo oppure no. Beh, è stato una gradita sorpresa. La storia, l'ambientazione, le armi e parte dei personaggi risulteranno subito familiari a chiunque abbia letto qualche shonen in vita sua, dato che siamo in piena epoca Edo (ma va?) e ci sono dojo di samurai in guerra tra loro.
Inutile accennare più approfonditamente alla trama, è già descritta nella scheda qui sopra, e comunque non è ciò che conta davvero in uno shonen in cui i combattimenti la fanno da padrone, quindi concentriamoci su cos'altro Gamaran ha da offrire. Innanzitutto un tratto pulito e deciso, senza sbavature, magari un tantino simile a quello di altri disegnatori (e con fondali sempre abbastanza "poveri") ma decisamente adatto, per non dire perfetto, per la storia che va ad accompagnare. L'autore si è sforzato, inoltre, di condire il suo lavoro con personaggi che adoperano ogni tipo di arma medievale: non solo katane, dunque, e già questo varia il menù quel tanto che basta per rendere più speziata la lettura. I personaggi sono tanti e ben definiti; dei principali scopriremo anche il passato e i legami tra loro, particolari, questi, che andrebbero sempre approfonditi in ogni manga che si rispetti.
Dall'inizio della storia al n.11, l'ultimo uscito in Italia, passa poco più di un anno e c'è già una graduale crescita e sviluppo dei personaggi, specie in quelli più giovani e inesperti; il manga però è ancora in corso di pubblicazione quindi non possiamo ancora sapere quanto si evolveranno i nostri eroi. Un piccolo neo, su cui però si potrebbe anche soprassedere, è il tratto, che poteva essere più "duro" e sporco, dato che i duelli sono sanguinosi, con mozzamento di arti, decapitazioni e altre cose del genere. Invece ad un primo sguardo non si direbbe proprio che si tratta di un manga così violento, proprio perché il tratto non è "realistico" come in Vagabond, Berserk o anche Claymore. Certo, non è neanche Toriyama, ma comunque a prima vista lascia pensare ad una storia più leggera e di certo non a smembramenti e sangue che schizza dappertutto.
Altro possibile difetto e' che può sembrare roba "già vista", ma gli amanti del genere o quelli che cercano una lettura spensierata, piacevole e scorrevole non ci faranno neanche caso. Chi non ama, di contro, gli shonen di combattimenti, non cambierà di certo i suoi gusti con Gamaran, che resta però un prodotto vincente, nonostante si vada ad inserire in un segmento sovraffollatissimo apparentemente senza caratteristiche tali da contraddistinguerlo dalla massa. E invece si è rivelata una piacevolissima lettura. 8 meritato.
Inutile accennare più approfonditamente alla trama, è già descritta nella scheda qui sopra, e comunque non è ciò che conta davvero in uno shonen in cui i combattimenti la fanno da padrone, quindi concentriamoci su cos'altro Gamaran ha da offrire. Innanzitutto un tratto pulito e deciso, senza sbavature, magari un tantino simile a quello di altri disegnatori (e con fondali sempre abbastanza "poveri") ma decisamente adatto, per non dire perfetto, per la storia che va ad accompagnare. L'autore si è sforzato, inoltre, di condire il suo lavoro con personaggi che adoperano ogni tipo di arma medievale: non solo katane, dunque, e già questo varia il menù quel tanto che basta per rendere più speziata la lettura. I personaggi sono tanti e ben definiti; dei principali scopriremo anche il passato e i legami tra loro, particolari, questi, che andrebbero sempre approfonditi in ogni manga che si rispetti.
Dall'inizio della storia al n.11, l'ultimo uscito in Italia, passa poco più di un anno e c'è già una graduale crescita e sviluppo dei personaggi, specie in quelli più giovani e inesperti; il manga però è ancora in corso di pubblicazione quindi non possiamo ancora sapere quanto si evolveranno i nostri eroi. Un piccolo neo, su cui però si potrebbe anche soprassedere, è il tratto, che poteva essere più "duro" e sporco, dato che i duelli sono sanguinosi, con mozzamento di arti, decapitazioni e altre cose del genere. Invece ad un primo sguardo non si direbbe proprio che si tratta di un manga così violento, proprio perché il tratto non è "realistico" come in Vagabond, Berserk o anche Claymore. Certo, non è neanche Toriyama, ma comunque a prima vista lascia pensare ad una storia più leggera e di certo non a smembramenti e sangue che schizza dappertutto.
Altro possibile difetto e' che può sembrare roba "già vista", ma gli amanti del genere o quelli che cercano una lettura spensierata, piacevole e scorrevole non ci faranno neanche caso. Chi non ama, di contro, gli shonen di combattimenti, non cambierà di certo i suoi gusti con Gamaran, che resta però un prodotto vincente, nonostante si vada ad inserire in un segmento sovraffollatissimo apparentemente senza caratteristiche tali da contraddistinguerlo dalla massa. E invece si è rivelata una piacevolissima lettura. 8 meritato.