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10.0/10
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Attenzione, contiene spoiler

Finalmente oggi sono riuscita a finire di leggere questo manga, che comprai per caso perché in fumetteria non trovai nient'altro che mi interessava. Mi innamorai della copertina e successivamente della storia. Premetto che devo ancora leggere Il Principe delle Tenebre, di cui Waltz è un prequel, dunque non sapevo nulla dei due personaggi scelti per questa miniserie, ossia Iwanishi e soprattutto Cicala. Due personaggi che, assieme agli altri creati appositamente per questo prequel, ritengo ben fatti, interessanti e anche piuttosto complessi, e qui soprattutto mi riferisco ai "cattivi", ossia lo Spezzacolli e Mister Cappello.
Waltz è un manga che ritengo perfetto da ogni punto di vista. Come già detto, i personaggi sono ben caratterizzati, i disegni a dir poco meravigliosi, la trama avvincente e complessa, ricca di colpi di scena, specie quello sul finale del volume 5. Mai avrei creduto che lo Spezzacolli e il suo sosia avessero orchestrato un piano del genere, il che li ha resi entrambi personaggi che mi sono rimasti nel cuore, specie l'originale, indubbiamente il mio preferito. Il protagonista, Cicala, può risultare odioso e petulante in diverse occasioni, ma se seguiamo con attenzione il corso dei suoi pensieri capiamo quanto profonda ed azzeccata sia la sua caratterizzazione. Seguendo i sei volumi lo vediamo crescere, responsabilizzarsi, capire cosa vuole dalla vita, anche se lui stesso ammette che ha bisogno di Iwanishi per sentirsi davvero vivo. Dopotutto, per citare quest'ultimo, Jacques Crispin dice che chi ha l'aspetto di uno che sta per morire non ha voglia di vivere.
Da amante dello shonen ai ammetto di aver letto dell'ambiguità nel rapporto tra Cicala ed Iwanishi. Forse è stato proprio un intento degli autori regalare alle lettrici un po' di fanservice (specie sul finale), in ogni caso per quanto mi riguarda fa sempre piacere. Probabilmente non è così, ma è giusto anche dare una personale interpretazione.
Tornando alla trama, la nascita della Cicala è una storia emozionante, un valzer letale danzato da assassini senza scrupoli, ognuno con i suoi pregi e difetti, ognuno con la propria motivazione, giusta o sbagliata che sia. Alla fine ti ritrovi ad ammirarli tutti, in un certo senso, perché hanno il coraggio di vivere e di combattere per ciò che ritengono giusto o semplicemente utile. Tuttavia c'è chi, come ad esempio Iwanishi, ha il coraggio di infrangere le regole e di rinunciare ad una succulenta ricompensa perché capisce che c'è anche qualcosa di più importante. Perché è vero che fondamentalmente usa Cicala e le sue capacità per i propri scopi, ma quell'abbraccio quando si buttano dal precipizio non può essere finzione. Ma sto sproloquiando.
Concludo col dire che Waltz è un manga consigliato a tutti (ma si astenga chi non ama leggere la psicologia di personaggi complessi e da capire), che coinvolge e in un certo qual modo insegna. Perché, a pensarci bene, Jacques Crispin ha sempre ragione. Provare per credere.