Recensione
One-Punch Man
9.0/10
Recensione di EverSleeper
-
Onepunch-man è un manga a tema "supereroi" particolarmente anomalo.
Ma è bene cominciare con alcune premesse.
L'originale Onepunch-man è un webcomic di un autore giapponese che scrive, disegna e pubblica sotto lo pseudonimo di "One". Facilmente reperibile sulla rete, una prima visione dell'opera può far pensare ad uno scherzo: raramente si è visto un disegno più rozzo e impreciso.
Sarebbe tuttavia un crimine fermarsi alla prima impressione, in quanto porterebbe ad abbandonare un vero e proprio diamante grezzo. Ciò non è successo, e il webcomic è ben presto diventato virale, attirando le attenzioni di un affermato mangaka quale Yusuke Murata, autore in
precedenza dello spokon Eyeshield 21, che si è offerto di ridisegnare il lavoro di One. Il manga in questione è dunque una sorta di reboot nato dalla collaborazione tra i due.
La storia ruota intorno alle avventure di Saitama, originariamente un ragazzo come tanti che, dopo aver salvato un bambino dalle ire di un bizzarro mostro-crostaceo, capisce che il suo destino è diventare un eroe.
Dopo un lungo periodo di duri allenamenti (non così tremendi in realtà) Saitama scopre due cose: di aver perso tutti i capelli e di essere diventato forte. E questo è tutto, semplice no? Tutto nel protagonista è semplice: l'aspetto (che volutamente Murata sceglie di rappresentare, salvo rari casi, in maniera basilare e quasi stilizzata), il comportamento, i vestiti e il combattimento. Già, perchè tutto termina con un solo, potentissimo pugno, dato senza neanche troppa convinzione e capace di annichilire il più esagerato tra i nemici.
L'intero manga sviluppa questo clichè, parodiando il classico shonen: c'è l'eroe, il nemico fortissimo, l'eroe che scopre come incrementare il proprio potere, il nemico che non ha usato che il 30% del suo potere (qualcuno ricorda Yuu degli spettri? O Dragonball? No?), etcetera.
In Onepunch-man c'è il nemico, c'è il nemico ancora più forte, ci sono i loro power-ups e assi nella manica, eppure tutto si rivela inutile contro il protagonista letteralmente fuori scala.
Intorno a Saitama si sviluppano poi le storie di supereroi e supercattivi nella norma (per quanto bizzarri): un cyborg, artisti marziali, scienziati pazzi, un ciclista (unico vero "eroe", ma sfortunatamente privo di alcun potere se non della sua forza di volontà), un galeotto esibizionista e molti altri.
Dove sta allora la forza di Onepunch-man?
L'opera di "One" è unica nel suo genere: il protagonista è sfacciatamente forte fin da subito, è questo è il duo dramma, non potendo vivere più la scintilla, l'emozione, la paura della sconfitta. Ciononostante l'autore riesce a far ridere di questo dramma: chiunque tra i lettori sia un appassionato di shonen, faticherà a trattenere le risate di fronte alle gag e agli atteggiamenti di Saitama.
La storia procede a ritmo incalzante: non esistono momenti morti o lunghissimi intermezzi (i classici flashback e pensieri dei personaggi) che non siano fatti ad arte e presto cinicamente accantonati.
La qualità del disegno di Yusuke Murata è eccellente: preciso come pochi, sa creare grande dinamismo senza generare confusione, e in certe scene sembra "uscire" dalla vignetta. Va detto a tal proposito che i lettori di Eyeshield 21 riconosceranno nel Saitama coi capelli la copia sputata di Shin, e nel cyborg Genos il sosia di Hayato Akaba.
Come già accennato, l'opera non è al momento in cui scrivo la recensione disponibile in formato cartaceo, ma essendo un web-comic è agevolmente reperibile sulla rete, sia nella versione originale che in quella di Murata, ed è senza dubbio ai primissimi posti tra i volumi "da acquistare"
Voti finali
Trama: 7 - A livello generale inevitabilmente debole (arriva il cattivo, nessuno batte il cattivo, arriva Saitama, lo stende, repeat), ma rimedia alla grande la completa imprevedibilità delle singole situazioni
Originalità: 9 - Decisamente One sa dar vita a situazioni al limite del geniale, e l'idea di fondo in sè è notevole
Disegno: 10 e lode - Virtuoso senza diventare incomprensibile, il voto all'originale di One è tuttavia un 3... 5 se vogliamo contare il dinamismo
Personaggi: 9 - Tanti e unici. Perfettamente in linea con i canonici eroi da shonen, e al contempo originali. Ma i cattivi vincono a mani basse.
Fattore X: presente - il manga ha quella cosa che ti fa dire "è diverso da quello che ho letto finora e mi invita ad andare avanti"
Totale: 8,8- Il voto perfetto è un rarissimo dono, va dato ai manga che rimangono nel tempo, e chi scrive questa recensione decisamente non se la sente di sbilanciarsi così tanto, specie per un lavoro che si sta appena facendo strada nel mondo. Onepunch-man rientra tuttavia a mio modesto parere tra le eccellenze, ed è consigliatissimo a chiunque, per prendersi una boccata d'aria rispetto ai troppo frequenti polpettoni proposti da certi shonen, per farsi una risata o semplicemente per vivere un'avventura. Senza contare che tale voto potrà evolvere, in meglio o in peggio.
La chicca: i livelli - credo di non essere l'unico ad andare in estasi quando un fumetto o un film fornisce le indicazioni sul potere dei personaggi: quello è di classe C, quello A, l'altro ha un'aura potentissima!
Ebbene, in Onepunch-man tutto questo c'è, solo per essere stravolto dall'impossibile potere del "Pelato Mantellato" Saitama (beccati questo, pipistrello dei miei stivali!)
