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"Hapi Mari" è un manga piuttosto semplice, lineare, direi anche piacevole (almeno inizialmente), anche se basato sui soliti stereotipi tipici del genere. Lei, non troppo brillante, non troppo bella ma molto servile, accondiscendente, piena di comprensione e amore verso tutti e tutto, senza pregiudizi e ovviamente a 23 anni vergine; Lui ricco, seducente, playboy, egoista con un passato triste e malinconico e con il solito padre risoluto che lo spingeva malamente a dare il massimo. Insomma la coppia colma di cliché dovrà sposarsi per aiutare lei piena di debiti a causa del padre (che ovviamente lei ama profondamente) e lui in quanto impostogli dal nonno per un motivo che non sta né in cielo né in terra. Praticamente la fiera dei cliché.
A parte quindi i soliti stereotipi la trama, almeno inizialmente, era interessante, in quanto nessuno dei due sembrava essere interessato all'altro ma anzi entrambi sembravano ben proiettati alle loro motivazioni egoistiche. L'incontro iniziale, inoltre, mi è piaciuto e mi aveva appassionata alla lettura. Purtroppo però la trama oltre ad essere colma dei soliti cliché ad un certo punto ha iniziato a svilupparsi in modo direi poco creativo e veramente poco avvincente.
Vi è un susseguirsi di eventi al limite del paradossale tra stalker, ex fidanzati, rapinatori e ingaggiatori di killer professionisti. Ex fidanzati che tra l'altro vengono presentati a caso nella trama giusto per ricalcare costantemente sulla "gelosia" di uno verso l'altro. Poi situazioni familiari al limite dell'assurdo tra lei che le fa passare tutte a suo padre e una madre viva e vegeta ma inesistente in tutta la storia, e ovviamente a questa cosa non si dà il minimo peso.
La cosa che mi ha portato a leggere tutto il manga fino alla fine sono stati principalmente i disegni, linee pulite e semplici. Purtroppo però devo ammettere che due personaggi chiave li ho confusi più volte, in quanto la differenziazione era giusto la punta dei capelli….
Concludendo: "Hapi Mari" è stato un po' un aborto, con delle belle idee iniziali, anche se stereotipate, ma portate all'eccesso con situazioni al limite del paradossale. Sarebbe stato meglio se l'autrice avesse concluso un po' prima eliminando un po' di eventi e magari mettendo in rilievo situazioni più importanti.