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5.0/10
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<b>ATTENZIONE! Presenza di spoiler.</b>

"Aki Sora", letteralmente "Cielo d'autunno", è un seinen manga ideato e illustrato da Masahiro Itosugi, composto da 30 capitoli raccolti in 6 tankobon pubblicati dal 2008 al 2011. Questa opera viene classificata sotto il genere di commedia/ecchi/sentimentale/erotico, e personalmente non ho mai visto una classificazione più sbagliata di questa. Infatti "Aki Sora" non ha praticamente nulla di sentimentale e risulta essere un hentai (vagamente censurato) con elementi yuri, gender bender, shotacon, harem e, ogni tanto, l'autore butta nel suo minestrone anche un po' di rape (alla fine, se bisogna fare un miscuglio, meglio abbondare, no?). Fin qui, si parla solo di una classificazione sbagliata, quindi non dovrebbero esserci particolari problemi, anzi, una buona dose di serendipità non fa mai male. Ma i problemi di questo titolo non stanno di certo nella sua definizione.

Sora e Aki, sua sorella maggiore, fin da piccoli sono uniti da un legame molto forte. Una volta cresciuti capiscono che il loro legame non è semplice amore fraterno, ma qualcosa di più. Decideranno di tenere nascosta la loro relazione alla madre e, soprattutto, a Nami, la sorella gemella di Sora. All'oscuro di tutto, Nami presenta a suo fratello la sua amica Kana, di cui lei è innamorata ma farà di tutto perché i due si mettano insieme. Come se tutto ciò non bastasse, Sora incontra Runa, una ragazza esibizionista, e verrà da lei trascinato in diverse avventure. Fermi, non ho ancora finito, perché anche Miharu, amico d'infanzia di Sora, gli procurerà molto da fare.
Non voglio rovinarvi troppo quel poco di trama che c'è, mi limiterò a dirvi che, il nostro Sora si ritroverà ad avere rapporti sessuali con Aki, Kana (anche in una chiesa), Nami, con varie sconosciute in un'orgia in cui era stato trascinato da Runa e dovrà soddisfare la ragazza di Miharu, perché il suo amico d'infanzia è impotente.

La caratterizzazione dei personaggi è a dir poco pessima. Sora dovrebbe essere innamorato di sua sorella Aki, ma non pensa mai "sto tradendo la persona che amo" quando ha un rapporto con un'altra ragazza e, soprattutto, non ha neanche il minimo senso di colpa quando vede la sorella maggiore. Un comportamento praticamente impossibile perché, da come l'autore delinea il suo carattere (praticamente inesistente, dato che si fa trascinare da tutti in qualsiasi cosa), non è di sicuro quel tipo di persona. Ma, mettendo un attimo da parte il protagonista, il personaggio che mi ha colpito (in negativo) maggiormente è Nami, la sorella gemella di Sora. Obbligare il fratello ad avere rapporti sessuali con Kana per poi stuprarlo più volte (per poter sentire sul fratello l'odore della ragazza che ama) è un comportamento davvero atroce, una violenza (non solo fisica, ma anche psicologica) sul fratello davvero terribile. Però lei non batte ciglio, nessun senso di colpa, solo invidia per il fratello gemello che ha tutto quello che lei vorrebbe. Potrei dire cose simili su ogni singolo personaggio, ma non voglio annoiarvi e credo che il concetto si sia capito. L'unico personaggio che salvo è Aki, che sembra davvero amare il fratello (e non solo fisicamente) e si comporta in modo coerente con ciò che la circonda.

Per quanto riguarda la trama, questa non è del tutto da buttare via. L'autore è riuscito a mettere nella sua opera diversi spunti davvero interessanti, principalmente quando cerca di delineare la storia della famiglia di Sora, ma non è stato in grado di svilupparli adeguatamente. Questo è davvero un peccato perché, almeno la trama, poteva diventare molto interessante.

I disegni non colpiscono in modo particolare, ma non sono neanche da buttare via, anche se i dettagli di certo non abbondano. Sulle scene di sesso, calerei un velo pietoso. Sora per tutta la serie resterà come un verginello (eppure ne fa davvero tanta di esperienza, ve lo assicuro) e la ragazza di turno che, durante l'orgasmo, più che eccitata sembra posseduta da qualche demone maligno.

Ad inizio recensione ho detto che questo titolo non ha praticamente nulla di sentimentale. Questo è vero per tutta l'opera con l'eccezione degli ultimi capitoli, in cui viene un po' sviluppato il rapporto tra Aki e Sora. Questo è probabilmente l'unico pregio del titolo, la scena dei due fratelli innamorati alla stazione dei treni mi ha davvero spiazzato, non mi sarei mai aspettato di vedere una scena così toccante, profonda e "drammatica" in un'opera del genere.

Quindi, se cercate una storia che esplora il tema dell'amore tra fratelli (come me all'epoca), vi consiglio di stare alla larga da questo titolo che vi lascerà ben poco. Se invece non vi aspettate nulla di particolare e vi attira l'accozzaglia di generi sopra descritta, potete dargli un'occasione, di certo non posso dire che sia un titolo così noioso.