Recensione
Sogno d'Amore
4.0/10
<b>Possibili spoiler</b>
Questo manga ha decisamente messo a dura prova la mia pazienza, e ho provato a non buttarlo nel cestino già dal primo volume, giusto per sapere dove voleva andare a parare, ma proprio non ci sono riuscita.
Cominciamo dalla trama. Pare quasi un introduzione ad una storia nuova e accattivante, ma la verità è che anticipa letteralmente l'inizio di una vicenda che sembra non avrà mai fine.
È palese capire che Rita, l'amico d'infanzia di Hatori, si trova una ragazza; stavolta pare addirittura serio e ciò mette in difficoltà Hatori, che da cinque anni osserva da lontano con un amore scoppiettante il popolare Rita, tant'è che si è sempre autodefinita l'eroina della storia, e che il futuro che l'attende sarà divenire la dolce metà del suo amato, ma l'avvenire di questa ragazza tanto fuori dal comune per stare con un ragazzo come Rita quanto seria e dai modi materni, minaccia la povera Hatori, ed altro non le resta se non continuare ad amare il suo amico.
Ok, seriamente, non credo di poter sopportare una ragazzina squallida come Hatori che non solo osserva ogni ragazza con cui lui esce pensando a come misere siano quelle donne a non avere un amore platonico come il suo, ma pazientare di fronte al suo amore non corrisposto che persevera anche quando sa bene che lui è fidanzato, e che la speranza che lui le dà è solamente nella sua fantasia, è troppo. Senza contare che la storia vera e propria comincia nel secondo volume: il primo è letteralmente carta da buttare che si può raccontare in un'unica e breve frase... ah no, l'ha già fatto la trama. Esatto, non c'è nulla di nuovo, saremo solamente gli spettatori ad un ridicolo spettacolo in cui vedremo Hatori sciogliersi e dimenarsi per Rita, mentre lui se ne va con un'altra. Stop. Fine. Ah, solo che lei riesce a confessarsi, ma non cambierà assolutamente nulla, ovviamente.
Nel secondo volume si smuoveranno finalmente le cose, con il piombare nel manga il secondo personaggio maschile più importante, ma è talmente stereotipato che difficilmente può risultare amabile. Il classico donnaiolo super popolare e sportivo con un pessimo carattere.
Ho avuto modo di leggere un altro manga di Momoko Koda che ho apprezzato, ma è ovvio che abbia difficoltà a caratterizzare per bene i personaggi. Non solo sappiamo poco o niente su di loro, ma sembrano comparse che non hanno niente a che fare con la storia, e la protagonista non è da meno, solo un bel faccino su carta bianca che pare quasi l'antagonista assoluta della storia che tutti odierebbero.
Il disegno se non altro è apprezzabile, molto carino, mi piace il tratto dell'autrice, ma lo trovo sprecato per narrare una storia come questa. Mi auguro che migliori il suo stile di narrazione, e che si accorga dei punti forti su cui può veramente appoggiarsi, come notato in Anesan Countdown!.
Nel complesso, non lo consiglio come lettura, è letteralmente tempo sprecato.
Questo manga ha decisamente messo a dura prova la mia pazienza, e ho provato a non buttarlo nel cestino già dal primo volume, giusto per sapere dove voleva andare a parare, ma proprio non ci sono riuscita.
Cominciamo dalla trama. Pare quasi un introduzione ad una storia nuova e accattivante, ma la verità è che anticipa letteralmente l'inizio di una vicenda che sembra non avrà mai fine.
È palese capire che Rita, l'amico d'infanzia di Hatori, si trova una ragazza; stavolta pare addirittura serio e ciò mette in difficoltà Hatori, che da cinque anni osserva da lontano con un amore scoppiettante il popolare Rita, tant'è che si è sempre autodefinita l'eroina della storia, e che il futuro che l'attende sarà divenire la dolce metà del suo amato, ma l'avvenire di questa ragazza tanto fuori dal comune per stare con un ragazzo come Rita quanto seria e dai modi materni, minaccia la povera Hatori, ed altro non le resta se non continuare ad amare il suo amico.
Ok, seriamente, non credo di poter sopportare una ragazzina squallida come Hatori che non solo osserva ogni ragazza con cui lui esce pensando a come misere siano quelle donne a non avere un amore platonico come il suo, ma pazientare di fronte al suo amore non corrisposto che persevera anche quando sa bene che lui è fidanzato, e che la speranza che lui le dà è solamente nella sua fantasia, è troppo. Senza contare che la storia vera e propria comincia nel secondo volume: il primo è letteralmente carta da buttare che si può raccontare in un'unica e breve frase... ah no, l'ha già fatto la trama. Esatto, non c'è nulla di nuovo, saremo solamente gli spettatori ad un ridicolo spettacolo in cui vedremo Hatori sciogliersi e dimenarsi per Rita, mentre lui se ne va con un'altra. Stop. Fine. Ah, solo che lei riesce a confessarsi, ma non cambierà assolutamente nulla, ovviamente.
Nel secondo volume si smuoveranno finalmente le cose, con il piombare nel manga il secondo personaggio maschile più importante, ma è talmente stereotipato che difficilmente può risultare amabile. Il classico donnaiolo super popolare e sportivo con un pessimo carattere.
Ho avuto modo di leggere un altro manga di Momoko Koda che ho apprezzato, ma è ovvio che abbia difficoltà a caratterizzare per bene i personaggi. Non solo sappiamo poco o niente su di loro, ma sembrano comparse che non hanno niente a che fare con la storia, e la protagonista non è da meno, solo un bel faccino su carta bianca che pare quasi l'antagonista assoluta della storia che tutti odierebbero.
Il disegno se non altro è apprezzabile, molto carino, mi piace il tratto dell'autrice, ma lo trovo sprecato per narrare una storia come questa. Mi auguro che migliori il suo stile di narrazione, e che si accorga dei punti forti su cui può veramente appoggiarsi, come notato in Anesan Countdown!.
Nel complesso, non lo consiglio come lettura, è letteralmente tempo sprecato.