Recensione
Claymore
8.0/10
Mi trovo veramente in difficoltà nel valutare questo manga in quanto un 8 non è sicuramente il voto più adatto a rappresentare interamente l'opera.
La prima metà dell'opera meriterebbe un 10 pieno: mistero, azione e personaggi incedibili si susseguono in un universo con le caratteristiche di un medioevo fantasy impeccabile.
Una narrazione perfetta che rende benissimo i sentimenti dei protagonisti e che porta il lettore ad affezionarsi ai personaggi quasi tutti femminili, condividendo con loro gioie e dolori.
Analizzando la seconda metà dell'opera trovo sopratutto negli ultimi cinque o sei volumi finali una grande difficoltà nella gestione della trama da parte dell'autore e per questo il mio voto non può essere più di 6.
Avversari troppo forti vengono eliminati rapidamente, quasi fossero troppo scomodi e vi fosse l'esigenza di correre verso il finale.
Quest'ultimo ha lasciato poi totalmente irrisolti moltissimi dubbi e domande nel lettore che non può in nessun modo trovarsi soddisfatto della conclusione, scialba e sbrigativa. Se la trama ha avuto quindi un declino questo certamente non può essere detto per lo stile grafico: un crescendo dal primo all'ultimo volume, partendo da una base non eccelsa e arrivando ad un prodotto tendente alla perfezione e accostato tante volte allo stile del maestro Kentaro Miura (Berserk).
Avendo dato 10 alla prima metà dell'opera e solo 6 alla seconda, tirando le somme un 8 credo che sia sufficiente a consigliare la lettura agli amanti di quelle ambientazioni da medioevo fantasy tanto più seinen che shounen.
La prima metà dell'opera meriterebbe un 10 pieno: mistero, azione e personaggi incedibili si susseguono in un universo con le caratteristiche di un medioevo fantasy impeccabile.
Una narrazione perfetta che rende benissimo i sentimenti dei protagonisti e che porta il lettore ad affezionarsi ai personaggi quasi tutti femminili, condividendo con loro gioie e dolori.
Analizzando la seconda metà dell'opera trovo sopratutto negli ultimi cinque o sei volumi finali una grande difficoltà nella gestione della trama da parte dell'autore e per questo il mio voto non può essere più di 6.
Avversari troppo forti vengono eliminati rapidamente, quasi fossero troppo scomodi e vi fosse l'esigenza di correre verso il finale.
Quest'ultimo ha lasciato poi totalmente irrisolti moltissimi dubbi e domande nel lettore che non può in nessun modo trovarsi soddisfatto della conclusione, scialba e sbrigativa. Se la trama ha avuto quindi un declino questo certamente non può essere detto per lo stile grafico: un crescendo dal primo all'ultimo volume, partendo da una base non eccelsa e arrivando ad un prodotto tendente alla perfezione e accostato tante volte allo stile del maestro Kentaro Miura (Berserk).
Avendo dato 10 alla prima metà dell'opera e solo 6 alla seconda, tirando le somme un 8 credo che sia sufficiente a consigliare la lettura agli amanti di quelle ambientazioni da medioevo fantasy tanto più seinen che shounen.