Ma è bene cominciare con alcune premesse.
L'originale Onepunch-man è un webcomic di un autore giapponese che scrive, disegna e pubblica sotto lo pseudonimo di "One". Facilmente reperibile sulla rete, una prima visione dell'opera può far pensare ad uno scherzo: raramente si è visto un disegno più rozzo e impreciso.
Sarebbe tuttavia un crimine fermarsi alla prima impressione, in quanto porterebbe ad abbandonare un vero e proprio diamante grezzo. Ciò non è successo, e il webcomic è ben presto diventato virale, attirando le attenzioni di un affermato mangaka quale Yusuke Murata, autore in
precedenza dello spokon Eyeshield 21, che si è offerto di ridisegnare il lavoro di One. Il manga in questione è dunque una sorta di reboot nato dalla collaborazione tra i due.
La storia ruota intorno alle avventure di Saitama, originariamente un ragazzo come tanti che, dopo aver salvato un bambino dalle ire di un bizzarro mostro-crostaceo, capisce che il suo destino è diventare un eroe.
Dopo un lungo periodo di duri allenamenti (non così tremendi in realtà) Saitama scopre due cose: di aver perso tutti i capelli e di essere diventato forte. E questo è tutto, semplice no? Tutto nel protagonista è semplice: l'aspetto (che volutamente Murata sceglie di rappresentare, salvo rari casi, in maniera basilare e quasi stilizzata), il comportamento, i vestiti e il combattimento. Già, perchè tutto termina con un solo, potentissimo pugno, dato senza neanche troppa convinzione e capace di annichilire il più esagerato tra i nemici.
L'intero manga sviluppa questo clichè, parodiando il classico shonen: c'è l'eroe, il nemico fortissimo, l'eroe che scopre come incrementare il proprio potere, il nemico che non ha usato che il 30% del suo potere (qualcuno ricorda Yuu degli spettri? O Dragonball? No?), etcetera.
In Onepunch-man c'è il nemico, c'è il nemico ancora più forte, ci sono i loro power-ups e assi nella manica, eppure tutto si rivela inutile contro il protagonista letteralmente fuori scala.
Intorno a Saitama si sviluppano poi le storie di supereroi e supercattivi nella norma (per quanto bizzarri): un cyborg, artisti marziali, scienziati pazzi, un ciclista (unico vero "eroe", ma sfortunatamente privo di alcun potere se non della sua forza di volontà), un galeotto esibizionista e molti altri.
Dove sta allora la forza di Onepunch-man?
L'opera di "One" è unica nel suo genere: il protagonista è sfacciatamente forte fin da subito, è questo è il duo dramma, non potendo vivere più la scintilla, l'emozione, la paura della sconfitta. Ciononostante l'autore riesce a far ridere di questo dramma: chiunque tra i lettori sia un appassionato di shonen, faticherà a trattenere le risate di fronte alle gag e agli atteggiamenti di Saitama.
La storia procede a ritmo incalzante: non esistono momenti morti o lunghissimi intermezzi (i classici flashback e pensieri dei personaggi) che non siano fatti ad arte e presto cinicamente accantonati.
La qualità del disegno di Yusuke Murata è eccellente: preciso come pochi, sa creare grande dinamismo senza generare confusione, e in certe scene sembra "uscire" dalla vignetta. Va detto a tal proposito che i lettori di Eyeshield 21 riconosceranno nel Saitama coi capelli la copia sputata di Shin, e nel cyborg Genos il sosia di Hayato Akaba.
Come già accennato, l'opera non è al momento in cui scrivo la recensione disponibile in formato cartaceo, ma essendo un web-comic è agevolmente reperibile sulla rete, sia nella versione originale che in quella di Murata, ed è senza dubbio ai primissimi posti tra i volumi "da acquistare"
Voti finali
Trama: 7 - A livello generale inevitabilmente debole (arriva il cattivo, nessuno batte il cattivo, arriva Saitama, lo stende, repeat), ma rimedia alla grande la completa imprevedibilità delle singole situazioni
Originalità: 9 - Decisamente One sa dar vita a situazioni al limite del geniale, e l'idea di fondo in sè è notevole
Disegno: 10 e lode - Virtuoso senza diventare incomprensibile, il voto all'originale di One è tuttavia un 3... 5 se vogliamo contare il dinamismo
Personaggi: 9 - Tanti e unici. Perfettamente in linea con i canonici eroi da shonen, e al contempo originali. Ma i cattivi vincono a mani basse.
Fattore X: presente - il manga ha quella cosa che ti fa dire "è diverso da quello che ho letto finora e mi invita ad andare avanti"
Totale: 8,8- Il voto perfetto è un rarissimo dono, va dato ai manga che rimangono nel tempo, e chi scrive questa recensione decisamente non se la sente di sbilanciarsi così tanto, specie per un lavoro che si sta appena facendo strada nel mondo. Onepunch-man rientra tuttavia a mio modesto parere tra le eccellenze, ed è consigliatissimo a chiunque, per prendersi una boccata d'aria rispetto ai troppo frequenti polpettoni proposti da certi shonen, per farsi una risata o semplicemente per vivere un'avventura. Senza contare che tale voto potrà evolvere, in meglio o in peggio.
La chicca: i livelli - credo di non essere l'unico ad andare in estasi quando un fumetto o un film fornisce le indicazioni sul potere dei personaggi: quello è di classe C, quello A, l'altro ha un'aura potentissima!
Ebbene, in Onepunch-man tutto questo c'è, solo per essere stravolto dall'impossibile potere del "Pelato Mantellato" Saitama (beccati questo, pipistrello dei miei stivali!)