Recensione
Girl Friends
9.0/10
Mi sono avvicinato ai generi yuri e shonen-ai spinto dalla curiosità (pruriginosamente maschile, lo ammetto) di dare un'occhiata ad una tipologia di manga per me, finora, totalmente sconosciuta.
Ebbene tra tutti i titoli che mi sono capitati sott'occhio questo Girl friends spicca senz'ombra di dubbio come uno dei lavori migliori, un manga decisamente appassionante e che potrebbe rappresentare una sorta di "manifesto" del genere, oltre che il cavallo di battaglia per l'autrice, Morinaga Milk.
L'opera infatti si mantiene per tutta la sua durata equilibrata e ricca di sentimento, e vede le nostre eroine impegnate in una serie di prevedibili problematiche che la loro complicata relazione viene a creare. Siamo lontanissimi, dunque, da altre tipologie di opere in cui l'etichetta di yuri serve soltanto a dare il semaforo verde all'autore di turno per sfornare scene praticamente hentai a sfondo saffico. O da altre in cui, poco verosimilmente, le protagoniste vedono i loro amori omosessuali realizzarsi con facilità disarmante. In Girl friends, e questo probabilmente è ciò che rende quest'opera della Morinaga un capolavoro del genere, si assiste alla nascita, all'evoluzione e al rafforzamento sempre maggiore di un rapporto, quello tra Mari ed Akko, che potrebbe essere tranquillamente trasposto nel mondo reale, senza che ci sia nulla che stoni o che sia fuori posto.
Se la trama quindi fila liscia come l'olio, lo si deve quindi a un realismo e ad una coerenza notevoli che l'autrice è riuscita a mantenere per tutta la durata della serie, ma anche alla caratterizzazione dei personaggi. Le due protagoniste, pur con delle similitudini di base, sono due ragazze decisamente agli antipodi: introversa, studiosa, silenziosa e diligente la moretta Mari, e chiassosa, compagnona estroversa e decisamente alla moda la bionda Akko. Nel corso dell'opera l'evoluzione dei due personaggi sarà costante, coerente e interessante, assistendo ai cambiamenti delle due ragazze, influenzate l'una dall'altra. Vedremo quindi Mari "sciogliersi" ed aprirsi sempre più verso le altre persone, come anche Akko diventare più esitante e riflessiva, come non ci si sarebbe aspettati all'inizio del manga, quando si tratterà di analizzare i propri sentimenti verso l'amica.
Ad arricchire ulteriormente questo Girl friends c'è poi la sapiente mano della Morinaga, che caratterizza con bellissimi tratti le sue eroine facendole muovere in dettagliatissimi scenari, in cui i vari infiocchettamenti moe o le espressioni "deformed" dei volti delle ragazze non mancano, ma non sono mai eccessivi e sono sempre in linea con il momento della narrazione.
Unico difetto, se proprio vogliamo trovarne uno, è la notevole attenzione posta dall'autrice su argomenti tipicamente femminili, tipo maquillage, tendenze modaiole e quant'altro. Personalmente, pur riconoscendo che anche questi aspetti siano funzionali alla trama (di fatto la scintilla che innesca l'amicizia tra le due ragazze sarà proprio il taglio di capelli che Akko consiglia a Mari, tanto per citare l'esempio più eclatante) li ho trovati un po' noiosi, proprio per il mio totale disinteresse verso tali argomenti.
Se chi si appresta alla lettura è una ragazza, anche questo aspetto, viceversa, torna sicuramente ad incrementare i pregi di Girl friends.
In conclusione, un vero e proprio capolavoro, sia per quanto riguarda il genere yuri - shonen ai (anche se lo colloco decisamente più nella seconda categoria: le scene di amore "fisico" sono molto poche e piuttosto castigate) sia per tutti i manga in generale.
Siamo di fronte ad un lavoro in cui l'autrice pone un'attenzione ed un amore letteralmente maniacali sui suoi disegni, sui personaggi e sui dialoghi e il risultato, decisamente, si vede.
Ebbene tra tutti i titoli che mi sono capitati sott'occhio questo Girl friends spicca senz'ombra di dubbio come uno dei lavori migliori, un manga decisamente appassionante e che potrebbe rappresentare una sorta di "manifesto" del genere, oltre che il cavallo di battaglia per l'autrice, Morinaga Milk.
L'opera infatti si mantiene per tutta la sua durata equilibrata e ricca di sentimento, e vede le nostre eroine impegnate in una serie di prevedibili problematiche che la loro complicata relazione viene a creare. Siamo lontanissimi, dunque, da altre tipologie di opere in cui l'etichetta di yuri serve soltanto a dare il semaforo verde all'autore di turno per sfornare scene praticamente hentai a sfondo saffico. O da altre in cui, poco verosimilmente, le protagoniste vedono i loro amori omosessuali realizzarsi con facilità disarmante. In Girl friends, e questo probabilmente è ciò che rende quest'opera della Morinaga un capolavoro del genere, si assiste alla nascita, all'evoluzione e al rafforzamento sempre maggiore di un rapporto, quello tra Mari ed Akko, che potrebbe essere tranquillamente trasposto nel mondo reale, senza che ci sia nulla che stoni o che sia fuori posto.
Se la trama quindi fila liscia come l'olio, lo si deve quindi a un realismo e ad una coerenza notevoli che l'autrice è riuscita a mantenere per tutta la durata della serie, ma anche alla caratterizzazione dei personaggi. Le due protagoniste, pur con delle similitudini di base, sono due ragazze decisamente agli antipodi: introversa, studiosa, silenziosa e diligente la moretta Mari, e chiassosa, compagnona estroversa e decisamente alla moda la bionda Akko. Nel corso dell'opera l'evoluzione dei due personaggi sarà costante, coerente e interessante, assistendo ai cambiamenti delle due ragazze, influenzate l'una dall'altra. Vedremo quindi Mari "sciogliersi" ed aprirsi sempre più verso le altre persone, come anche Akko diventare più esitante e riflessiva, come non ci si sarebbe aspettati all'inizio del manga, quando si tratterà di analizzare i propri sentimenti verso l'amica.
Ad arricchire ulteriormente questo Girl friends c'è poi la sapiente mano della Morinaga, che caratterizza con bellissimi tratti le sue eroine facendole muovere in dettagliatissimi scenari, in cui i vari infiocchettamenti moe o le espressioni "deformed" dei volti delle ragazze non mancano, ma non sono mai eccessivi e sono sempre in linea con il momento della narrazione.
Unico difetto, se proprio vogliamo trovarne uno, è la notevole attenzione posta dall'autrice su argomenti tipicamente femminili, tipo maquillage, tendenze modaiole e quant'altro. Personalmente, pur riconoscendo che anche questi aspetti siano funzionali alla trama (di fatto la scintilla che innesca l'amicizia tra le due ragazze sarà proprio il taglio di capelli che Akko consiglia a Mari, tanto per citare l'esempio più eclatante) li ho trovati un po' noiosi, proprio per il mio totale disinteresse verso tali argomenti.
Se chi si appresta alla lettura è una ragazza, anche questo aspetto, viceversa, torna sicuramente ad incrementare i pregi di Girl friends.
In conclusione, un vero e proprio capolavoro, sia per quanto riguarda il genere yuri - shonen ai (anche se lo colloco decisamente più nella seconda categoria: le scene di amore "fisico" sono molto poche e piuttosto castigate) sia per tutti i manga in generale.
Siamo di fronte ad un lavoro in cui l'autrice pone un'attenzione ed un amore letteralmente maniacali sui suoi disegni, sui personaggi e sui dialoghi e il risultato, decisamente, si vede.