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Io non credo che questo 10 sia importante, bensì spero lo diventi, poiché credo fermamente che questo manga sia uno dei più belli ed originali usciti negli ultimi 10 anni.

L'attacco dei giganti di Hajime Isayama è uno shonen manga che spesso e volentieri sfocia nel seinen manga senza che il lettore abbia possibilità di accorgersene, penalizzato però per il tratto dell'autore, sporco e certe volte anatomicamente errato.

La trama (Leggibile nella scheda soprastante, grazie alla disponibilità del sito) è indubbiamente originale e ben elaborata, dove possiamo scorgere una società facilmente paragonabile a quella odierna e quindi porre un elaborata critica.

Ma quella della società è solo una delle tante tematiche affrontate dall'autore, l'autore spesso e volentieri pone i nostri protagonisti davanti ad alcune scelte che possono essere poste nella vita di tutti.

Dicendo questo spero vivamente che "L'attacco dei giganti"di Hajime Isayama non rimanga uno di quei manga che sullo scaffale di ogni fumetteria venga lasciato a prender polvere, solamente per i vostri bassi canoni di giudizio, bensì che diventi uno di quei manga che possiate usare per far capire alle persone quanto una vera, bella ed elaborata storia possano facilmente affrontare un mediocre tratto e far si che i loro canoni di giudizio subiscano un meraviglioso power-up.

Onestamente credo che lo stile grafico dell'autore sia perfetto per questo genere poiché la trama sviluppatasi sin dal primo volumetto è incentrata su morte, mistero, dolore e rinascita.

I personaggi, ben caratterizzati e ben articolati nel loro essere, sono complessi ed elaborati e vengono spesso coinvolti in vari tipi di evoluzione sia psicologica che fisica.

La punta di diamante che appartiene a quest'opera è formata dall'intero coinvolgimento dato dalla moltitudine di misteri.
L'intera opera è basata su quest'ultimi, la trama stessa ne è piena, e posso assicurarvi che nessuno di essi è poco elaborato o scontato.

Infine posso concludere dicendo che quest'opera merita, e non poco.
Drammaticità, dolore e gioia mescolati perfettamente ci danno il mix perfetto per godere appieno questa bellissima opera.