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Un lavoretto coi fiocchi è una raccolta di storie auto conclusive del maestro dell'hentai Yamatogawa, come al solito marchio di garanzia nel suo genere. Tra le sue opere questa è forse la meno spinta, ma indubbiamente una delle più riuscite.
Tramite le otto storie (la prima, che dà anche il nome all'opera, divisa in tre parti) il sensei ci presenta una vasta e variopinta gamma di splendide ragazze che, in barba ad ogni cliché, riescono ogni volta a stupire ed incuriosire il lettore. Stranamente lo stesso si può dire anche dei personaggi maschili che, sebbene abbiano meno rilievo nelle scene rispetto alla controparte femminile, risultano ben differenziati e partner perfetti per le donne dei capitoli.
I disegni, come sempre, sono superbi. Ottime le proporzioni, le inquadrature, le angolazioni... di sicuro Yamatogawa non ha problemi con l'anatomia! Insisto soprattutto sui vari personaggi, soprattutto femminili, perché in un mondo come quello dell'hentai, dove la banalità rischia di farla da padrona, è bello vedere un mangaka capace di dar vita a ragazze così uniche nel loro genere in fatto di carattere, acconciature ed abbigliamento. Ce n'è davvero per tutti i gusti.
Secondo punto da trattare è la particolarità di Yamatogawa di contornare ogni capitolo con una trama divertente e simpatica. E a chi si chiede "Che razza di trama possa mai offrire un hentai?" posso solo rispondere che ovviamente non rischierete di commuovervi o trovare lo spunto per grandi riflessioni sul senso della vita e sì, tutto si conclude sempre in modo decisamente erotico, ma la bravura del sensei sta proprio lì: la capacità di costruire attorno ai suoi personaggi un piccolo mondo in cui muoversi, che rispecchia alla fine i tanti aspetti della quotidianità giapponese come i Maid kissu, gli appartamenti degli studenti che si preparano per l'università, le trappole del mondo virtuale, l'andare a vivere da soli per la prima volta e via discutendo.
Infine, che non guasta mai, quel pizzico di ironia che ravviva ogni capitolo.
Credo che i manga di Yamatogawa siano molto completi e definirli dei semplici hentai sarebbe riduttivo. Amo anche il fatto che lasci un simpatico messaggio per noi lettori alla fine di ogni volume, raccontando episodi divertenti e curiosità legati al suo lavoro.
Mi piacerebbe davvero, un giorno, vederlo cimentarsi anche in altri generi: avrebbe tutte le carte in regola per regalarci ottime storie.
Concludo dicendo che anche se il prezzo può sembrare un tantino elevato, l'edizione della Black Magic è davvero ben realizzata e tradotta (anche se qualcuno si lamenta per il titolo), con tanto di pagine a colori e sovraccoperta.
Insomma... proprio un lavoretto coi fiocchi!