logo AnimeClick.it

-

Più di ecchi, meno di un hentai, "Le mie palle" è un manga che ha fatto molto parlare di sé. Molti lo conoscono anche solo per il nome, che ha l'ovvio scopo di suscitare ilarità e anch'io, mentre mi trovo qua a recensire questo titolo, non posso fare a meno di trattenere un sorriso, pensando alle assurde avventure ed imprese che hanno consentito al povero Kota di salvare il mondo.
La trama, perché nonostante il genere "Le mie palle" offre una trama, è tanto semplice quanto esilarante. La Terra che noi conosciamo ed abitiamo era in realtà territorio dei demoni ma Dio, dopo aver creato gli umani, pensò bene che anche loro dovessero avere il diritto di godere della superficie terrestre e stipulò un patto con la Regina del Terrore Emmanuelle: i demoni avrebbero vissuto nel Pandemonio fino all'anno 20XX e nel luglio di tale anno, i demoni si sarebbero riappropriati del loro territorio. Dio però, affezionato ai propri umani, non vuole che soccombano per mano dei demoni, e manda l'arcangelo Michele a contrastare Emmanuelle ed a sigillarla in una sacra sfera. Destino vuole che nel bel mezzo dell'epica battaglia si intrometta il povero Kota, 19 anni, nessun talento in particolare, nessun lavoro fisso e, come da cliché, totalmente vergine, che, mentre si ferma ad evacuare, si ritrova sigillata la demonessa in un testicolo. Cosa fare è lampante! Per salvare l'umanità, Kota dovrà astenersi dall'eiaculare per tutto il mese di luglio, in modo da rendere vano l'antico patto tra Dio ed Emmanuelle. La splendide fanciulle del Pandemonio però non hanno alcuna intenzione di restare a guardare, e manderanno a stimolare Kota una lunga serie di demonesse bellissime e dotate di particolari abilità in ambito erotico. Per somma fortuna di Kota, la prima emissaria del Pandemonio, la demonietta Ellis, finirà con l'innamorarsi di lui ed usare i suoi poteri per proteggere l'umano che le fa battere il cuore.
Divertente, innocuamente blasfemo, irriverente... "Le mie palle" non deve mancare nella collezione degli amanti del genere. Superbamente illustrato dall'ormai famoso anche in Italia Takahiro Seguchi, che ci delizierà la vista con demonesse morbide e formose, dal tratto delicato ed elegante in grado di soddisfare ogni tipo di fantasia, la storia mantiene fino alla fine un ritmo incalzante grazie alla sempre nuova e mai banale serie di disperate situazioni nelle quali verrà a trovarsi il malcapitato protagonista, le cui tragicomiche espressioni valgono spesso più delle parole.
Shigemitsu Harada si diverte anche a prendere in giro i vari cliché ai cui siamo abituati. Si scherza molto ad esempio su Ellis, la demonietta tsundere che il mangaka si divertirà a torturare fino all'ultima pagina, prendendosi gioco dei suoi sentimenti. Più volte la ragazza si troverà combattuta sulle decisioni da prendere, regalandoci siparietti divertenti ma facendoci anche tenerezza, invitandoci a tifare per lei.
C'è Minayo, la bellissima e all'apparenza pura studentessa universitaria che lavora part-time nello stesso negozio di Kota. Lunghi capelli biondi, occhi enormi, dolce, gentile e premurosa, rappresenta per il protagonista una sorta di angelo al di sopra di ogni desiderio sessuale. Peccato che in realtà Minayo sia molto più audace di quanto si possa immaginare, soprattutto quando si trova sotto l'effetto di qualche sostanza alcolica. Respingere le sue avances non è affatto facile. C'è Airin, graziosa succubus il cui corpo sembra essere scolpito per dar piacere agli uomini, ninfomane, che non fa nulla per nascondere il suo insaziabile appetito. C'è Emmanuelle, grandiosa e stupenda, che con eleganza e dignità, tentando sempre di sopprimere con grazia la rabbia che la divora dentro per essere intrappolata nelle palle di un misero umano, si propone come una donna dominante e impossibile da conquistare. Verso la fine della storia, faremo conoscenza anche di una Lucifero tutta al femminile, il cui corpo delicato e quasi privo di forme, contornato da un'espressione triste e malinconica, fanno pensare più ad una bimba innocente che ad un essere malevolo. Ma Lucifero è un angelo caduto che ora si fa chiamare Satana, e non deluderà di sicuro i tanti che vogliono vederla all'opera. Ma sono tante altre le demonesse che ci terranno compagnia. Citarle tutte significherebbe dilungarsi troppo, ma non posso dimenticare Isabella, una morta vivente in grado di staccare parti del suo corpo da poter muovere a piacimento, e le stupende Asmodai e Minotauro, rispettivamente un'allegra ed energica arci-demone dalle sembianze di capretta antropomorfa l'una, ed una burrosa e palesemente maggiorata donna-mucca, dal seno decisamente prosperoso, l'altra.
In mezzo a questo mondo prettamente al femminile, si difende bene anche il personaggio di Kota. Sfortunato, non propriamente intelligente, ma di buon cuore e divertente. Molto deciso a mantener fede agli impegni presi, seguire la storia tramite i suoi occhi è sempre divertente.
Perché leggere "Le mie palle", dunque? Perché fa ridere senza pretese, perché riesce, con una trama semplice di base, a creare situazioni sempre nuove. Perché i suoi personaggi sono tutti diversi e ognuno ha quel qualcosa per il quale si fa ricordare e perché risponde ai tanti "e se succedesse questo?" che immancabilmente, nella nostra carriera di lettori, ci siamo ritrovati a domandarci anche solo per scherzo.
Nel suo genere, inizialmente pensavo che "Le mie palle" si sarebbe meritato il massimo dei voti... in realtà, purtroppo, il finale troppo frettoloso, con le famose "decisioni prese all'ultimo minuto" giusto per garantirsi quel lieto fine scherzoso, mi hanno lasciata un attimo perplessa. Dopo tanti capitoli passati a vedere il protagonista combattere in un certo modo, difendendo certi sentimenti, non ho ben metabolizzato i repentini cambi di scena.
Infine, purtroppo, "Le mie palle" è censurato. Fortunatamente la cosa non toglie troppo all'opera, visto che la maggior parte delle volte le parti censurate non vengono proprio disegnate o si opta per angolazioni di disegno che rendono chiaramente l'idea senza dover disegnare anche certi dettagli, ma onestamente avrei preferito un prodotto più pulito.
Il prezzo non è basso, ma la qualità del prodotto finale è davvero buona.
Sei volumi sono ottimi per lo svolgersi della trama ma, a causa della velocità con cui il protagonista ha preso le sue decisioni finali, avrei gradito un volume in più, incentrato maggiormente sull'evolversi dei sentimenti di Kota... ma è praticamente un hentai quindi non mi lamento.
Volete farvi due risate? Acquistate "Le mie palle"! Divertimento e situazioni folli assicurate!