Recensione
Reset
7.0/10
"Reset" è un seinen manga a volume unico di Tetsuya Tsutsui, edito in Italia dalla Jpop. Credo che possa essere apprezzato in particolar modo dagli amanti del genere psicologico/thriller, e io rientro pienamente nella categoria.
Dystopia, un folle gioco online concepito dalla mente malata di un giovane pazzo, è più reale di quanto possa sembrare. Ai suoi giocatori vengono proiettate immagini e frasi inquietanti, che li spingono a commettere anche gli atti più estremi. "La vostra vita è un fallimento, premete il tasto Reset", questa la frase che compare ai players; premere il tasto equivale a suicidarsi, abbandonando la propria vita nella depressione più totale, in quanto si viene considerati dei perdenti. E' questo il meccanismo che permette all'autore del gioco di compiere uno sterminio di massa senza muovere un dito. Fortunatamente c'è qualcuno che, essendo coinvolto in prima persona, si accorge delle falle nascoste da questo apparentemente perfetto sistema; solo così sarà possibile mettere fine al massacro. La caratterizzazione dei personaggi non è certo il punto forte del manga, risultano tutte personalità leggermente stereotipate, non di spicco ma comunque abbastanza coerenti ai fini della trama.
Il disegno di Tsutsui è ottimo: questo giovane artista riesce a esprimere il meglio della sua arte nelle scene più cupe della storia, ad esempio quando raffigura il volto del l'autore del videogame, enfatizzando, attraverso un gioco di espressioni, la sua follia. Quest'ultimo aspetto verrà mostrato ulteriormente in "Manhole", altra sua apprezzabilissima opera. Il tratto pulito con una quantità di dialoghi contenuti permette inoltre una lettura veloce e scorrevole, capace di catturare facilmente l'attenzione di chi legge. Anche le scene più movimentate si comprendono appieno e sono realizzate in modo eccelso. Questo è il grande passo avanti compiuto da Tsutsui in "Reset", in quanto mentre per "Duds Hunt" ho fatto un po' (ma neanche tanta) di fatica a seguire le scene movimentate, per "Reset" non c'è stato alcun problema, nonostante la dinamicità degli avvenimenti.
L'edizione J-pop proposta è di ottima fattura, carta di qualità con un basso grado di trasparenza e, personalmente, non ho avuto alcun problema con l'inchiostro. Al prezzo di 5,90 euro posso ritenermi più che soddisfatto, contando anche la presenza delle pagine a colori.
Ritengo che Tsutsui in questa sua opera abbia voluto in qualche modo esasperare la questione della dipendenza dai giochi online; in effetti nella vita reale non potrebbe mai accadere una cosa del genere, ma il messaggio che ci vuole trasmettere è chiaro. Una denuncia nei confronti dell'abuso delle tecnologie, con particolare attenzione sui videogame. Nella vita di tutti i giorni credo che molti, giovani e non, chi più chi meno, passino qualche ora di svago con videogame, giochi online e quant'altro; il problema, come vale per tutto, sta nel non abusare di questi strumenti, che si possono rivelare come un'arma a doppio taglio. Fin troppo spesso si sentono casi di cronaca in cui giovani (e non) devono essere portati in istituti appositi proprio per cercare di fermare questa loro irrefrenabile dipendenza. Ovviamente il mondo distopico delineato da Tsutsui è molto lontano dalla nostra realtà, e volutamente esasperato.
Tirando le somme, trovo la trama di base e i disegni altamente promossi, i personaggi un po' meno per i motivi sopracitati e lo svolgimento, seppur buono, poteva essere reso meglio in più volumi. Voto: 7 abbondante.
Dystopia, un folle gioco online concepito dalla mente malata di un giovane pazzo, è più reale di quanto possa sembrare. Ai suoi giocatori vengono proiettate immagini e frasi inquietanti, che li spingono a commettere anche gli atti più estremi. "La vostra vita è un fallimento, premete il tasto Reset", questa la frase che compare ai players; premere il tasto equivale a suicidarsi, abbandonando la propria vita nella depressione più totale, in quanto si viene considerati dei perdenti. E' questo il meccanismo che permette all'autore del gioco di compiere uno sterminio di massa senza muovere un dito. Fortunatamente c'è qualcuno che, essendo coinvolto in prima persona, si accorge delle falle nascoste da questo apparentemente perfetto sistema; solo così sarà possibile mettere fine al massacro. La caratterizzazione dei personaggi non è certo il punto forte del manga, risultano tutte personalità leggermente stereotipate, non di spicco ma comunque abbastanza coerenti ai fini della trama.
Il disegno di Tsutsui è ottimo: questo giovane artista riesce a esprimere il meglio della sua arte nelle scene più cupe della storia, ad esempio quando raffigura il volto del l'autore del videogame, enfatizzando, attraverso un gioco di espressioni, la sua follia. Quest'ultimo aspetto verrà mostrato ulteriormente in "Manhole", altra sua apprezzabilissima opera. Il tratto pulito con una quantità di dialoghi contenuti permette inoltre una lettura veloce e scorrevole, capace di catturare facilmente l'attenzione di chi legge. Anche le scene più movimentate si comprendono appieno e sono realizzate in modo eccelso. Questo è il grande passo avanti compiuto da Tsutsui in "Reset", in quanto mentre per "Duds Hunt" ho fatto un po' (ma neanche tanta) di fatica a seguire le scene movimentate, per "Reset" non c'è stato alcun problema, nonostante la dinamicità degli avvenimenti.
L'edizione J-pop proposta è di ottima fattura, carta di qualità con un basso grado di trasparenza e, personalmente, non ho avuto alcun problema con l'inchiostro. Al prezzo di 5,90 euro posso ritenermi più che soddisfatto, contando anche la presenza delle pagine a colori.
Ritengo che Tsutsui in questa sua opera abbia voluto in qualche modo esasperare la questione della dipendenza dai giochi online; in effetti nella vita reale non potrebbe mai accadere una cosa del genere, ma il messaggio che ci vuole trasmettere è chiaro. Una denuncia nei confronti dell'abuso delle tecnologie, con particolare attenzione sui videogame. Nella vita di tutti i giorni credo che molti, giovani e non, chi più chi meno, passino qualche ora di svago con videogame, giochi online e quant'altro; il problema, come vale per tutto, sta nel non abusare di questi strumenti, che si possono rivelare come un'arma a doppio taglio. Fin troppo spesso si sentono casi di cronaca in cui giovani (e non) devono essere portati in istituti appositi proprio per cercare di fermare questa loro irrefrenabile dipendenza. Ovviamente il mondo distopico delineato da Tsutsui è molto lontano dalla nostra realtà, e volutamente esasperato.
Tirando le somme, trovo la trama di base e i disegni altamente promossi, i personaggi un po' meno per i motivi sopracitati e lo svolgimento, seppur buono, poteva essere reso meglio in più volumi. Voto: 7 abbondante.