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Pubblicato da Houbunsha nella rivista yuri Tsubomi, Prism è un'opera che espone la saffica storia d'amore tra Megu e Hikaru, le quali si rincontrano casualmente il primo giorno delle superiori, dopo aver passato le medie distanti l'una dall'altra. Megu inizialmente non è a conoscenza della vera identità di Hikaru, infatti dal giorno del loro primo incontro fino ad allora l'ha sempre ricordata come un ragazzo. Quando però la bellissima adolescente che la sta fissando all'entrata della scuola la abbraccia dicendole di essere proprio Hikaru, tutti i suoi ricordi si trasformano. Con lentezza, entrambe capiscono di essere molto attratte reciprocamente, e iniziano a muovere i primi passi verso una maldestra ma irresistibile relazione sentimentale.

Il controverso autore Show Higashiyama, precedentemente noto per altri tipi di lavori (Comic LO), ha qui sperimentato uno stile completamente diverso di narrazione, che fonde egregiamente momenti comici a scene particolarmente dolci e romantiche, senza però tirarsi indietro quando è l'ora di offrire contenuti più maturi. La relazione viene delineata senza ingannare lo spettatore con mondi idilliaci e rapporti utopici, ma scontrandosi con le difficoltà che comporta. L'artista, infatti ha portato la sua opera ad un infrequente realismo nel genere, mostrando situazioni di omofobia, bullismo e disagio, caratterizzando adeguatamente il profilo psicologico dei personaggi, che non appaiono stereotipati, ma hanno reazioni naturali nelle quali i lettori possono indentificarvisi, indipendentemente dal gradimento del target a cui è rivolto.
Le due protagoniste sono caratterizzate da un'insicurezza di fondo tipica dei primi amori. Ben realizzate sia le scene intime, di grande intensità visiva, che quelle in cui viene presentato il lato meno roseo, costituito dall'ignoranza e cattiveria delle persone. Il manga ha una forza d'attrazione interna e il lettore si troverà stregato dalla trama, che nella sua semplicità riesce a raccontare una storia sincera d'amore puro, passionale e mai volgare. Prism si rivolge, forse involontariamente, ad un pubblico decisamente più ampio del solito, ed è consigliabile ai profani come primo approccio allo yuri, proprio per quest'autentica spontaneità.
Il disegno è particolare e piacevole allo sguardo. I personaggi hanno sembianze fanciullesche e un chara soffice e amabile, e le variegate ambientazioni fanno trapelare la quotidianità e naturalezza presenti nel volume. Le espressioni delle protagoniste -ma anche di tutti i personaggi in generale- sono comunicative e il loro stato d'animo è ben evidente in qualsiasi momento, grazie anche ad una buona tecnica narrativa tramite la quale i pensieri vengono esposti . Una parte consistente di ciò che non viene detto viene quindi comunque assimilata dal lettore favorendo un'intesa maggiore con i personaggi.
Eccellente l'uso dei flashback, che si inseriscono con precisione nella vicenda ampliando lo spessore delle informazioni e sfruttando appropriatamente le vignette.

Show Higashiyama avrà pure lavorato per riviste loli ma a parer mio le storie le sa scrivere meglio di tanti altri autori ben più noti, e ha saputo congiungere validamente il lato zuccheroso e delicato dello yuri all'aspetto più maturo plasmando un manga appagante dalle vaste sensazioni.
Molto apprezzato dalla comunità yuri, Prism è tuttora sospeso per violazione dei diritti di copyright, in quanto risulta che il suo creatore abbia preso evidente spunto da foto on-line delle quali non possedeva i diritti. Ci auguriamo che si sblocchi presto la situazione in Giappone, perché è davvero un peccato che un manga con tale potenziale, per un motivo così insignificante rimanga ingiustamente incompiuto.
Adorabile e consigliato a tutti.