Recensione
Storia d'Amore e di Demoni
7.0/10
L'opera in questione, di Mayu Shinjo, sicuramente non si distacca molto dal "manga tipo" di questa disegnatrice, ma al contrario di altre (come ad esempio Ai Ore, che ho detestato), risulta una lettura leggera e abbastanza piacevole.
Partiamo dalla trama: la protagonista della storia è Miko, che aspira a diventare una sacerdotessa e riuscire a combattere i demoni e i fantasmi, come fa già il padre. Un giorno, Miko incontra Kagura, un ragazzo dall'aspetto divino, che in realtà è un demone. Kagura trae forza dall'atto fisico e passionale che ha con le ragazze, ma quando cerca di fare Miko sua, non ci riesce. Lei recita una formula che fa rimpicciolire Kagura in un demone kawaii.
Diciamo che la storia parte così, e i due iniziano a legarsi sempre di più tra un capitolo e l'altro, perché Kagura, a cui viene negato il sesso con Miko, inizia ad innamorarsi di questa aspirante sacerdotessa, e per lei è lo stesso; in più, lei si ritrova più forte grazie proprio a Kagura (infatti quando lo tocca riesce a vedere demoni e fantasmi). Insomma, nel corso dei volumi l'amore è corrisposto, e diciamo che come in tutti i manga della Shinjo anche qui troviamo il maschio un po' maniaco che ha il solito pallino di fare sesso con la protagonista che alla fine diventa cretina per questo bellaccio di turno. Però, a differenza di altri manga in cui praticamente il sesso era tutto ciò che trovavamo pagina dopo pagina, in questo si riesce a scorgere anche una trama un tantino più interessante, per quanto leggera.
Per quanto riguarda l'edizione italiana non posso dire nulla, perché io ho quella americana, della Viz, che in genere è mediocre... quindi non mi soffermo su questo.
I disegni della Shinjo sinceramente mi sono sempre piaciuti: non è la mia disegnatrice preferita, però ammetto che le sue tavole hanno un certo perché, un qualche fascino che mi spinge a continuare ad acquistare le sue opere.
I personaggi non sono sviluppati in maniera egregia, però ci sono dei momenti abbastanza divertenti, e il Kagura in versione chibi è irresistibile; per questo il mio voto è 7.
Partiamo dalla trama: la protagonista della storia è Miko, che aspira a diventare una sacerdotessa e riuscire a combattere i demoni e i fantasmi, come fa già il padre. Un giorno, Miko incontra Kagura, un ragazzo dall'aspetto divino, che in realtà è un demone. Kagura trae forza dall'atto fisico e passionale che ha con le ragazze, ma quando cerca di fare Miko sua, non ci riesce. Lei recita una formula che fa rimpicciolire Kagura in un demone kawaii.
Diciamo che la storia parte così, e i due iniziano a legarsi sempre di più tra un capitolo e l'altro, perché Kagura, a cui viene negato il sesso con Miko, inizia ad innamorarsi di questa aspirante sacerdotessa, e per lei è lo stesso; in più, lei si ritrova più forte grazie proprio a Kagura (infatti quando lo tocca riesce a vedere demoni e fantasmi). Insomma, nel corso dei volumi l'amore è corrisposto, e diciamo che come in tutti i manga della Shinjo anche qui troviamo il maschio un po' maniaco che ha il solito pallino di fare sesso con la protagonista che alla fine diventa cretina per questo bellaccio di turno. Però, a differenza di altri manga in cui praticamente il sesso era tutto ciò che trovavamo pagina dopo pagina, in questo si riesce a scorgere anche una trama un tantino più interessante, per quanto leggera.
Per quanto riguarda l'edizione italiana non posso dire nulla, perché io ho quella americana, della Viz, che in genere è mediocre... quindi non mi soffermo su questo.
I disegni della Shinjo sinceramente mi sono sempre piaciuti: non è la mia disegnatrice preferita, però ammetto che le sue tavole hanno un certo perché, un qualche fascino che mi spinge a continuare ad acquistare le sue opere.
I personaggi non sono sviluppati in maniera egregia, però ci sono dei momenti abbastanza divertenti, e il Kagura in versione chibi è irresistibile; per questo il mio voto è 7.