Recensione
Doubt
8.0/10
Sei ragazzi - tutti partecipanti ad un gioco online chiamato Rabbit Doubt - si incontrano finalmente di persona, ma perdono improvvisamente conoscenza e si ritrovano in un edificio abbandonato, con delle grandi maschere da coniglio, scoprendo subito che una dei componenti è stata uccisa. Proprio come nel gioco, tra i conigli si nasconde un lupo: se riusciranno a scoprirlo, saranno salvi; altrimenti, moriranno tutti.
Questo manga è stato definito la versione giapponese di Saw L'enigmista (secondo alcuni un pregio, per altri un difetto). Certamente, ne prende grande spunto, ma riesce a sviluppare la trama in modo originale.
La brevità dell'opera (appena quattro volumi) consente di mantenere una suspense molto alta, incollando il lettore alle pagine e accrescendo costantemente il suo desiderio di comprare il tankobon successivo. A mio avviso, ciò riesce meglio che nel sequel - Judge - in cui si riscontrano alcuni punti morti.
Certo, la brevità comporta anche una analisi poco approfondita dei personaggi, i quali sono comunque tutti ben definiti da un punto di vista psicologico e caratteriale.
I disegni sono buoni, ma alle volte leggermente confusionari. Complessivamente, però, restano comprensibili e piacevoli.
L'edizione J-Pop è molto curata, ben tradotta, con sovraccoperta e pagine iniziali a colori in carta patinata e con un buon rapporto qualità-prezzo.
Il finale ha diviso molto i lettori, rappresentando per alcuni il punto dolente di tutta l'opera. E' un finale assurdo? Non la metterei in questi termini. Certamente, vola un po' troppo alto:si poteva fare di meglio. Tuttavia, pur nelle sue esagerazioni, riesce a non essere banale, prevedibile e a lasciare un senso di sorpresa e soddisfazione in chi legge. Non lo considererei negativo, dunque, pur con tutte le riserve del caso.
Concludendo, credo che Doubt sia un buon manga, molto adatto a chi ama il thriller e - a mio avviso, e contrariamente alla maggioranza dei giudizi - migliore del suo sequel.
Questo manga è stato definito la versione giapponese di Saw L'enigmista (secondo alcuni un pregio, per altri un difetto). Certamente, ne prende grande spunto, ma riesce a sviluppare la trama in modo originale.
La brevità dell'opera (appena quattro volumi) consente di mantenere una suspense molto alta, incollando il lettore alle pagine e accrescendo costantemente il suo desiderio di comprare il tankobon successivo. A mio avviso, ciò riesce meglio che nel sequel - Judge - in cui si riscontrano alcuni punti morti.
Certo, la brevità comporta anche una analisi poco approfondita dei personaggi, i quali sono comunque tutti ben definiti da un punto di vista psicologico e caratteriale.
I disegni sono buoni, ma alle volte leggermente confusionari. Complessivamente, però, restano comprensibili e piacevoli.
L'edizione J-Pop è molto curata, ben tradotta, con sovraccoperta e pagine iniziali a colori in carta patinata e con un buon rapporto qualità-prezzo.
Il finale ha diviso molto i lettori, rappresentando per alcuni il punto dolente di tutta l'opera. E' un finale assurdo? Non la metterei in questi termini. Certamente, vola un po' troppo alto:si poteva fare di meglio. Tuttavia, pur nelle sue esagerazioni, riesce a non essere banale, prevedibile e a lasciare un senso di sorpresa e soddisfazione in chi legge. Non lo considererei negativo, dunque, pur con tutte le riserve del caso.
Concludendo, credo che Doubt sia un buon manga, molto adatto a chi ama il thriller e - a mio avviso, e contrariamente alla maggioranza dei giudizi - migliore del suo sequel.