Recensione
Tig-Hug Planet
8.0/10
Avevo voglia di una storia breve ma carina, ma spesso e volentieri bisogna accontentarsi di quel che si trova e della scarsa qualità delle storie... ma di certo questo non vale per "Tig-Hug Planet"!
La trama è molto chiara e semplice. Matsuda Erika è una ragazza molto matura per la sua età, perché fin da sempre fa di tutto per aiutare chi è in difficoltà; questo suo istinto materno innato le è valso, appunto, il nomignolo di "mamma".
Non manca però chi la considera fastidiosa e invadente per le sue eccessive premure, inoltre il genere maschile l'ha sempre vista come una "mamma" , ma mai come una ragazza. Tuttavia a lei tutto questo non dà noia, perché le basta essere in compagnia delle sue due migliori amiche.
Un giorno nella sua classe arriva un nuovo studente: Kaname Nogina. È molto attraente e sembra normale all'inizio, ma dopo poco vengono fuori i suoi comportamenti bizzarri e un po' da imbranato, e questo non può che essere una calamita per l'istinto materno di Eri.
La trama è molto dolce e tenera, soprattutto per la presenza di Nogina, che è un attento osservatore - anche se non lo dà a vedere; il suo carattere ricorda un po' l'innocenza e l'ingenuità di un bimbo. È meraviglioso come i due personaggi si scambino aiuto reciproco, in particolare quando è la "mamma" Eri ad essere aiutata. Non posso negare che più di una volta, quasi in contemporanea con lei, ho avuto un tuffo al cuore vedendo il sorriso di Nogina e i suoi lati più dolci, ingenui e carini. Tuttavia in questo ha aiutato molto il disegno, che sottolinea soprattutto l'espressione dei visi ed ha un tocco leggero, quasi come in un sogno.
Una storia che emana dolcezza dalla prima all'ultima pagina, e che mi ha stupito molto sia per lo sviluppo della trama - si sa che in un volume il lavoro è ancor più difficile - sia per lo stile di disegno, molto bello.
Sapendo che non sono molti i lavori che mi hanno intenerito il cuore come questo e che molto presto avrò voglia di rileggerlo, mi sento di premiarlo con un 8.
La trama è molto chiara e semplice. Matsuda Erika è una ragazza molto matura per la sua età, perché fin da sempre fa di tutto per aiutare chi è in difficoltà; questo suo istinto materno innato le è valso, appunto, il nomignolo di "mamma".
Non manca però chi la considera fastidiosa e invadente per le sue eccessive premure, inoltre il genere maschile l'ha sempre vista come una "mamma" , ma mai come una ragazza. Tuttavia a lei tutto questo non dà noia, perché le basta essere in compagnia delle sue due migliori amiche.
Un giorno nella sua classe arriva un nuovo studente: Kaname Nogina. È molto attraente e sembra normale all'inizio, ma dopo poco vengono fuori i suoi comportamenti bizzarri e un po' da imbranato, e questo non può che essere una calamita per l'istinto materno di Eri.
La trama è molto dolce e tenera, soprattutto per la presenza di Nogina, che è un attento osservatore - anche se non lo dà a vedere; il suo carattere ricorda un po' l'innocenza e l'ingenuità di un bimbo. È meraviglioso come i due personaggi si scambino aiuto reciproco, in particolare quando è la "mamma" Eri ad essere aiutata. Non posso negare che più di una volta, quasi in contemporanea con lei, ho avuto un tuffo al cuore vedendo il sorriso di Nogina e i suoi lati più dolci, ingenui e carini. Tuttavia in questo ha aiutato molto il disegno, che sottolinea soprattutto l'espressione dei visi ed ha un tocco leggero, quasi come in un sogno.
Una storia che emana dolcezza dalla prima all'ultima pagina, e che mi ha stupito molto sia per lo sviluppo della trama - si sa che in un volume il lavoro è ancor più difficile - sia per lo stile di disegno, molto bello.
Sapendo che non sono molti i lavori che mi hanno intenerito il cuore come questo e che molto presto avrò voglia di rileggerlo, mi sento di premiarlo con un 8.