Recensione
Emerging
6.0/10
Recensione di King Ganon
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Trama in breve:
In Giappone inizia il contagio di una malattia sconosciuta che porta all'implosione dei malati e ad una decomposizione precedente alla morte degli stessi.
Commento generale:
Mi sono approcciato a questo manga spinto dal limitato numero di volumi e dal fatto che le premesse sembrassero ricalcare molto da vicino la trama di Manhole di Tetsuya Tsutsui, di un anno più nuovo, che ho apprezzato parecchio.
Forse è proprio per quest'ultimo motivo che sono rimasto piuttosto deluso da Emerging. Se, da una parte, l'aspetto medico è realizzato più approfonditamente in quest'opera, in Manhole trovavamo un aspetto investigativo non di poco conto che ha reso, forse, la storia più avvincente. La trama di Emerging, infatti, si sviluppa piuttosto linearmente, senza veri colpi di scena che incollino il lettore al volume. Tutto ciò che ti aspetti succeda, succede. I personaggi sono piuttosto semplice e poco innovativi: il protagonista intelligente ma imbranato che nonostante tutto sarà di grande aiuto nella storia, il coprotagonista tutto fare, onnisciente e sempre pronto ad affrontare qualsiasi situazione (spesso un belloccio solitario e misterioso), c'è addirittura il nemico, che controlla le multinazionali che passa le giornate a giocare a golf nel suo studio.
La storia secondaria, ovvero la storia d'amore, è piuttosto scempia e risulta divertente proprio perché sembra buttata lì giusto per riempire spazio, con degli amanti che più amebe non si può (lei, alla fine, aveva anche le sue scusanti, poverina).
Il finale è molto vago e piuttosto inconcludente, tanto che non spiega molto a proposito del virus ma tenta più di dare un finale aperto alla film horror.
Se questi sono i lati negativi, però, bisogna anche dire che ciò che si prefigge il manga di essere riesce in parte piuttosto bene, difatti le sensazioni di contagio e di pericolo sono sempre in agguato e spesso l'ipocondria scatta al solo contatto con il volume che diventa automaticamente infetto a sua volta nella mente del lettore.
Stile del disegno:
Un buon disegno, nulla di niente eccezionale. I volti non mi piacciono troppo, ma per il resto è dettagliato e curato.
Edizione:
5,90 della GP, buono, spesso ma decisamente più basso dei compagni.
Voto:
Non voglio essere troppo tirchio con i voti, ma nemmeno troppo generoso. Ci sono un sacco di manga che meritano più di questo, ma altrettanti più scarsi. Direi che un 6 è più che azzeccato.
Consigliato a:
A tutti e a nessuno. Se avete già in mente altri acquisti vi direi di lasciar perdere, se volete una storia corta, un po' malata, ma che si lascia leggere, pendetelo.
Sconsiglio a chi ha letto Manhole, consiglio Manhole a chi ha letto Emerging.
In Giappone inizia il contagio di una malattia sconosciuta che porta all'implosione dei malati e ad una decomposizione precedente alla morte degli stessi.
Commento generale:
Mi sono approcciato a questo manga spinto dal limitato numero di volumi e dal fatto che le premesse sembrassero ricalcare molto da vicino la trama di Manhole di Tetsuya Tsutsui, di un anno più nuovo, che ho apprezzato parecchio.
Forse è proprio per quest'ultimo motivo che sono rimasto piuttosto deluso da Emerging. Se, da una parte, l'aspetto medico è realizzato più approfonditamente in quest'opera, in Manhole trovavamo un aspetto investigativo non di poco conto che ha reso, forse, la storia più avvincente. La trama di Emerging, infatti, si sviluppa piuttosto linearmente, senza veri colpi di scena che incollino il lettore al volume. Tutto ciò che ti aspetti succeda, succede. I personaggi sono piuttosto semplice e poco innovativi: il protagonista intelligente ma imbranato che nonostante tutto sarà di grande aiuto nella storia, il coprotagonista tutto fare, onnisciente e sempre pronto ad affrontare qualsiasi situazione (spesso un belloccio solitario e misterioso), c'è addirittura il nemico, che controlla le multinazionali che passa le giornate a giocare a golf nel suo studio.
La storia secondaria, ovvero la storia d'amore, è piuttosto scempia e risulta divertente proprio perché sembra buttata lì giusto per riempire spazio, con degli amanti che più amebe non si può (lei, alla fine, aveva anche le sue scusanti, poverina).
Il finale è molto vago e piuttosto inconcludente, tanto che non spiega molto a proposito del virus ma tenta più di dare un finale aperto alla film horror.
Se questi sono i lati negativi, però, bisogna anche dire che ciò che si prefigge il manga di essere riesce in parte piuttosto bene, difatti le sensazioni di contagio e di pericolo sono sempre in agguato e spesso l'ipocondria scatta al solo contatto con il volume che diventa automaticamente infetto a sua volta nella mente del lettore.
Stile del disegno:
Un buon disegno, nulla di niente eccezionale. I volti non mi piacciono troppo, ma per il resto è dettagliato e curato.
Edizione:
5,90 della GP, buono, spesso ma decisamente più basso dei compagni.
Voto:
Non voglio essere troppo tirchio con i voti, ma nemmeno troppo generoso. Ci sono un sacco di manga che meritano più di questo, ma altrettanti più scarsi. Direi che un 6 è più che azzeccato.
Consigliato a:
A tutti e a nessuno. Se avete già in mente altri acquisti vi direi di lasciar perdere, se volete una storia corta, un po' malata, ma che si lascia leggere, pendetelo.
Sconsiglio a chi ha letto Manhole, consiglio Manhole a chi ha letto Emerging.